Verdi
Viva V.E.R.D.I.
Giuseppe Verdi, l'Italia e l'Europa
di Quirino Principe
27 gennaio
In tutte le parti del mondo si celebra il centenario della morte di Verdi. A Parma, alla presenza del presidente [...] alle stampe il suo piccolo libro Filosofia della musica, Giuseppe Mazzini lo dedicò ignoto numini: al giovane ignoto "che forse in organo lo distraesse dai suoi doveri. Un prete, don Giacomo Marzini, lo redarguì e, urtandolo sgarbatamente, lo fece ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio X Venetia et Histria. Sviluppi dell'indagine archeologica nella Venetia et Histria
Flaviana Oriolo
Sviluppi dell’indagine archeologica nella venetia et histria [...] i complessi rinvenuti in via dei Mosaici e via Mazzini.
Delle zone sepolcrali quella meglio documentata è la necropoli del ferro e Altomedioevo. Considerazioni sulla Carta Archeologica di Giacomo Roberti alla luce di nuove ricerche, ibid., pp. ...
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VERDI, Giuseppe Fortunino Francesco
Fabrizio Della Seta
– Nacque a Roncole di Busseto, presso Parma, il 10 ottobre 1813, primogenito di Carlo (1785-1867), oste e commerciante, e di Luigia Uttini (1787-1851), [...] giornate, Verdi tornò da Parigi a Milano, dove incontrò Mazzini. Il suo contributo agli eventi politico-militari del biennio solo di quelle mature di Jules Massenet e delle prime di Giacomo Puccini – senza dubbio il maggior successore di Verdi: la ...
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Croce e Adolfo Omodeo: l’altro autore della «Critica»
Marcello Mustè
Dal 1928, quando apparve una sua recensione («La Critica», 26, pp. 355-60) al libro di Luigi Russo, uscito lo stesso anno, su Francesco [...] Come per altri allievi di Gentile, anche per Omodeo fu l’assassinio di Giacomo Matteotti, il 10 giugno del 1924, a segnare un punto di non » tra Camillo Benso conte di Cavour e Giuseppe Mazzini, a quella della restaurazione francese, dove emergeva in ...
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Gentile: Manzoni e Leopardi
Gaspare Polizzi
L’attenzione per l’opera di Giacomo Leopardi (1798-1837) e di Alessandro Manzoni (1785-1873) rimane costante in Gentile per tutta la vita. L’impegno critico [...] p. 46).
Ben più impegnativa appare la recensione alla Storia del pensiero di Giacomo Leopardi (1911) di Giulio Augusto Levi (1879-1951), scritta per «La di restaurazione risorgimentale, dove i nomi di Mazzini, di Gioberti, di De Sanctis risuonano ad ...
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Croce e il fascismo
Salvatore Cingari
L’avvento del fascismo e il sostegno di Croce
Dopo una fase giovanile ispirata politicamente anche dalle istanze democratiche e socialiste, con l’acuirsi del conflitto [...] ).
Nel maggio del 1924 – un mese prima del rapimento di Giacomo Matteotti (10 giugno) – sulla «Critica» (22, pp. ispirare – come qualcuno ritiene – a Vincenzo Gioberti o a Giuseppe Mazzini, ma nemmeno all’idealismo: «l’origine ideale del “fascismo” ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tendenze della civilistica postunitaria
Stefano Solimano
I civilisti italiani e la formazione del codice civile del 1865
Tra il 1860 e il 1865 la formula codice civile assume un significato di un’alta [...] come Vincenzo Gioberti, Antonio Rosmini e Giuseppe Mazzini hanno individuato anche nel diritto nazionale lo strumento alludere alle figure di Vittorio Polacco (1859-1926) e di Giacomo Venezian (1861-1915). Il primo, che si impegnerà anche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] , uno degli autori più amati da Rensi, al pari di Giacomo Leopardi). Senonché, nelle battute conclusive della Filosofia dell’assurdo, una risorgimentale (fondamentali sono gli articoli su Giuseppe Mazzini, Giuseppe Ferrari e Carlo Pisacane, ossia sui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Gli scienziati e l’Europa
Marco Ciardi
Così scriveva da Modena Giovanni Battista Amici a Cosimo Ridolfi il 23 maggio 1826:
Il signor Herschel mi ha spedito da Londra una memoria pubblicata assieme al [...] Università di Bologna e fu uno dei più stretti interlocutori di Giacomo Leopardi nel periodo del soggiorno bolognese (1825-26) del (1799-1868), a suo tempo rivoluzionario e amico di Mazzini, fatto che continuava a destare i sospetti delle varie ...
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HAYEZ, Francesco
Michele Di Monte
"Nacqui in Venezia il giorno 10 Febbraio 1791 nella parrocchia di S. Maria Mater Domini": così afferma lo stesso H. nell'incipit delle sue memorie dettate molti anni [...] anni di distanza, quella non meno entusiastica di Giuseppe Mazzini.
Anche più dichiarata era l'allusione all'attualità nell'altro (Milano, Galleria d'arte moderna) e quello di Gian Giacomo Poldi Pezzoli, nell'omonimo Museo milanese, entrambi di un ...
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