DOMENICHINO (Domenico, Dominicus)
Paolo Cecchi
Lacunose e incerte sono le notizie biografiche su questo musicista attivo alla corte dei Gonzaga all'inizio del XVI secolo. Un cantore detto Domenichino [...] frottole libro primo, pubblicata nel 1511 a Siena per i tipi di Pietro Sambonetto, l'autore della frottola Se anche brani di musicisti di diversa provenienza, come ad esempio Giacomo Fogliano, attivo a Modena, e Simone Patavino, presumibilmente ...
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ANGELONI, Carlo
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Nato a Lucca il 16 luglio 1834, da Costante e da Lore a Giannotti, ricevette l'istruzione elementare nel seminario di S. Michele in Lucca. Verso i dieci [...] l'A. venne affidato a Michele Puccini, padre di Giacomo, insegnante di contrappunto nel civico istituto Pacini di Lucca. ) di Lucca il melodramma in 3 atti Carlo di Viana. I successi ottenuti da questi lavori non migliorarono in alcun modo la ...
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coro
Antonietta Pozzi
Il gusto di cantare insieme
Il coro, un insieme di più voci che cantano contemporaneamente, è una forma di espressione diffusa nelle culture umane e presso le civiltà antiche. [...] coro può essere composto di voci di diversa altezza. Vi troviamo i registri vocali maschili ‒ quali il tenore (voce acuta) e il Monteverdi, o all'oratorio Jephte (1650 circa) di Giacomo Carissimi ‒ il coro svolge un'importante funzione. Nel ...
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Carpi, Fiorenzo
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Milano il 19 ottobre 1918 e morto a Roma il 21 maggio 1997. Fu musicista eclettico, tenacemente alla ricerca del 'nuovo' ma sempre fedele a un'estetica [...] di sviluppare un personale discorso musicale. Nacquero così i lunghi sodalizi con G. Strehler in teatro e con molti altri film, da Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova veneziano (1969) a Mio Dio, come sono caduta in basso ...
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Musicista (Londra 1658 o 1659 - ivi 1695). Massimo musicista inglese dell'età barocca, contribuì in modo decisivo alla formazione di un teatro musicale nazionale. Lo stile musicale di P., pur derivato [...] padre (anch'esso di nome Henry), prima di compiere i 6 anni, venne adottato dallo zio Thomas. Proveniente da al 1686 il magnifico inno My heart is inditing per l'incoronazione di Giacomo II; al 1688 o 1689 uno dei capolavori: Dido and Aeneas, opera ...
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letteratura Tendenza letteraria italiana, corrispondente al naturalismo (➔) francese. Il v. nasce nel secondo Ottocento, quando l’aspetto del romanticismo che tendeva alla parola-musica si era ridotto [...] e così fecero anche, oltre Capuana, F. De Roberto, S. Di Giacomo, M. Serao, R. Fucini, il primo D’Annunzio, G. Deledda romantica.
Contemporaneamente, nel campo della poesia, O. Guerrini con i suoi Postuma (1877) diede l’avvio a una rumorosa polemica ...
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Famiglia di organari e musicisti, il cui primo esponente fu Bartolomeo (n. Lumezzane 1450 circa - m. dopo il 1503), operoso a Brescia, Milano, Bergamo; ne continuarono l'attività i figli Giovanni Battista [...] come organaro e organista nella chiesa dell'Incoronata a Lodi, Giovanni Giacomo (n. forse Brescia 1501 - m. dopo il 1557), che portò a un alto livello l'arte familiare e i cui capolavori sono considerati gli organi dei duomi di Brescia (1536 ...
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Famiglia di costruttori d'organi e pianoforti. Iniziò l'attività Antonio (Santo Stefano Lodigiano 1795 - Codogno 1883), che fondò a Codogno una fabbrica di organi. L'azienda, rilevata dal figlio Gualtiero [...] , il verticoda, che alle possibilità del pianoforte a coda unisce la comodità di quello verticale. A capo della ditta sono stati in seguito i figli di Pietro, Gualtiero (1896-1970), Guido (1899-1976), Giacomo (n. 1901), Pier Luigi (n. 1910). ...
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Famiglia di musicisti bolognesi (fine sec. 17º - sec. 18º). Angelo (Bologna 1655 - ivi 1731), francescano, fu organista, compositore chiesastico, maestro di G. Martini; Giacomo Antonio (m. 1695) fu maestro [...] di cappella in chiese bolognesi; Giacomo Cesare (Bologna 1671 - ivi 1753), nipote di G. Antonio, fu maestro in chiese bolognesi dal 1698 in poi, compositore di musica sacra e religiosa; Giovanni Battista I detto anche Prediera (n. Bologna 1678) si ...
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Musicista (Barcellona 1713 - Roma 1751); studiò a Barcellona e poi a Napoli con F. Durante; fu maestro di cappella ai SS. Giacomo e Ildefonso a Roma, poi (1746-50) fu a Londra, in Belgio e in Francia lavorando [...] per i principali teatri d'opera. Nella sua vasta produzione si annoverano specialmente opere teatrali: celebri la Merope (1743), l'Artaserse (1744), Bellerofonte (1747), opera quest'ultima in cui T. introdusse per la prima volta il crescendo. Tipico ...
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delulu agg. (iron.) Nel linguaggio dei social media, viene detto di chi, e spesso da chi, si abbandona a fantasie irrealizzabili e destinate a essere infrante, per es. vagheggiando relazioni sentimentali con personaggi famosi come creator e...
push factor loc. s.le m. L’insieme delle condizioni di vita fortemente sfavorevoli causate da pressione demografica, povertà e fame, situazioni o eventi ambientali estremi, persecuzioni politiche e torture, che spingono le popolazioni native...