CERONI, Giuseppe Giulio
Sergio Cella
Figlio di Giuseppe e di Eugenia Todeschini, di agiata famiglia, nacque a San Giovanni Lupatoto (Verona) il 12 ottobre del 1774; percorse gli studi classici a Verona [...] idee rivoluzionarie e, dopo aver composto pochi versi di carattere occasionale, diede alla sua poesia un carattere decisamente giacobino. Abbattuto il dominio veneto e instaurata la Municipalità di Verona, fu prima segretario del Comitato di polizia ...
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ANNICHIARICO, Ciro
Giosuè Musca
Nato a Grottaglie (Taranto) da Vincenzo e da Ippazia d'Alò il 16 dic. 1775, a 25 anni era sacerdote e maestro di canto gregoriano. Nel 1803, accusato dell'assassinio [...] anni d'esilio, ma trattenuto in prigionia. Riusciva, però, a fuggire e a tornare a Grottaglie.
Massone e giacobino, atteggiandosi a sostenitore del nuovo regime sopravvenuto nel 1806, riuscì a spadroneggiare con i cinque fratelli nella guardia civica ...
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MENOTTI, Ciro
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– Nacque a Migliarina, frazione di Carpi in provincia di Modena, il 23 genn. 1798 da Giuseppe e da Anna Bonizzi.
Il padre aveva una ben avviata e redditizia attività nella lavorazione [...] M. iniziò l’attività imprenditoriale operando una notevole diversificazione degli investimenti.
Dopo aver costituito in società con un vecchio giacobino, Antonio Lugli, un’agenzia per la spedizione delle merci, che aprì ai prodotti paterni la via dei ...
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CARNEVALI, Eutimio
Pietro Cabrini
Nacque a Pesaro l'8 sett. 1776 (come si ricava dalla documentazione archivistica e non tre anni dopo, come vorrebbero i suoi biografi ottocenteschi) da Pietro Antonio [...] prima Repubblica cisalpina nella Romagna, nelle Marche e nell'Umbria, in Rass. stor. del Risorg., VI(1919), p. 407; S. Caponetto, Il giacobinismo nelle Marche. Pesaro nel triennia rivoluzionario, in Studia Oliveriana, X (1962), pp. 88 s., 93-97, 100. ...
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Poeta (Fivizzano 1755 - ivi 1807); ammesso in Arcadia (1776) col nome di Labindo Arsinoetico, nel 1779 fu imprigionato per debiti. Tornato al suo paese ne ripartì nel 1785 per Napoli al seguito della regina [...] (pubbl. dal 1782 e la cui ed. completa è del 1823) nelle quali introdusse felicemente, precorrendo Carducci, i metri oraziani. Fu, in politica, un giacobino e, in letteratura, uno dei più cospicui rappresentanti della poesia neoclassica italiana. ...
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radicalismo
Con riferimento alla storia parlamentare europea, il r. è la tendenza «democratica» del liberalismo europeo che nello schieramento parlamentare dei partiti liberali ha tenuto sempre la sinistra. Il [...] barrier against undue influence, 1780). L’esperienza della Rivoluzione francese decretò la crisi del r. inglese di stampo giacobino (T. Paine) screditando il termine. Ma il «r. filosofico» diventò la concezione dominante del liberalismo avanzato, nel ...
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ALDINI, Antonio
Enzo Piscitelli
Nacque a Bologna il27 dic. 1755 da Giuseppe e da Caterina Galvani, sorella di Luigi. Laureatosi in utroque iure nel 1773, l'anno appresso fu nominato, presso l'università [...] dei rei", assunse nel 1796 la difesa di G. De Rolandis e dei compagni di L. Zamboni, dopo il fallito tentativo giacobino. Guadagnatasi, in tale occasione, grande popolarità, se ne giovò all'arrivo dei Francesi, nel giugno del 1796, per assumere una ...
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GIOANNETTI, Giuseppe (Gioseffo) Natale
Massimo Cattaneo
Ottavo di dodici figli, nacque a Bologna il 25 dic. 1768, da Carlo Bernardo e dalla contessa Anna Fantuzzi. La famiglia paterna, in cui spiccava [...] di storia patria per le prov. di Romagna, n.s., XXI (1970), pp. 87-201; Id., Postilla all'evoluzione politica del giacobino G. G., in Strenna stor. bolognese, XXVI (1976), pp. 207-221; C. Zaghi, L'Italia di Napoleone dalla Cisalpina al Regno ...
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SACCO, Raffaele
Antonio Borrelli
– Nacque a Feroleto Piano, in Calabria, il 14 agosto 1792. Per i biografi nacque a Napoli, lo stesso giorno, nel 1787 (P. Martorana, Notizie biografiche..., 1874), da [...] si sa solo che ebbe come maestri i religiosi Giacinto Castagnuolo e Marcello Eusebio Scotti. Quest’ultimo, giansenista e giacobino, fu giustiziato il 4 gennaio 1800 per la sua partecipazione alla Rivoluzione napoletana del 1799.
Il giovane Sacco ...
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GONZAGA, Luigi
Nato a Venezia nel 1745, morto a Vienna nel 1819. Apparteneva alla linea di Castiglione e Solferino della famiglia G. Mezzo erudito e mezzo avventuriero, fu amante di Corilla Olimpica [...] durante le vicende della sua vita agitata, che lo portarono in Francia, ove s'iscrisse alla Massoneria e s'atteggiò a giacobino, in Inghilterra e in Austria, ove dopo lunghe questioni e trattative alienò a Maria Teresa ogni sua pretesa sul principato ...
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giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...
giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...