GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] queste frequentazioni finirono con l'avere una notevole influenza su di lui, cominciando a mettere in crisi l'anticlericalismo volterriano-giacobino dei primi anni universitari e la sua fede materialista.
Si laureò il 9 luglio 1902 con una tesi, Note ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ruggiero Romano
Miguel Gotor
Tra gli storici e gli organizzatori culturali più originali e cosmopoliti del secondo Novecento, Ruggiero Romano è stato attivo in Italia, Francia, America Meridionale e [...] del 1799, una tesi, secondo quanto rievocato dallo stesso Romano, «su un comunista, nel senso del secolo XVIII, un giacobino estremista, un robespierrista napoletano» (cit. in Quattrocchi Woisson 1988, p. 36). In seguito si laurea anche in lettere ...
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DI SOMMA, Tommaso
Vladimiro Sperber
Nacque a Napoli il 2 marzo 1737 da Gennaro Maria principe di Colle e Maria Spinelli dei marchesi di Fuscaldo; secondogenito, ereditò il feudo di Circello e il relativo [...] più infiammati di passione rivoluzionaria e infine si licenziò inneggiando pubblicamente alla Rivoluzione (cfr. A. Cutolo, Da diplomatico a giacobino. La vita di L. Pio..., in Rass. stor. del Risorgimento, XXII [1935], 2, pp. 403-07). Pur ricusando ...
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BONO, Giovanni Battista Agostino
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Verzuolo (Cuneo) il 26 genn. 1731 (0 1738?) dal medico Giovanni Antonio e da Anna Maria. Frequentò l'università di Torino fra il 1750 e [...] che porterà il B., dopo un primo tentativo di agire all'interno delle strutture dello Stato di Vittorio Amedeo III, a farsi giacobino e a partecipare al governo provvisorio. Il B. cioè ha un periodo di attesa in cui si illude di poter partecipare a ...
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MANNO, Antonio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Torino il 25 maggio 1834 da Giuseppe e da Giustina Maria Tarsilla Calandra. Dal padre, che aveva unito al rango di alto funzionario la passione per gli studi [...] collegare la politica di casa Savoia nell'Ottocento al riformismo illuminato del secolo precedente; in tale ottica il periodo giacobino di fine Settecento era ignorato o visto in negativo perché l'erudizione del M., lungi dal costituire un approccio ...
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LEMMI, Francesco
Roberto Pertici
Nacque a Poggio di Camporgiano, in Garfagnana, il 29 giugno 1876 da Pietro e da Teresa Musettini. Intorno ai dieci anni si trasferì a Massa presso lo zio sacerdote Andrea [...] (Le origini del Risorgimento italiano (1748-1815), 2ª ed., ibid. 1924).
Tuttavia egli non era un filoilluminista o un "giacobino". Il Risorgimento italiano si inseriva - a suo modo di vedere - in un processo epocale, la "fine del Medio Evo" (oggi ...
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COPPA ZUCCARI, Luigi
Vincenzo Clemente
Nacque a Città Sant'Angelo, allora nella provincia di Teramo, il 13 luglio 1874 da Giovanni e da Maria dei marchesi Cappelli, della famiglia aquilana cui appartengono [...] régime, e giustapponendo le due vicende come in doppia partita. Inoltre la Storia del Palma è influenzata dalla cronaca giacobina del Tullj. Della ostilità del vescovo Pirelli al "pubblico bene" M. Delfico, che aveva avuto personalmente a soffrire di ...
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MASI, Ernesto
Stefano Miccolis
– Nacque a Bologna, il 4 ag. 1836 da Vito e Virginia Sabatini, di antica famiglia romagnola.
Laureatosi in diritto all’Università di Bologna il 2 luglio 1858, l’anno successivo [...] avviso, nel rifiuto di ogni potere assoluto e arbitrario, essendo egli «avverso al dispotismo, […] al radicalismo giacobino, […] al parlamentarismo infine, che, costituendo in sostanza un dispotismo oligarchico, è la corruzione e la falsificazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dalla seconda metà degli anni Sessanta, il “Che” esercita un fascino di lunga [...] esaltato dai giovani, che ne sposano le posizioni radicali – il rivoluzionario argentino è visto come il rappresentante dell’ideale giacobino, per usare un’espressione di György Lukács – ma che sono anche attratti dal suo ammantare il marxismo di una ...
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COPPOLA, Andrea
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 2 dic. 1770 da Francesco, duca di Canzano, e da Beatrice Carafa dei principi di San Lorenzo; erede di una delle più illustri e antiche famiglie [...] e M. Pepe, una questione di diritti feudali insorta con il Comune di Ripalta, egli fu arrestato sotto l'accusa di giacobinismo e partecipazione alla congiura del '94, e tradotto a Napoli. La giunta di Stato incaricò il preside Montemayor e il fiscale ...
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giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...
giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...