Giacobita irlandese (n. 1630 - m. Limerick 1691), discendente da vecchia famiglia cattolica anglo-normanna, combatté contro Cromwell a Drogheda (1647); arrestato a Londra (1655) per aver congiurato contro [...] Cromwell, riuscì a salvarsi fuggendo nelle Fiandre. Giacomo II lo nominò comandante in capo in Irlanda con l'incarico di creare un esercito cattolico. Lord deputato d'Irlanda (1687), duca di T., dopo la ...
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Uomo politico scozzese (n. Carnwath, Lanarkshire, 1673 - m. 1731). Giacobita, rappresentante della città di Edimburgo nel parlamento scozzese, fu chiamato nel 1706 a far parte della commissione per l'unione [...] tra Scozia e Inghilterra e tenne informati dei lavori della commissione i compagni giacobiti. Continuò ad adoperarsi contro l'unione e partecipò alla rivolta del 1715: protetto del duca di Argyll, evitò gravi condanne; dal 1718 al 1727 fu suo agente ...
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Uomo politico inglese (Londra 1716 - Withyham, Sussex, 1785). Figlio del primo duca di Dorset, percorse una rapida carriera militare: combatté a Fontenoy (1745) e nello stesso anno partecipò alla repressione [...] della rivolta giacobita in Scozia; in Irlanda fu segretario di Stato per il ministero della Guerra (1751-55). A capo della spedizione britannica sul continente (1759) nella guerra dei Sette anni, fu richiamato in patria e destituito dall'esercito per ...
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Figlio (n. Londra 1688 - m. 1766) di Giacomo II d'Inghilterra e di Maria di Modena, mediocre e debole, fu più la vittima che il protagonista del suo destino di "pretendente". La prima rivolta giacobita [...] scoppiò in suo nome, ma quando nel dicembre 1715 egli giunse in Scozia, il conte di Mar era già stato sconfitto e la sua causa era perduta. Da allora egli non fu più che un nome per la causa, cui il figlio ...
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Giurista e uomo politico (Dover 1690 - Londra 1764), deputato whig (1719), solicitor general (1720), attorney general (1723), lord chief justice (1733). Quale lord cancelliere presiedette durante le assenze [...] di Giorgio II il consiglio di reggenza. Represse la ribellione giacobita e presiedette con imparzialità i processi che ne seguirono (1745); avviò la riforma giudiziaria in Scozia (1746). Rimase cancelliere sino alle dimissioni del duca di Newcastle. ...
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Generale scozzese (Huntingtower, Perth, 1694 - Medenblik, Paesi Bassi, 1760), figlio di John M., 1º duca di Atholl. Esule con Giacomo II nelle Fiandre, partecipò (1715 e 1719) alle ribellioni giacobite. [...] Di nuovo in esilio nel continente, entrò nell'esercito sardo; poi, graziato, tornò in Scozia. Scoppiata la terza ribellione giacobita (1745), vi partecipò ottenendo successi; dopo la disfatta di Drummossie Moor (1746) si rifugiò in Francia e quindi a ...
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Religione
Seguaci della Chiesa monofisita di Siria fondata da Giacobbe Baradeo (siriaco Ya‛qōb Būrde‛ānā; m. 578), vescovo d’Edessa; la denominazione da loro adottata è Siri ortodossi. Seguono il monofisismo [...] appoggio e fu definitivamente sconfitto (1746). La dura repressione e la crisi del conservatorismo segnarono la fine del legittimismo giacobita, che restò ancora per tutto il secolo nostalgia di reazionari (il più noto della seconda metà del 18° sec ...
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Uomo politico inglese (Orchard-Wyndham, Somerset, 1687 - Well 1740); tory durante il regno della regina Anna, entrò in parlamento (1710) e divenne segretario per la guerra (1712). Legato a Bolingbroke, [...] ; la legge fu approvata nel 1714 ma abrogata nel 1718, nonostante la strenua difesa di Wyndham. Allo scoppio della rivolta giacobita (1715) W., che progettava una sollevazione, fu arrestato e trattenuto otto mesi in carcere, poi rilasciato. Fu a capo ...
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Città dell’Inghilterra centrale (241.800 ab. nel 2005). È posta sopra le rive del fiume Derwent, nel punto in cui esso, uscendo dai Monti Pennini, si getta nell’ampia valle del Trent. È uno dei maggiori [...] romano, D. ebbe nel 1206 la prima carta municipale; fu occupata (1745) dal principe Carlo Edoardo nel corso della ribellione giacobita. Nel 1717 vi sorse il primo setificio inglese e nel 1750 una celebre fabbrica di porcellane (la Royal Crown Derby ...
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Uomo di stato (Londra 1661 - ivi 1724). Di famiglia whig, parteggiò col padre per Guglielmo d'Orange. Eletto (1689) deputato, si schierò con l'ala moderata dei tories. Nel 1696 fondava la National Land [...] S.-J. Bolingbroke nel 1714. L'incertezza del comportamento logorò il suo prestigio e nel luglio fu destituito. La rivolta giacobita del 1715 lo tagliò fuori dalla scena politica: processato, fu assolto (1717), ma trascorse da privato gli ultimi anni ...
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giacobita1
giacobita1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Iacobita] (pl. m. -i). – Che si riferisce alla Chiesa monofisita di Siria, fondata da Giacobbe (lat. Iacob) Baradeo alla metà del sec. 6°, la cui teologia e liturgia è essenzialmente di...
giacobita2
giacobita2 s. m. e f. [dall’ingl. Jacobite, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»] (pl. m. -i). – Nome con cui furono indicati, dopo la rivoluzione inglese del 1688-89, i fautori del re esiliato Giacomo II e dei suoi discendenti,...