L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] come scriveva il papa Marcello II". Regesti e pubblicazioni. Non mancò però il tentativo di una sempre trovata nel giusto, il bisogno di tracciare un tutto il corso ormai non breve della nostra vita, di avvicinare, apprezzare ecc
Giacomo Martina ...
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Le espressioni d'arte: le sculture
Chiara Frugoni
Intanto il corpo del santo giaceva qui, composto in pace: e questo suo requiem sulla filattera dorata era già scritto sin da allora in ebraico, in [...] quel "prince de la jeunesse" cui giustamente fa attenzione É. Mâle (41); su quest'obbligo per il cristiano, Giacomo scrive a 2.20 Skulpturen, p. 32.
69. A. Venturi, Storia dell'arte, II, p. 521.
70. Franz Kieslinger, Le transenne della basilica di S ...
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La dimensione religiosa del Risorgimento
Maurizio Viroli
Il Risorgimento – insieme alla Resistenza, la più importante esperienza di emancipazione politica della storia italiana – fu sostenuto da un [...] non tanto forse perché non la trovasse giusta, quanto perché gli seccava tornare sul allo zio, il conte Gian Giacomo de Sellon Silvio Pellico, in Collezione de’ migliori autori italiani anctichi e moderni, II, Parigi 1837, p. XX.
51 Ibidem, p. 9.
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L'evoluzione costituzionale
Giuseppe Gullino
Conservazione o innovazione?
I centocinquant'anni racchiusi tra l'inizio del secolo XV e la metà del successivo rappresentano l'epoca più importante e [...] cui può giustamente considerarsi un a Nicolò Donà, a Giacomo Nani.
1. Enrico Besta, Il senato veneziano (origine, costituzione . VII, cc. 153v-156.
66. G. Maranini, La Costituzione di Venezia, II, pp. 46 s.
67. A.S.V., Libro d'oro Maggior Consiglio, ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] . Come è stato rilevato giustamente da più di uno studioso di chi guarda sono dipinti san Giacomo Maggiore e san Paolo, con un 164-165; P. Di Simone, cat. 18, in Giotto e il Trecento, cit. alla nota 1, II, p. 176; T. Bohl, cat. 18, in Giotto e ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] manuum, un giusto apprezzamento delle Giacomo Radini Tedeschi al decimo congresso cattolico a Genova nell’ottobre del 1892.
E infatti il Santachiara, Personaggi d’altri tempi: Umberto II e Mussolini, «Il Messaggio della santa casa», aprile 1987, ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] È giusto anzi ricordare che il patriarca Francesco II Querini morì il 30 giugno 1372 in concetto di santità, tanto che il senato, di trecentotrentatré testamenti di parrocchiani di S. Giacomo dell'Orio ha del resto evidenziato la persistente ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Universita e ordini religiosi
Florence C.Hsia
Antonella Romano
Università e ordini religiosi
La retorica incentrata sull'idea di riforma [...] Massimiliano II riuscì il suo giustoil centro romano affinché inviasse in Oriente libri di scienza e missionari esperti di matematica. Arrivarono così a Pechino i primi 'missionari matematici', Johann Schreck, Johann Adam Schall von Bell e Giacomo ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] impulso venne dal vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi, che a trovare il passo giusto per imporsi fra la gioventù studiosa. Il caratteristico spirito , a cura di P. Braido, 2 voll., Roma 1981: II, Secoli XVII-XIX, pp. 271-389; Id., L’esperienza ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] proprio, sarebbe più giusto definire il montinismo come una arcivescovi di Bologna e di Genova, Giacomo Lercaro e Giuseppe Siri. L’unico Lettera del 18 febbraio 1929, in Lettere ai familiari (1919-1943), II, cit., Brescia-Roma 1986, pp. 588-589.
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