Nome con cui è noto l'architetto Antonio di Bartolomeo Cordini (Firenze 1484 - Terni 1546). Formatosi come carpentiere e maestro di legname, seguì gli zii materni Giuliano e Antonio il Vecchio a Roma (1503 [...] alterazioni per mano di Michelangelo (cornicione) e Giacomo della Porta. È un imponente blocco squadrato simmetrico caratterizza il Pozzo di S. Patrizio a Orvieto (1527-35) e i continui lavori nel Palazzo Vaticano (Sala Regia e Cappella Paolina, 1540 ...
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Pittore (Venezia 1683 - ivi 1754), figlio di Giacomo, scultore e intagliatore in legno. L'espressione artistica di P. fu frutto di straordinaria intensità di sentimento, non diluita, ma volutamente concentrata [...] (Martirio di s. Iacopo, 1717, S. Stae; S. Filippo Neri adora la Vergine, 1725-27, S. Maria della Fava; L'angelo custode e i ss. Luigi e Antonio, 1732-33, S. Vidal). Nella Gloria di s. Domenico (affresco, 1727 circa, SS. Giovanni e Paolo), P. affrontò ...
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Famiglia di scultori e architetti, originaria di Bissone (Lago di Lugano) e operante a Genova e in Sicilia nella seconda metà del sec. 15º e per tutto il sec. 16º. Domenico, scultore (Bissone, fra il 1420 [...] arcaismi di gusto lombardo; poi lo stile si modifica e arricchisce per i contatti con F. Laurana e per gli influssi che esercitò su di di Palermo (attualmente i rilievi sono nel duomo diocesano). Figlio di Antonello fu Giacomo, scultore (Palermo 1517 ...
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Architetto (Capolago 1556 - Roma 1629). Fu una delle maggiori figure del periodo di transizione tra l'architettura del tardo Rinascimento e quella del periodo barocco. Attivo a Roma, architetto di Paolo [...] V, si dedicò a progetti sempre più impegnativi; dapprima completando opere già iniziate e imitando i caratteri stilistici di altri artisti, come il Fontana e Giacomo della Porta, poi acquistando una sua fisionomia, affrontando temi sempre più vasti e ...
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Pittore e incisore (Bologna 1529 - ivi 1592). La sua formazione avvenne in patria e a Roma con I. Vignola (1550-55) e poi presso T. Zuccari (1555-60 circa). Influenzato inizialmente da Correggio, Parmigianino [...] e N. dell'Abate (1564-65, Madonna in trono e santi, Bologna, S. Giacomo Maggiore), fu sensibile anche alla pittura di P. Tibaldi e D. Calvaert e, infine, a quella dell'ambiente di G. Vasari. Tra le sue opere ricordiamo, a Bologna: l'Adorazione dei ...
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Architetto (Palermo 1857 - ivi 1932), figlio di Giov. Battista Filippo. La formazione classicista e il profondo studio dell'architettura arabo-normanna affiorano nelle sue opere ufficiali (Roma, palazzo [...] (mobili e stoffe per la casa Ducrot di Palermo; arredamento del Caffè Faraglia a Roma, 1901, distrutto). Tra i suoi scritti: Architettura. Dei suoi principii e del suo rinnovamento (1882, pubblicato nel 1981); Curvatura delle linee nell'architettura ...
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Scultore (n. forse Napoli 1515 circa - m. ivi 1570), il maggiore di una famiglia di scultori e scalpellini originarî di Massa Lubrense. Discepolo di Giovanni da Nola, il C. è una delle più singolari figure [...] freno alle più capricciose invenzioni, sottolineando i contrasti chiaroscurali fino a raggiungere effetti addirittura Navarro, 1551, in S. Maria la Nova, altri in S. Giacomo degli Spagnoli; tomba di Porzia Capece Rota in S. Domenico Maggiore, 1559 ...
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Pittore vicentino (n. forse Montecchio Maggiore 1465 circa - m. Venezia tra il 1535 e il 1537), ricordato a Venezia - dove lavorò in prevalenza - già nel 1495. Formatosi sul Montagna e su Antonello, la [...] galleria dell'Accademia di Venezia, il grande affresco con l'Assunzione nell'abside del duomo di Montagnana e, nella stessa chiesa, una pala del 1511 (Madonna fra i ss. Rocco e Sebastiano), la pala della chiesa di S. Giacomo dell'Orio a Venezia. ...
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Architetto (m. Roma 1594). A Roma, dove visse e operò lungamente, le sue costruzioni hanno un notevole interesse per la storia dell'architettura tra manierismo e barocco: la chiesa di S. Giacomo degli [...] largamente nel Seicento. Altre opere: la facciata di S. Maria di Monserrato, la chiesa di S. Chiara (poi alterata), l'interno di S. Maria della Scala. A Guastalla (1565-69), per i Gonzaga progettò la chiesa di S. Pietro e completò il palazzo ducale. ...
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Architetto e ingegnere (forse Cuneo 1550 circa - Genova 1631). Diresse i lavori per il potenziamento dell'acquedotto di Genova; nel 1619-20 costruì le mura di cinta e la calata della Darsena, il coro della [...] perduti) e, particolarmente notevole, il palazzo Serra. Suo figlio Giovanni Giacomo (m. Genova 1650) gli successe nel 1628 nella direzione dei lavori dell'acquedotto; costruì i magazzini del sale, le mura marittime e le fortificazioni (1642) dalla ...
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push factor loc. s.le m. L’insieme delle condizioni di vita fortemente sfavorevoli causate da pressione demografica, povertà e fame, situazioni o eventi ambientali estremi, persecuzioni politiche e torture, che spingono le popolazioni native...
calcio posizionale loc. s.le m. Nel calcio, sistema di gioco che prevede l’occupazione di posizioni e spazi specifici in campo da parte dei giocatori, che devono sempre tenere conto del posizionamento dei compagni e degli avversari, con l'obiettivo...