La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] nel settore dell'istruzione. Per quanto favorito dai più devoti tra i patrizi, c'è in tal caso, come ove "si scuopre quale egli si sia in Venetia", dedicato a Giacomo Foscarini.
Una sorta di crociato del primato lagunare Sabbadino. A lui ...
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Atletica - Le specialità: la velocità
Sandro Aquari
La velocità
Cenni storici
Il termine velocità comprende tutte quelle gare di corsa piana che, genericamente, richiedono da parte degli atleti lo [...] , nato in Cina, dove il padre era missionario. Liddell, devoto cristiano, era un velocista di collaudata fama, ma a Parigi decise europeo di 3′00,5″. L'Italia con Sergio Ottolina, Giacomo Puosi, Furio Fusi e Sergio Bello fu settima, portando il ...
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Gli uomini capitali: il "gruppo veneziano" (Volpi, Cini e gli altri)
Maurizio Reberschak
Potenza e catastrofe
Alle ore 22.39 del 9 ottobre 1963 il movimento franoso delle pendici del Toc, già in atto, [...] alla sua morte, si può dire che si impersonò devoto testimone della parabola della maggiore società del gruppo, di
125. S. Romano, Giuseppe Volpi, p. 134.
126. Gian Giacomo Migone, Gli Stati Uniti e il fascismo. Alle origini dell'egemonia americana ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] due cardini ideali e convenzionali del patriziato che governa la Repubblica devota. Non a caso tra le sue benemerenze brilla - così .] di Venezia dalla [.. .] fondazione sino Vanno 1747 di Giacomo Diedo. D'altronde c'è una diffusa stanchezza per la ...
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] a Roma, in data 5 dicembre 1643, firmata da tal Giacomo Razzi.
Giacomo Razzi, era, a quella data, uno stimato cantore romano, revendissime moniche di San Lorenzo che, fra le fiamme di devoto ardore, si mostrano qua giù in terra vere imitatrici d' ...
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"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] rimase in carica, confermò ampiamente la sua fama di uomo "devoto": si era convinto - se ben interpretiamo uno degli atti brevis, pp. 370, 366, 368 (fu il doge Giacomo Tiepolo a conquistare Ferrara per consegnarla a Gregorio da Montelongo legato ...
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La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] durò a lungo. Nel 1688, la Gloriosa rivoluzione ebbe come risultato l’abbandono del trono da parte di re Giacomo a favore di due devoti protestanti, Guglielmo III d’Orange e Maria Stuart. Nello stesso anno, John Locke rese pubblico, per lo meno in ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] 752), fu il primicerius Teodoto, che si fece ritrarre in atteggiamenti devoti nella parete di fondo con il papa sedente e i ss. proveniente da un tabernacolo commissionato nel 1256 da Giovanni Giacomo Capocci e da sua moglie Vinia, già nella basilica ...
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Le scuole
Patricia Fortini Brown
Le "scuole"
Nella relazione inviata nel 1497 al duca di Milano sulle istituzioni caritative, l'ambasciatore milanese Battista Sfondrato dichiarava che le Scuole grandi [...] secolo XIV fosse "non per carattere diverso delle prime, più devoto o effettivamente penitenziale, ma per la particolare attenzione che la tardi una spiegazione nell'assunto del cronista ferrarese Giacomo de Delayto secondo il quale si sarebbe ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] sua fede in M. e la implora, nella posizione del devoto, affinché agisca in suo favore; in cambio dell'intercessione ardente, del Letto di Salomone, come per es. nelle Omelie del monaco Giacomo Kokkinobaphos, del sec. 12° (Roma, BAV, Vat. gr. 1162, ...
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