Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] profondamente intinto, come in realtà è, di motivi illuministici, ci si presenta con un punto di vista rivoluzionario e giacobino:
. . . non fia mai che Italia si rilevi
finché le sorti sue fida nei pochi
ed ignavi signori. . .
. . . Italia mai ...
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LONGO, Antonio
Piero Del Negro
Nacque a Venezia il 6 maggio 1758, da Giuseppe, cittadino originario appartenente a una delle casate "dichiarate abili e capaci a concorrere alla ducale cancellaria", [...] Repubblica aristocratica e molti popolani manifestarono contro i partigiani dei Francesi, fu ritenuto, secondo lui a torto, un "giacobino" e si vide la casa invasa dalla folla tumultuante. Nella Venezia "democratica" fu capo pattuglia della guardia ...
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CASSOLA (Cazzola), Gaspare Luigi
Fiorenza Vittori
Nato a Gravedona (Como) l'8 maggio 1743 da Giuseppe e Ancilla Asnaghi, il 20 ott. 1759 entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù e per alcuni anni [...] . Nel 1801 pubblica il Guglielino Tell scritto per il "teatro patriottico" sorto in Italia ad imitazione di quello giacobino.
L'argomento richiama molto da vicino l'omonima tragedia del Lemierre del 1766, tradotta e rappresentata nella stessa Milano ...
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PINDEMONTE, Giovanni
Corrado Viola
PINDEMONTE, Giovanni. – Nacque a Verona il 4 dicembre 1751, nel ramo di S. Egidio, secondogenito (ma primogenito maschio) dei tre figli del marchese Luigi (1718-1765), [...] : Enrico VIII (adattamento da Chénier), in Anno nuovo teatrale, Torino 1816, I, pp. 9-81; Orso Ipato, in M. Montanile, I giacobini a teatro. Segni e strutture della propaganda rivoluzionaria in Italia, Napoli 1984, pp. 27-93; L’atto di fede, in P ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] ., in Società, V(1949), pp. 5-23 (poi in Ritratto di Manzoni e altri saggi, Bari 1962, pp. 232-255); P. Alatri, C. giacobino, Palermo 1953; A.Momigliano, Lett. a Lidia, in Ultimi studi, Firenze 1954, pp. 51-55; L. Russo, C. senza retor., Bari 1957; W ...
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ALBERTI DI VILLANOVA, Francesco
Alberto Asor Rosa
Nacque a Nizza dal conte Stefano il 21 sett. 1737. In giovane età abbracciò lo stato ecclesiastico, manifestando viva propensione per gli studi letterari.
Si [...] 'autore, senza indicazione né dell'opera né del passo. U. Foscolo nota scherzosamente che questo Dizionario ha "un po' del giacobino" (lettera ad A. Cesari, 23 luglio 1806); ed altrove esprime la sua preferenza per il Vocabolario del Cesari, per l ...
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Omosessuale, letteratura
Tommaso Girtosio
Quella di l. o. o gay (i due termini verranno qui usati, semplificando, come sinonimi) è una discussa categoria trasversale che congiunge l'Atene di Platone [...] 2000.
T. Giartosio, Perché non possiamo non dirci. Letteratura, omosessualità, mondo, Milano 2004.
M. Giacobino, Guerriere, ermafrodite, cortigiane. Percorsi trasgressivi della soggettività femminile in letteratura, Milano 2005.
Si veda anche il ...
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Scrittori politici dell'Ottocento, tomo I: Giuseppe Mazzini e i democratici - Premessa
Franco Della Peruta
A mia moglie
Gli scritti presentati in questo volume documentano, anche se prevalentemente [...] campagne e la questione agraria - venne affacciata anche in anni prequarantotteschi e con una carica di realismo giacobino da una figura minore come Giuseppe Budini il quale, discutendo della guerra partigiana, sottolineava l'importanza centrale ...
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CIONI, Gaetano
Stefano Giovanardi
Nacque a Firenze nel settembre 1760.
Di grande precocitá intellettuale (a otto, anni aveva composto un'ottava, a dieci una intera canzone sull'ingratitudine), compì [...] recanatese a Pisa nel 1827, Nel 1835 il C. divenne proprietario della stamperia Galileiana, cedutagli da Glauco Masi, giacobino e murattiano che, caduto in disgrazia con la Restaurazione, aveva poi potuto riprendere l'attività grazie ai buoni uffici ...
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BENIGNI, Fortunato
Gian Franco Torcellan
Nato il 6 giugno 1756 a Montecchio, oggi Treia (Macerata), da famiglia benestante e colta (i fratelli Giovan Callisto e Telesforo furono letterati di una certa [...] del 1799, e venne arrestato e deportato a Civitella, su denuncia di un fratello sanfedista, quale capo e fautore di giacobini. Fu probabilmente iscritto alla massoneria, e già nel 1789 si era parlato di lui come d'uno dei misteriosi affiliati della ...
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giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...
giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...