I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] di Ciro e tanti altri che furono protagonisti della storia dell’Impero e dellaChiesa. L’Occidente non vide apparire così tante figure Giacomo di Nisibi, in Mesopotamia, alla metà del IV secolo. Secondo Teodoreto, specialmente rivelatrice dell’ ...
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DOLFIN, Zaccaria
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 30 maggio 1527, da Andrea (morto nel 1548) di Zaccaria di Andrea e Deia di Alvise Mocenigo, "nella ... pueritia" frequentò la "scola et casa" del dottissimo [...] 'udienza di congedo, in ottobre, concessa all'ambasciatore veneto Giacomo Soranzo), e per di più contorta (quasi volta a operato del D., il quale, anziché "difendere le ragioni dellaChiesa, per interesse suo aiuta a rovinarle".
Lagnanze che non ...
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GONZAGA, Ercole
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova, secondogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este, il 22 nov. 1505. Ricevette al battesimo il nome Luigi, ma fu chiamato Ercole in onore [...] cose spettanti ala vita de chierici, al governo dellechiese, et alla cura delle anime di questo vescovato di Mantova. Ristampato nel mese di marzo 1561… (Mantova, per Giacomo Rossinelli, 1561). Rimane anche una sua orazione al concilio (Responsio ...
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Innocenzo XIII
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito d'Isabella Monti e di Carlo, duca di Poli, nasce in questa il 13 maggio 1655. Timbrato il natio borgo dal massiccio palazzo dei de Comitibus [...] [commenta Cappello] [...] più tosto dovuto ad un general militare che al capo dellaChiesa". Sepolto dapprima a S. Pietro - e pronunciata dal futuro cardinale Giacomo Amadori Lanfredini l'Oratio (Roma 1724) funebre -, dove non avrà alcun monumento ...
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Giovanni XXII
Christian Trottmann
Jacques Duèse, figlio di Arnaud Duèse, nato a Cahors intorno al 1244, eletto papa il 7 agosto 1316 e incoronato il 5 settembre, morì ad Avignone il 4 dicembre 1334; [...] un antico estremista. In quanto prelati universali dellaChiesa, Cristo e gli apostoli possedettero dei beni sua sapienza teologica che per le sue doti diplomatiche: il cardinale Giacomo Fournier. Egli ottenne dal papa, sul letto di morte, una ...
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SILVESTRO I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Il pontificato di S. si estende dal 31 gennaio del 314 al 31 dicembre del 335: questi i dati che si ricavano dal Catalogo Liberiano e dalla Depositio episcoporum [...] di Roma l'uso del colobium, la tunica senza maniche, in quanto nella celebrazione della messa usava quello che era stato dell'apostolo Giacomo: uso che nella Chiesa di Roma si mantiene fino a papa Liberio, finché il colobium non è sostituito dalla ...
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BOHIER, Pietro (Petrus Boherius, Boherii, Boerii)
Enzo Petrucci
Originario di La Retorte (comune del distretto di Carcassona, dipartimento dell'Aude), nella Francia meridionale, nacque presumibilmente [...] in cui il cardinale d'Albano fu vicario generale dello Stato dellaChiesa. Solo allora infatti il B. ebbe la possibilità Flandrin) e dei sostenitori più attivi di Clemente VII (Giacomo di Itri, patriarca di Costantinopoli, i vescovi di Cosenza, ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] nel canone ebraico, godettero fin dal principio del favore dellaChiesa e furono posti da s. Girolamo in appendice alla . Maria foris portas a Castelseprio (sec. 7°-8°), nelle Omelie di Giacomo Kokkinobaphos (Roma, BAV, gr. 1162, cc. 186r-188r) e nel ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] alla loro identità. E non è un caso se Giacomo Dina, il direttore ebreo del giornale governativo torinese «L , meno legate alla questione romana, e alla perdita dello Stato dellaChiesa, più legate invece alla situazione internazionale, che con ...
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URBANO VI
Ivana Ait
Bartolomeo Prignano nacque a Napoli nel 1318. Scarse sono le notizie sulle origini della famiglia. Si ritiene che il padre Nicolò, probabilmente proveniente da Pisa, emigrato a Napoli [...] 1752-53, pp. 318-27 (testo del Factum inviato da Giacomo Orsini sull'elezione di U.); Epistolario di S. Caterina da e l'eccidio dei cardinali, Genova 1976; G. Penco, Storia dellaChiesa in Italia, I, Dalle origini al concilio di Trento, Milano 1977, ...
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principe
prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...
opusdeista
s. m. e f. e agg. Chi fa parte dell’Opus Dei; relativo all’Opus Dei, alle sue dottrine e alle sue concezioni e pratiche di vita. ◆ Oltre a tanti seguaci, ha avuto tanti nemici. L’Opera è stata temuta e combattuta come una «società...