Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Armando Saitta
Paolo Simoncelli
Saitta è stato uno dei maggiori esponenti del rinnovamento della storiografia italiana di questo dopoguerra. Si deve essenzialmente ai suoi studi il ripensamento del [...] solo come protagonista attivo (che continuava a dare fondamentali edizioni di testi). Nel 1964 usciva il secondo volume dei Giacobini italiani a cura di Cantimori e Renzo De Felice. Attorno a questa edizione si venne accendendo una discussione che ...
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DURAZZO, Girolamo Luigi Francesco
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 20 maggio 1739, terzo figlio di Marcello (Marcello Giuseppe, detto Marcellino) e di Maria Maddalena Durazzo: apparteneva dunque, [...] nella seconda metà del secolo XVIII, Città del Vaticano 1945, pp. 146, 208 s., 267; E. Codignola, Illuministi, giansenisti e giacobini nell'Italia del Settecento, Firenze 1947, pp. 205 s., 210; N. Calvini, La rivoluz. del 1753 a Sanremo, Bordighera ...
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FERRETTI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Ancona il 15 luglio 1790 dal conte Oliverotto e da Flavia Mancinforte Sperelli. Penultimo di sette fratelli, malgrado appartenesse ad una famiglia di antica [...] 1860, in Storia diNapoli, IX, Napoli 1972, p. 152. Per gli acquisti dei beni nazionali compiuti dal padre in epoca francese: D. Fioretti, Persistenza e mutamento dal periodo giacobino all'Unità, in Le Marche, a cura di S. Anselmi, Torino 1987, p. 71. ...
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CAMINER, Elisabetta
Cesare De Michelis
Nacque a Venezia il 29 luglio 1751 da Domenico, storico e giornalista assai attivo ma di modeste ambizioni, e da Anna Meldini. Dopo aver ricevuto un'educazione [...] della riforma goldoniana e di una comédie larmoyante italiana. Durante il triennio giacobino, poi, un po' ovunque in Italia e soprattutto nell'effimera municipalità giacobina veneziana, le traduzioni della C. costituirono una parte consistente ed ...
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CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] " il C., il quale appoggia l'impresa militare di Garibaldi con un'azione di governo che assume delle tonalità giacobine in senso populista e laicista.
Si susseguono infatti decreti relativi alla distribuzione di terre demaniali a combattenti, all ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] in sua vece. Non ebbe, però, alcuna parte nell'ondata di arresti e persecuzioni contro i veri o presunti "giacobini" scatenata nei mesi seguenti; né influì su alcune delle decisioni prese dal Senato per far fronte alla gravissima situazione economica ...
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FARINI, Luigi Carlo
Nicola Raponi
Nacque a Russi (Ravenna), il 22 ott. 1812 da famiglia della media borghesia romagnola - il padre Stefano era farmacista a Russi, la madre Marianna Brunetti veniva da [...] ed emigrati come R. Bonghi, T. Mamiani, D. Pantaleoni, V. Salvagnoli, sostenne il programma di un "liberalismo non gretto, non giacobino, ma largo, civile, nazionale" (Zama, p. 401), in sintonia con il governo d'Azeglio, ma con un atteggiamento più ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] al servizio di una corte, "più che aderire col cuore e col pensiero politico prima ai Borboni, poi ai giacobini, infine ai Borboni... - sollecitato da qualche momentanea simpatia - intese soprattutto di passare da un'aniministrazione all'altra e di ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] iniziò a scrivere sempre in sestine gli Animali parlanti (di "materia... troppo delicata"), il C. cominciò a puzzare di "giacobinismo",in un clima che si arroventava di minacce inquisitorie e poliziesche. Venne persino isolato, con la proibizione di ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] aveva mostrato scarsa simpatia per gli avvenimenti rivoluzionari francesi, specialmente quando erano giunte a Berlino le notizie del Terrore giacobino, nel settembre 1803 aveva dedicato al primo console un'opera di linguistica, La clef des langues ou ...
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giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...
giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...