Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] anni dopo, fu di nuovo mandato ambasciatore a Viterbo e a Roma al papa medesimo, innanzi al dal terzo marito della sovrana, Giacomo di Maiorca; per le stesse ebbe a osservare un suo biografo, "da storico, da filosofo e da poeta" vale a dire ch'egli ...
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TOMBA (gr. τάϕος, τύμβος, μνῆμα; lat. sepulcrum, locum, tumulus)
Goffredo BENDINELLI
Piero BAROCELLI
Luigi CREMA
Ernst KUHNEL
Vocabolo tecnicamente di ampio significato, indicando nell'uso comune [...] Studies, 1925; A. Gargana, La necropoli rupestre di S. Giuliano (Viterbo), in Mon. Lincei, XXXIII, iii (1931); R. Bianchi-Bandinelli sul pavimento ma sorretta in alto da mensole, come quella del Bentivoglio, in S. Giacomo Maggiore a Bologna, di Iacopo ...
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Il fenomeno dell'indigenza è, si può dire, coevo alla società umana; e, malgrado le generose utopie dei filantropi, forse ineliminabile. Cause individuali e sociali concorrono a determinarlo: sono cause [...] XII, quella di S. Calocio di Viterbo del 1196), ecco fondazioni di ospedali l'ospedale già detto di S. Giacomo in Augusta, quella dei Bianchi a Napoli secondi, l'opera fondata a Parigi nel 1786 da Valentino IIaüy. Più tardi, sorsero istituzioni per ...
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Occupazione e disoccupazione
Paolo Piacentini
Nino Galloni
Magda Franca Rabaglietti
(App. V, iii, p. 722; v. occupazione, XXV, p. 138; occupazione piena, App. II, ii, p. 433; disoccupazione, XIII, [...] grado di utilizzazione' del potenziale di lavoro da parte di un sistema economico. Inoltre, ISTAT 1997, cap. 4; Fondazione Giacomo Brodolini 1997) con una stima per Massa Carrara, Frosinone, Roma, Latina, Viterbo, anche in ambiti interregionali. La l ...
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PELLEGRINAGGIO (dal lat. peregrinatio "viaggio in terra straniera"; fr. pèlerinage; sp. peregrinación; ted. Pilgrimschaft, Wallfahrt; ingl. pilgrimage)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ferdinando NERI
Nicola [...] meta di pellegrinaggio da ogni parte di Europa: papi, re, principi, uomini santi (Giacomo della Marca, Ignazio Parma, Fornovo, Pontremoli, Luni, Capriglia, Lucca ed il Serchio, Viterbo, Sutri, il Monte Mario (Montjoie, o Mongioia, ultima stazione ...
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PAPATO
Pietro Pisani
. È la dignità pontificale del vescovo di Roma in quanto vescovo dei vescovi (episcopus episcoporum), ossia l'ufficio del romano pontefice come capo supremo della Chiesa; in significato [...] anni nel 1268, quando i 18 cardinali riuniti a Viterbo furono dalla popolazione rinchiusi nel palazzo e messi a 196. Giovanni XX o XXI o XXII, di Cahors, Giacomo d'Euse (1316-1334); [Pietro da Corvara (Nicolò V) antipapa 12 maggio 1328 25 agosto ...
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. Uno dei sette colli di Roma, suddiviso in due sommità, rappresentate oggi dalla chiesa dell'Aracoeli e dal Museo Mussolini. Sulla prima fu stabilita l'acropoli della città, detta arx Capitolina, sull'altra [...] e da essa si spandeva per l'urbe il suono della campana tolta ai Viterbesi, che si disse patarina appunto perché a Viterbo era Aurelio (1538) e costruire la rampa d'accesso, eseguita daGiacomo della Porta. Paolo III (1534-1550) fece edificare dal ...
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VIGNOLA, Giacomo Barozio da
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato in Vignola nel 1507, morto in Roma nel 1573. È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo, pur non essendo il maggiore per [...] opera di Giacomo della Porta, con la cupola e con la facciata a doppio ordine, notevolmente diversa da quella che la fontana della Rocca di Viterbo (1566); attribuita per raflronti stilistici quella della porta Faulle di Viterbo e della facciata di S ...
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Nacque a Brescia, verso la fine del sec. XI o sul principio del sec. XII. Fu chierico, e forse anche insignito di qualche ordine minore, ma non prete o canonico regolare. Nulla sappiamo di preciso circa [...] costretto il papa a rifugiarsi a Viterbo. A. venne a Roma, come appunto insegna l'apostolo Giacomo (V, 16), piuttosto Weltverbesserer im Mittelalter, II-III, Lipsia 1895; A. De Stefano, Arnaldo da Brescia e i suoi tempi, Roma 1921; P. Fedele, Per la ...
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Figlio primogenito di Aimone, conte di Savoia, e di Iolanda di Monferrato, nacque a Chambéry il 4 gennaio 1334 e succedette al padre il 22 giugno 1343. Governò in suo nome, fino al 1348, una reggenza stabilita [...] e riconoscendosi vassallo di Carlo IV, da cui ottenne la dignità di vicario imperiale Amedeo e Ludovico. E poiché, morto Giacomo, Filippo si ribellò in difesa dei suoi Venezia il 29 luglio 1367. Recatosi a Viterbo a riferire al papa l'esito del suo ...
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