Millenarismo
Luciano Pellicani
Millenarismo e utopismo
Il termine 'millenarismo' è stato coniato per designare la credenza, diffusasi fra le prime comunità cristiane, nell'imminente avvento del Regno [...] le aspettative e intensi furono gli entusiasmi che la Rivoluzione d'ottobre suscitò nel mondo intero. D'altra parte, il giacobinismo e le tante sette che a esso si erano ispirate (babuvismo, blanquismo, ecc.) avevano da tempo preparato le coscienze a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L’economia civile (1750-1850)
Pier Luigi Porta
Il periodo che intercorre tra la metà del Settecento e la metà dell’Ottocento presenta caratteri di unitarietà di particolare interesse per quanto concerne [...] che la felicità potesse essere costruita [engineered] modificando l’ordine sociale, compito che egli stesso e i suoi compagni giacobini si erano assunti con entusiasmo» (1982, p. 1463). È questa, in sostanza, la radice della celebre religion des ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] aveva mostrato scarsa simpatia per gli avvenimenti rivoluzionari francesi, specialmente quando erano giunte a Berlino le notizie del Terrore giacobino, nel settembre 1803 aveva dedicato al primo console un'opera di linguistica, La clef des langues ou ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] cenno, l'aristocrazia feudale fu posta in una posizione di assoluta dipendenza dal sovrano. Costui, senza essere un giacobino ante litteram, non fu mai tendenzialmente ostile alla feudalità, della quale difese con forza i privilegi di classe (si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] in Germania nella prima età moderna, a cura di A. De Maddalena, H. Kellenbenz, Bologna 1984, pp. 249-321.
V. Criscuolo, Il giacobino Pietro Custodi, Roma 1987.
L. De Rosa, Banchi pubblici, banchi privati e monti di pietà a Napoli nei secoli XVI-XVIII ...
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Croce: socialismo, democrazia, massoneria
Carlo Altini
Il pensiero filosofico di Croce è intrinsecamente politico, ma non solo in quanto ‘filosofia civile’ attenta alle questioni della vita pratica [...] . Si può dire che tutto il moto del risorgimento italiano si sia svolto come reazione a quell’indirizzo francese, giacobino, massonico (pp. 143-44).
Nonostante il ruolo concreto che la massoneria ha svolto per la costituzione dei movimenti carbonari ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La matematica
Luigi Pepe
L’Italia è stata per cinque secoli al centro della ricerca e degli insegnamenti matematici. A partire dalla seconda metà del 12° sec., quando Gherardo da Cremona, Platone da [...] Pincherle ecc.).
Le protezioni familiari avevano garantito a Libri una rapida carriera nell’Università di Pisa, nonostante il passato giacobino del padre Giorgio e della madre Rosa del Rosso. A quest’ultima, Guglielmo dedicava le sue Mémoires de ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Adolfo Omodeo
Girolamo Imbruglia
L’identità intellettuale di Adolfo Omodeo si dispiegò in varie ‘figure’, tra loro intrecciate e legate a intense esperienze di vita. Egli fu storico del cristianesimo [...] coinciso «per ciò che in essi è d’eterno, la vigoria profonda autonoma del Cristianesimo […] e l’impeto distruttore del giacobinismo; le sante passioni di Giuseppe Mazzini, e gli odi profondi del comunardo» (cit. in Pertici 1992, pp. 598-99).
Si ...
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MATEMATICA
Federico Enriques
Matematica, o matematiche (gr. τὰ μαϑηματικά da μάϑημα "insegnamento") significa originariamente "disciplina" o "scienza razionale". Questo significato conferirono alla [...] pratico, che ha dato alla Francia i suoi strateghi e alcuni dei più celebri matematici; il secondo, fiero giacobino nel periodo rivoluzionario, durante le ore tragiche della Convenzione, salvò la patria dall'assalto di fuori, meritando di essere ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] rimane fondamentale M. Berengo, La società veneta, pp. 195-224 e 252-334; sugli inquisitori di Stato e la repressione dei ῾giacobini' cf. Paolo Preto, I servizi segreti di Venezia, Milano 1994, pp. 557-576.
42. A. N-P., Histoire de la Révolution ...
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giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...
giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...