BOSIO, Tomaso
Gaspare De Caro
Nacque ad Asti, o forse a Chivasso, sulla fine del secolo decimoquinto. Era fratello minore di Antonio, che fu cavaliere gerosolimitano ed ebbe una parte di primo piano [...] B., Gian Bartolomeo, fu padre di Giacomo, lo storico dell'Ordine. Per la frate cappellano e inviato a Viterbo in qualità di collaboratore del ag. 1539, non senza qualche sospetto di avvelenamento da parte di alcune monache di un convento di Malta ...
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ANGUILLARA, Pandolfo
Ludovico Gatto
Nacque dal conte Pandolfo dell'Anguillara, ardente ghibellino, nella prima metà del XIII secolo, ma, contrariamente al padre, fu guelfo e accanito avversario della [...] ai contingenti guidati dall'inviato di Carlo d'Angiò, Giacomo di Cantelmo. Nel maggio le forze guelfe, su iniziativa . Due lapidi conservate nel museo comunale di Viterbo, ambedue del 1275, ricordano l'opera da lui in questo senso prodigata (Sora, pp ...
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BOCCAMAZZA, Angelo
Ingeborg Walter
Appartenente a una nobile famiglia romana, nacque in data imprecisata nella prima metà del sec. XIII. Fratello maggiore di Giovanni, abbracciò la carriera ecclesiastica [...] fu nominato vescovo di Catania, con tutta probabilità grazie al card. Giacomo Savelli, suo parente.
La data della nomina non è nota ed di Viterbo un "Angelo eletto di Catania" che va identificato col Boccamazza. Un altro documento datato da Anagni 13 ...
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CAMPORESE, Giulio
Manfred F. Fischer
Figlio maggiore di Pietro Camporese il Vecchio e di Maria Angela de' Ghirarducci, nacque a Roma nel 1754.
Ricevette la sua formazione di architetto, insieme con [...] il fratello Giuseppe, dal padre e da Pasquale Belli. Visse sempre, in verità, all' di S. Scolastica, opera di Giacomo Quarenghi, venne costruita attorno al ricorda quella della chiesa di S. Maria in Gradi a Viterbo di N. Salvi.
Sotto Pio VI il C. venne ...
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Bulicame
Adolfo Cecilia
. Sorgente del Lazio settentrionale, sei Km a nord di Viterbo, dalla quale esce un'acqua cerulea alla temperatura di circa 55°C, con vapori contenenti acido solfidrico.
È ricordata [...] nello statuto della città di Viterbo del 1251, da cronisti e da altri scrittori.
Mentre non sono D., e di un racconto che leggeri in una antica cronaca viterbese di Gian Giacomo Sacchi, Roma 1832; F. Lanci, Del B. e della Chiarentana nella D.C ...
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Cantante italiano (Lanuvio 1892 - Valencia, Spagna, 1979). Studiò con A. Cotogni e E. Rosati. Nel 1919 debuttò a Viterbo e nel 1920 si presentò al teatro Costanzi di Roma, ottenendo un clamoroso successo. [...] Da allora, chiamato nei principali teatri del mondo, ha riportato ovunque grande successo per la sua chiara e squillante voce di tenore. Si ritirò dalle scene nel 1959. Ha lasciato alcuni scritti a carattere autobiografico e relativi ai problemi del ...
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Gentiluomo e notaio (m. intorno al 1266) della corte di Federico II. Nel 1239 fu podestà di Treviso, quindi capitano generale del ducato di Spoleto; nel 1243 era a Viterbo, dove (1246) prese parte a una [...] congiura contro l'imperatore, per cui dovette fuggire e gli furono confiscati i beni. Al servizio del papa almeno dal 1251, sembra che per preghiera sua e di Corrado di Sterleto, Uc Faidit componesse la ...
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