PADOVANI, Lea
Enrico Lancia
PADOVANI, Lea. – Nacque a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, il 28 luglio 1920, da Ugo, vicentino, e da Ida Campanari, originaria della Corsica ma nata a Tuscania.
Conseguita [...] ) di Mario Camerini e in Guai ai vinti! (1954) di Raffaello Matarazzo, da Lydia Simoneschi in Atto di accusa (1950) di GiacomoGentilomo, I figli non si vendono (1952) di Mario Bonnard, La contessa di Castiglione e Fascicolo nero; da Lia Curci in Una ...
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Caprioli, Vittorio
Bruno Roberti
Attore e regista teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 agosto 1921 e morto ivi il 2 ottobre 1989. Interpretò film appartenenti a generi assai diversi, ottenendo [...] di Eduardo De Filippo, e sempre nel segno di Napoli, con una piccola parte in 'O sole mio (1946) di GiacomoGentilomo, un mélo ambientato durante le Quattro giornate (27-30 settembre 1943), era iniziata quella lunga carriera di attore cinematografico ...
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Nazzari, Amedeo
Monica Cardarilli
Nome d'arte di Salvatore Amedeo Buffa, attore cinematografico, nato a Cagliari il 10 dicembre 1907 e morto a Roma il 7 novembre 1979. Interprete significativo del cinema [...] Il tradimento (1951) di Riccardo Freda, Pietà per chi cade (1954) di Mario Costa, Appassionatamente (1954) di GiacomoGentilomo. N. lasciò comunque un segno indelebile nella cinematografia anche grazie alle numerose performances offerte nel campo del ...
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Rossellini, Renzo
Marta Tedeschini Lalli
Compositore italiano, nato a Roma il 2 febbraio 1908 e morto a Montecarlo il 13 maggio 1982. Fratello minore del regista Roberto, si dedicò al cinema fin dagli [...] sonora di Paisà (1946) di Roberto Rossellini e nel 1948 per le musiche di I fratelli Karamazoff (1947) di GiacomoGentilomo.
Studiò composizione al Conservatorio di Santa Cecilia con G. Setaccioli e direzione con B. Molinari. Negli anni successivi si ...
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Rascel, Renato
Roy Menarini
Nome d'arte di Renato Ranucci, attore teatrale e cinematografico, cantante e ballerino di rivista e varietà, nato a Torino il 27 aprile 1912 e morto a Roma il 2 gennaio 1991. [...] , poté il più delle volte offrirgli solo commedie farsesche di scarso valore: esordì nel 1942 in Pazzo d'amore di GiacomoGentilomo e comparve in decine di film dal 1950 in poi. Si riscattò come attore drammatico nel difficile Il cappotto (1952 ...
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Giachetti, Fosco
Silvio Alovisio
Attore cinematografico e teatrale, nato a Sesto Fiorentino il 28 marzo 1900 e morto a Roma il 22 dicembre 1974. Per le sue doti di interprete sobrio e rigoroso, capace [...] di Gallone), L'abito nero da sposa (1945) di Luigi Zampa e, nel dopoguerra, I fratelli Karamazoff (1947) di GiacomoGentilomo. Nel 1942, proprio per la sua sobrietà, era stato scelto dal regista Gianni Franciolini per una parte per lui inconsueta ...
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Polidori, Gianni
Stefano Masi
Pittore, scenografo, arredatore e costumista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 7 novembre 1923 e morto ivi il 19 agosto 1992. Protagonista della scena cinematografica [...] sua pittura solo in rarissime occasioni, come nel peplum Maciste contro il vampiro (1961) di Sergio Corbucci e GiacomoGentilomo. Spesso venne scritturato per film tratti da opere letterarie o teatrali come Liolà (1964) di Alessandro Blasetti, tratto ...
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Pinelli, Tullio
Serafino Murri
Autore teatrale e sceneggiatore, nato a Torino il 24 giugno 1908. Attivo nel cinema dai primi anni Quaranta, fra le collaborazioni più importanti e di lunga durata si [...] a Roma presso la Lux Film, dove fu assunto come sceneggiatore, esordendo con In cerca di felicità (1944) di GiacomoGentilomo. Nel primo dopoguerra, mentre andava intensificando la ricerca teatrale con testi sperimentali come Lotta con l'angelo (1942 ...
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Benetti, Adriana
Melania G. Mazzucco
Attrice cinematografica, nata a Comacchio (Ferrara) il 4 dicembre 1919. Con la sua delicata figura e il sorriso malinconico ha rappresentato la ragazza innocente, [...] e in Torna… a Sorrento di Carlo Ludovico Bragaglia. Nell'immediato dopoguerra interpretò O sole mio (1946) di GiacomoGentilomo accanto a Tito Gobbi, il cupo melodramma Furia (1947) di Goffredo Alessandrini e soprattutto il torbido Tombolo, paradiso ...
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