Scrittore peruviano (Lima 1725 - Baeza, Spagna, 1803). Trasferitosi in Spagna nel 1752, fece fortuna alla corte ove godette della protezione del conte di Aranda e divenne amico di Jovellanos. Denunciato [...] all'Inquisizione per la sua irreligiosità, fuggì in Francia, ma fu vittima del Terrore giacobino e imprigionato nel 1794. Da quella data ebbe inizio il suo ritorno alla fede cattolica, esaltata in El Evangelio en triumpho o Historia de un filósofo ...
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Storico, letterato ed economista svizzero (Ginevra 1773 - ivi 1842). Lasciata Ginevra nel 1793 per ragioni politiche, si recò in Inghilterra, dove si avviò allo studio dei problemi economici; nel 1794 [...] venne in Italia e si stabilì in Toscana, dove soffrì persecuzioni perché considerato giacobino, ma ebbe la possibilità di studiare i problemi economici della regione; tornato a Ginevra, fu nominato segretario della Camera di commercio del Lemano. ...
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TROMBETTA, Maria Teresa
Saverio Lamacchia
TROMBETTA, Maria Teresa (Giorgi Belloc). – Nacque a San Benigno, nel Canavese, il 2 luglio 1784 da Carlo e da Agnese Arutin, originaria di Tiflis in Georgia [...] di Torino, II, Il teatro della città dal 1788 al 1936, Torino 1976, ad ind.; V. Della Croce, Una giacobina piemontese alla Scala. La primadonna Teresa Belloc, Torino 1978 (in appendice, repertorio e cronologia degli impegni teatrali, pp. 163-191 ...
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Uomo politico sardo (Bono 1751 - Parigi 1808); giudice della Reale udienza, in occasione dell'agitazione antifeudale e antipiemontese dell'isola fu l'anima del partito democratico sardo (1794-95); inviato [...] poi dal viceré Vivalda vicario a Sassari (13 febb. 1796), vi fomentò e diresse un moto giacobino e antifeudale e marciò contro Cagliari, fidando nella prosecuzione del conflitto tra la Francia e il re di Sardegna, che doveva lasciargli mano libera ...
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PICARD, Louis-Benoît
Alberto Manzi
Autore drammatico francese, nato a Parigi il 29 luglio 1769, ivi morto il 31 dicembre 1828. Tentò il teatro con una commedia Les badinages dangereux (1789) e proseguì [...] con l'opera comica Les visitandines (1792), che per il suo carattere giacobino-rivoluzionario ebbe un grande successo. Dal 1796 al 1807 fu anche attore; ma smise di recitare quando fu accolto all'Académie.
Tra le sue commedie, semplici, briose, sono ...
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BELPULSI, Antonio
Nino Cortese
Nacque in San Martino (Campobasso) dal dottor Francesco il 9 febbr. 1760, se sono esatte le notizie date dal Perrella. Allorché dopo la spedizione della squadra francese [...] reggente della Vicaria L. De Medici, col quale ebbe certo rapporti di amicizia, ma probabilmente non l'approvazione alle sue idee giacobine, come egli volle far credere. Quando iniziò la ricerca e il procedimento contro i congiurati del 1794 il B. si ...
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SAULI, Francesco Maria
Gerardo Nicolosi
SAULI, Francesco Maria. – Nacque a Genova il 21 gennaio 1807 dal marchese Gaspare e da Anna Maggiolo, in un’antica famiglia originaria di Lucca, da dove era stata [...] , Cavour e il suo tempo, III, Roma-Bari 1984, p. 710; A. Garini Musto, Un “nobile giacobino”: Gaspare Sauli patrizio genovese, in Idee e parole nel giacobinismo italiano, a cura di E. Pii, Firenze 1990, pp. 65-85; Archivio storico del Senato, Banca ...
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METTERNICH-WINNEBURG, Klemens Wenzel Lothar, conte, poi principe di
Walter Maturi
Nacque a Coblenza il 15 maggio 1773 da Francesco Giorgio, che appunto in quell'anno entrava al servizio diplomatico [...] , e da Maria Beatrice Kagenegg.
Ebbe per precettore G. F. Simon, di Strasburgo, seguace di Basedow, che finì giacobino e terrorista. Inviato a studiare nell'università di Strasburgo (1788), M. contò tra i suoi professori Cristoforo Guglielmo Koch ...
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DOMENICHINI, Gaetano
Vincenza Maugeri
Mancano dati biografici di questo pittore ferrarese, la cui data di nascita in base alle note del Boschini è situabile intorno al 1794, mentre secondo altre fonti [...] al 1786. Cresciuto a Ferrara negli anni confusi e difficili dei rapidi mutamenti politici e formatosi alla scuola del pittore "giacobino" Giuseppe Santi, in rapporto anche con F. L. Cicognara e con l'architetto A. Foschini, si manifestò tenacemente ...
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ARCOVITO, Girolamo
Angela Valente
Nato a Reggio Calabria il 7 nov. 1771, da Natale e da Teresa Ranieri, fece i primi studi in seminario, poi, a venticinque anni, alla vigilia della consacrazione sacerdotale, [...] e si recò a Napoli per studiare legge.
A Napoli strinse amicizia con G. Logoteta, fu attivo propagandista giacobino, quindi segretario della Società patriottica degli "Amici della legge" (V. Cuoco, Saggio storico della rivoluzione napoletana del 1799 ...
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giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...
giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...