GENOVA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe ANDRIANI
Piero BAROCELLI
Orlando GROSSO
Alfredo SCHIAFFINI
Tammaro DE MARINIS
Francesco TOMMASINI
Claudia MERLO
Vito Antonio Vitale
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Città della Liguria.
Sommario: [...] doge alla caduta di Costantinopoli Pietro II di Battista Fregoso, che, combattuto da Alfonso d'Aragona e insidiato da Fieschi e Adorno, Marta, di San Luca, di S. Croce e dei Santi Giacomo e Filippo. All'arte dell'Alessi è pure ispirato il palazzo ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] .
D) La tipografia a Napoli. - Il gusto dei re d'Aragona, vi pubblicò verso il 1474 il Belial di Giacomo da Teramo.
A Bruges Colard Mansion stampò Hind, History of Woodcut, Londra 1935, I, p. 207 segg.; II, p. 559 segg.
6. - P. C. Van der Meersch, ...
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Tecnica. - "Panno tessuto a figure, per uso di parare e addobbare; così detto dalla città di Arras in Francia, donde da prima veniva, per lo che fu anche detto panno di Arazzo o di Arazza". Così il vocabolario [...] ; dei Raes, con Jan I (1610-1631) e Jan II (1620-1637) che compie una Storia di Teseo su modelli arazzeria inglese, fondata circa il 1619 da Giacomo I, che ne affidò la sovrintendenza a di Navarra (1411), a quella d'Aragona (1430-31); mentre per il ...
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Il nome, sua estensione e vicende. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola [...] ., Cosenza 1884; G. De Giacomo, Il popolo di Calabria, I, Castrovillari 1897; II, Trani 1899; R. Corso, Patti d'amore e pegni di promessa, confiscatigli per ribellione da Alfonso d'Aragona. Ma Ferdinando d'Aragona affogò nel sangue quella terribile ...
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Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] dal terzo marito della sovrana, Giacomo di Maiorca; per le stesse ragioni d'Anguersa, di Carlo d'Angiò, di Pietro d'Aragona Vandelli, Un autografo della "Teseide", in Studi di fil. it., II (1929), dove si dimostra che il titolo voluto dal B. è ...
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TOMBA (gr. τάϕος, τύμβος, μνῆμα; lat. sepulcrum, locum, tumulus)
Goffredo BENDINELLI
Piero BAROCELLI
Luigi CREMA
Ernst KUHNEL
Vocabolo tecnicamente di ampio significato, indicando nell'uso comune [...] gli avelli addossati alla facciata di S. Giacomo Maggiore, a Bologna, e quelli sulla e angeli. La tomba di Maria d'Aragona (di Benedetto da Maiano?) nella chiesa bello di questi monumenti fu quello di Paolo II, di Mino da Fiesole e Giovanni Dalmata, ...
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GOTICA, ARTE
Marcel AUBERT
Pietro TOESCA
. Sorta in Francia verso la metà del secolo XII, l'arte gotica si propagò e si svolse per tutta Europa, eccettuate le regioni bizantine, da allora fino alla [...] d'Angiò e suo figlio, Carlo II, che si circondano d'artisti francesi. D francese domina in Catalogna e negli stati dei re d'Aragona, a Barcellona, a Gerona, a Manresa, a Orsola a Tongres; paliotto di S. Giacomo a Pistoia; altare del Battistero di ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] solo Egitto, fu salvata dal monaco siro Giacomo Baradeo, che, eletto vescovo degli Arabi con provocò due ambasciate, del re di Aragona e di Bisanzio, che ottennero la che in qualche brevissimo testo del sec. IId. C.) nei testi cristiani tradotti dal ...
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LEGATURA (fr. reliure; sp. encuadernación; ted. Buchbinderae; ingl. bookbinding)
Tammaro DE MARINIS
Filippo ROSSI
Guido GIANNINI
Il vocabolo indica l'atto e l'effetto di legare i libri, il cucire [...] Holford, fatto nel 1446 per Alfonso d'Aragona) e si deve anzi supporre che l prevalentemente di tipo orientale. Anche Giacomo I favorì la legatura artistica (lavorarono di Samuel e Charles Mearne per Carlo II, ne succedono ben presto altri che ...
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È un pezzo di metallo, solitamente di forma analoga a quella delle monete, fuso o coniato, e destinato a ricordare una persona o un fatto determinati. Delle persone essa reca l'effigie e il nome nel diritto [...] ; e infine quelle di Alfonso d'Aragona e del marchese di Pescara, fatte in quegli anni andò anche Gian Giacomo Caraglio, veronese. Non molto migliori 30 aprile 1851 da Vittorio Emanuele II, fu dapprima solo d'oro o d'argento; più tardi (29 aprile ...
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