FIUMICELLI, Ludovico
Stefano Coltellacci
Non si conoscono con esattezza gli estremi anagrafici di questo pittore, figlio di un Bernardino, nato a Vicenza verso il 1500 (per le notizie riportate all'interno [...] della cosiddetta cappella del Battistero, nella chiesa di S. Maria Maggiore di Treviso, impresa a cui è legata gran parte della sua Biscaro (1900) affermano infatti che non il F. ma il figliastro di nome Giacomo si recò in qualità di ingegnere nell ...
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DAI DESTRI (Dalle Destre), Vincenzo (Vincenzo da Treviso)
Giovanna Nepi Scirè
Figlio di Giovanni, fabbro oriundo da Polcenigo, probabilmente nato e a lungo residente a Treviso, il primo documento che [...] documenti. In un atto del 20 genn. 1520, riguardante il fratello maggiore Bartolomeo, si dice infatti esplicitamente "vocato da li Dextri" di alcuni atti a Bigolino, nella casa del notaio Giacomo Donato Strazzaroli, quindi nell'abbazia di S. Bona di ...
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FERRUZZI, Francesco Claudio
Tommaso Manfredi
Nacque a Roma nel 1680 da Antonio e da Anna Caterina. La sua infanzia fu segnata dall'assenza del padre, che nel 1684 era in carcere e che ancora nel 1693 [...] del Liuto", dove il F. abitava con la madre, il fratello Giacinto, maggiore di otto anni, e il nonno paterno Rodolfo, , edificata a partire dal 1727 per i ministri degli infermi tra via di S. Giacomo (nn. 29-3 1) e via del Corso (nn. 51-54: Manfredi, ...
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IMPARATO (Imperato), Girolamo
Susanna Falabella
Non si conosce la data di nascita di questo pittore napoletano. Si può supporre, però, che essa debba essere posta intorno alla metà del Cinquecento sulla [...] Cristo con il Battista fanciullo, l'Annuncio alla Vergine o il Miracolo con il setaccio (ibid., p. 412).
Dalla maggiore notorietà che di pagamento del 5 apr. 1599 da parte di Giacomo Liparulo per conto di Simone Perrella.
La piacevole traduzione ...
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GARVO ALLIO (Aglio, Allio, Garavaglio), Matteo
Elisabetta Molteni
Figlio di Domenico, di professione notaio, e di Elena Ferrabosco, nacque intorno al 1605 a Scaria, oggi frazione di Lanzo d'Intelvi. [...] in esso il G. si definisce, oltre che scultore, architetto. Un intervento simile sembra essere quello condotto dal solo G. al nuovo altare maggiore del coro, dopo le trasformazioni pianificate già dal 1646. L'altare del XVI secolo di Giacomo Campagna ...
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GUIDETTI, Guidetto (Guido)
Maria Grazia Ercolino
Non si conosce la data di nascita di questo architetto di origine fiorentina, figlio di "maestro" Raffaele, attivo a Roma principalmente tra il quinto [...] successiva che può essere collegata al G. con maggior sicurezza qual è il prospetto della chiesa di S. Caterina dei Funari. degli studiosi divisi tra chi ne riconosceva l'artefice in Giacomo Della Porta e chi la riteneva eseguita in fasi differenti, ...
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GAI, Antonio
Maria Elena Massimi
Nacque a Venezia il 3 maggio 1686 da Francesco di Giacomo e da Fiorina, nella parrocchia di S. Michele Arcangelo. L'attività del padre, scultore in legno, si esaurì [...] G.M. Morlaiter e F. Cabianca, Francesco lavorò alle Bocche di Cattaro; sono suoi, e firmati, il S. Giovanni Evangelista e il S. Rocco dell'altar maggiore di S. Maria di Scarpello, eseguiti nella prima metà del secolo (Vasic, 1959-60). A Venezia fece ...
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D'ENRICO, Giovanni
Giovanni Romano
Figlio di Giovanni il Vecchio (cfr. in questo Dizionario la voce D'Enrico, famiglia), nacque probabilmente a Riale di Alagna Valsesia (Vercelli), intorno al 1559. [...] contratto del 5 giugno 1586: a tale data Enrico, il D. e Giacomo, figli del defunto Giovanni D'Enrico "del Riale di ss., 289, 294 s., 297 s., 308, 313, 340-375, 382 (con la maggioranza dei documenti valsesiani); A. M. Brizio, G. D., in Atti e mem. del ...
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GASPARI, Antonio
Lorenzo Finocchi Ghersi
Poche sono le notizie certe sul G., figlio di Giovanni, nato probabilmente poco prima del 1660 in Veneto, forse non a Venezia. Dovette ricevere una prima formazione [...] maggiore posti alle estremità dell'asse maggiore dell'ellisse, secondo l'esempio romano tardocinquecentesco di S. Giacomo 166-169; E. Bassi, L'edilizia veneziana nei secoli XVII e XVIII. Il restauro di palazzi, in Critica d'arte, IV (1957), 19, pp. 2 ...
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GENESINI (Canozi, Camozzi), Cristoforo (Cristoforo da Lendinara)
Francesco Mozzetti
Nacque a Lendinara, presso Rovigo, intorno al 1420 (Fiocco, 1961, p. 15) da Andrea di Iacopo, marangone (falegname) [...] forse il coro, con certezza il pulpito intarsiato, saldato il 20 apr. 1458 da parte di due nobili lendinaresi, Giacomo ; Benati, 1990, p. 34).
Il coro è profondamente rimaneggiato, ma si è conservata la maggior parte degli stalli. Ne facevano parte, ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...