Uomo politico (Parigi 1759 - ivi 1794). Scrittore, avvocato (1789) al parlamento di Parigi, fu tra i sostenitori della Rivoluzione. Giacobino, deputato all'Assemblea legislativa e alla Convenzione, della [...] quale fu anche presidente, e (1793) membro aggiunto del primo comitato di salute pubblica. Svolse una missione nell'Alto Reno. Amico di Danton, fu con lui processato e ghigliottinato ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] 1797 nella Repubblica di Venezia, arriva la rivoluzione: conseguenza delle riforme o di riforme non fatte? Nel triennio giacobino, precisa Leso, "oltre che da rivoluzione, la nozione essenziale di ῾cambiamento' è espressa anche dal termine di antico ...
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Statista inglese (Londra 1770 - ivi 1827). Di antica famiglia, fu educato da uno zio fervente whig ed ebbe fama di giacobino e antiaristocratico. Gli eccessi della Rivoluzione francese lo fecero poi passare [...] tra le file dei tories. Seguace di Pitt fin dal 1792, entrò deputato ai Comuni due anni dopo. Sottosegretario al Foreign Office (1797-99) nel gabinetto Pitt, ne appoggiò la politica di mantenimento di ...
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Rivoluzionario francese (Orcet, Puy-de-Dôme, 1755 - Parigi 1794). Deputato all'Assemblea legislativa (1791) e alla Convenzione (1792), fu un ardente giacobino; membro del Comitato di salute pubblica nel [...] 1793, lottò contro i Girondini; eletto presidente della Convenzione, agì in pieno accordo col Robespierre, appoggiandolo nell'organizzazione del culto dell'Ente Supremo e nel conflitto contro hébertisti ...
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Letterato (Lugo, Ravenna, 1754 - Milano 1833). Intellettuale dai molteplici interessi, esercitò un ruolo di primo piano durante il c.d. triennio giacobino italiano (1796-99): sua fu, ad esempio, la proposta [...] di adottare come bandiera quello che diventerà il tricolore italiano (1797). Fu, inoltre, il primo professore chiamato a tenere un corso di diritto costituzionale in un’università italiana (Ferrara, ...
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MARINELLI, Vincenzo
Rosalba Dinoia
– Nacque a San Martino d’Agri (Potenza) il 5 giugno 1819 da Raffaele, medico chirurgo e fervente giacobino, e da Rosalinda de Simone (Minopoli, alla quale si rimanda [...] ove non diversamente specificato).
Ancora fanciullo, si trasferì con la famiglia ad Abriola, piccolo paese divenuto negli anni del Risorgimento uno dei centri liberali più attivi della Lucania. Nei suoi ...
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Terrore Il periodo della Rivoluzione francese che va dall’espulsione dei Girondini dalla Convenzione (2 giugno 1793) alla caduta del capo del partito giacobino M.-F.-I. de Robespierre (9 termidoro, 27 [...] luglio 1794). Il potere fu accentrato nelle mani di Robespierre e dei suoi più immediati collaboratori, come L.-A.-L. Saint-Just, e fu esercitato mediante il ricorso alla violenza sistematica contro i ...
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Uomo politico (Le Pellerin, Loira Inferiore, 1759 - Trieste 1820). Oratoriano prima dello scoppio della Rivoluzione, aderì subito a questa; deputato (1792) alla Convenzione, a seconda del prevalere delle [...] varie parti politiche, fu girondino, poi giacobino (si acquistò trista celebrità con le stragi di Lione) e infine moderato (contribuì alla caduta di Robespierre e denunciò al Direttorio la congiura di Babeuf, con cui si era legato). Rappresentante ...
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LAUBERG, Carlo
Attilio SIMIONI
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Nato probabilmente a Teano nel 1752 o 1753, morto a Parigi il 5 novembre 1834, fu l'anima del movimento giacobino napoletano anteriore alla Partenopea. Frate scolopio, [...] movimento che, dopo la dimostrazione navale francese del dicembre 1792, trasformò le logge in clubs, e preparò la congiura giacobina del 1794. Scoperto dalla polizia il movimento rivoluzionario, il L. si salvò con la fuga, svestendo l'abito religioso ...
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THISTLEWOOD, Arthur
Florence M. G. Higham
Agitatore inglese, nato nel 1770, morto nel 1820. Dopo aver viaggiato in Francia e in America, divenne un ardente giacobino. Recatosi a Londra, si unì ai filantropisti [...] spenceani, associazione comunista che propugnava misure estreme. Il movimento della classe operaia, al quale il Th. fu da principio associato, era in gran parte ispirato da uomini come il Cobbett e Orator ...
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giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...
giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...