(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] giuridica ma anche politica dei cittadini (maschi) si afferma esclusivamente in Francia e soltanto nel breve periodo del potere giacobino e del Terrore. Salvo rare eccezioni (la Francia della Seconda repubblica, per es.), in tutta l'Europa liberale e ...
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Società multietnica
di Roberto De Angelis
l'appartenenza etnica
Tutti gli Stati nazionali moderni possono essere considerati delle s. m., in quanto comprendono nel loro territorio, in diversa misura, [...] flussi di immigrati provenienti per lo più dalle ex colonie del Nord Africa, derivate da un modello universalista-giacobino. Il processo di naturalizzazione, di acquisizione della cittadinanza è stato favorito, a differenza della Germania che non si ...
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PAOLI, Pasquale
Ersilio Michel
Patriota còrso, nato a La Stretta di Morosaglia il 26 aprile 1725, morto a Londra il 5 febbraio 1807. Figlio minore di Giacinto, accompagnò il padre nell'esilio a Napoli, [...] Parigi; ma poi non poté, in coscienza, consentire agli eccessi cui si abbandonarono (specie nel campo religioso) il partito giacobino e la Convenzione nazionale. Venuto perciò in sospetto e accusato anche di aver contribuito con la sua condotta all ...
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MERANO (A. T., 24-25-26)
Roberto ALMAGIA
Giuseppe GEROLA
Antonio ZIEGER
Città della reġione altoatesina (prov. di Bolzano) sulla grande conoide formata dal fiume Passirio al suo sbocco nell'Adige. [...] per il paese: sul finire del '700 si aprì anche alle nuove idee francesi tanto che vi si formò un club giacobino i cui componenti furono arrestati. Durante il periodo napoleonico fu soggetta alla Baviera (1805-1814), da cui non poté liberarsi nemmeno ...
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SAITTA, Armando
Vittorio Criscuolo
– Nacque a Sant’Angelo di Brolo (Messina) il 15 marzo 1919, ultimo di quattro figli, da Francesco Paolo, proprietario di una piccola fabbrica di sapone, e da Maria [...] di democratici italiani che, anche nell’età del Direttorio, aveva continuato a ispirarsi al modello giacobino e alla costituzione del 1793 (La questione del «giacobinismo» italiano, in Momenti e figure, II, cit., pp. 629-690).
La Civiltà cattolica ...
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FRULLANI, Leonardo
Renato Pasta
Nacque il 13 giugno 1756 a San Giovanni alla Vena, presso Pisa, da Domenico e Rosa Batini. Appartenente a una famiglia di piccoli proprietari, ricevette i primi rudimenti [...] definitivamente allontanato proprio su richiesta del Wyndham, che lo accusava di aver consentito la scarcerazione di un gruppo di giacobini, alle origini del tumulto popolare del 22 luglio 1799 (ibid., fasc. 20, ins. 1). A richiamarlo non valse, il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vittorio Emanuele Orlando
Mauro Fotia
Presentare in un breve profilo una personalità multiforme come quella di Orlando, torna piuttosto arduo. Ci si trova invero dinanzi al giurista più rappresentativo [...] potere legislativo scaturente dal potere supremo del popolo; dottrina da lui vista come il frutto di un estremismo giacobino postrivoluzionario per sua natura sovversivo. Le stesse elezioni, nella sua ottica, non azionano un trasferimento di poteri ...
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GANDOLFI, Mauro
Donatella Biagi Maino
Nacque a Bologna da Gaetano e da Giovanna Spisani il 18 sett. 1764.
Bambino, fu spesso modello al padre pittore secondo quanto lui stesso ricorda in uno scritto [...] di una teletta a olio intitolata alla Repubblica Cispadana (Riccomini), nella quale l'Architettura si appoggia a un fascio giacobino: per dato stilistico, l'opera è partecipe di un gusto e una cultura spiccatamente neoclassici, orientamenti superati ...
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politica
Massimo L. Salvadori
L’aspetto più importante della vita pubblica
Il termine politica deriva dalla parola greca pòlis («città-Stato») e indica l’insieme delle attività che hanno a che fare [...] si affermò la prima forma moderna di dittatura assembleare, con la concentrazione di tutti i poteri nelle mani del Partito giacobino, cui fece seguito nel primo decennio del 19° secolo la prima dittatura cesaristica (da Cesare) moderna, incarnata da ...
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DA POS, Valerio
Giovanni Scarabello
Nacque a Carfon, frazione di Forno di Canale (ora Canale d'Agordo), valle del Biois (prov. di Belluno), territorio della Repubblica veneta, il 13 maggio 1740 da Giovanni [...] straniere avevano portato non erano di quel genere che il D. (cui pure, come scrisse, sarebbe piaciuto esser giacobino almeno "per metà") e le popolazioni povere e contadine avrebbero potuto capire e forse, alla lunga, appoggiare e sostenere ...
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giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...
giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...