MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] un giansenista […] si farà il segno della croce, come alla vista del diavolo, se per caso s'incontra con un giacobino": Supplemento al Giornale ecclesiastico di Roma, VI [1794], p. 227).
L'attività del M. non era limitata alla pubblicistica. Revisore ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] col proseguire nel solco del riformismo toscano e del governo francese.
Il C., infatti, se non fu mai giacobino, e nemmeno propenso alle ideologie illuministico-sensistiche del sec. XVIII, sentì però fortissima la "lezione" bonapartesca: la quale ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] Proprio il lessico amministrativo si rivelò tanto pervasivo da suscitare le prime riserve puriste, avanzate dal nazionalismo giacobino e poi fatte proprie dagli stessi governi filonapoleonici: Giuseppe Bernardoni, autore dell’Elenco di alcune parole ...
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CASTELNUOVO, Carlo Cottone marchese di Villahermosa e principe di
Francesco Brancato
Nacque a Palermo il 30 sett. 1756 dal principe Gaetano e dalla contessa Lucrezia Cedronio. All'interesse sociale [...] allontanò sempre più dalla corte il C., il quale negli ambienti vicini al re si ebbe pertanto la taccia di "giacobino".
Il contrasto con la Corona, che ebbe il suo punto nevralgico sul piano finanziario, divenne aperto nel Parlamento del febbraio ...
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BRIGHENTI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Castelvetro (Modena) il 12 maggio 1775, da Bartolomeo, avvocato, e da Luigia Lotti, di nobile famiglia. Pochi anni dopo la sua nascita, il padre fu nominato [...] Po, nella zona di Ferrara: qui si legò d'amicizia con Pietro Giordani, e divenne intimo di Flaminio Baratelli, allora giacobino di punta, più tardi spia al servizio dell'Austria. Il 10 giugno 1801 il suo compito nelle province cispadane era concluso ...
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CEPPI, Carlo
Luciano Tamburini
Nacque a Torino l'11 ott. 1829 dal conte Lorenzo, magistrato nobilitato nel 1846, deputato e senatore, e da Cristina Giulia Ceroni, figlia dell'architetto Giuseppe Antonio, [...] Marenco in via Pomba (1876), Ceriana Mayneri in corso Stati Uniti (1884), Ceriana Racca in via Arsenale (1887) e nelle case Giacobino, poi Wild (1879), Lanza, poi Borgogna (1881), in corso Vittorio Emanuele, Mondino (facciata) e Baudi di Selve in p ...
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utopia
Formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come ideale e come modello. Sebbene il termine u. sia apparso solo in epoca moderna, [...] de la nature (1755), aprendo così la via alla «cospirazione degli eguali» di F.-N. Babeuf del 1796, ispirata al radicalismo giacobino di derivazione rousseauiana, con cui si apre la serie delle u. socialiste moderne. Agli autori e ai propagatori di ...
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GRAVINA di Puglia (A. T., 27-28-29)
Vincenzo VERGINELLI
Raffaele CIASCA
Città della provincia di Bari (da cui dista 57 km.), situata nella fossa premurgiana, al confine con la Lucania, a 350 m. di altezza. [...] Orsini di Gravina e di Solofra che la tennero quasi ininterrottamente dal 1420 al 1807. Nel 1799 ebbe un club giacobino, fu sede del Governo dipartimentale del Bradano, sentì le conseguenze del passaggio del cardinale Ruffo. Eretta a libero comune il ...
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Forzano, Giovacchino
Flavio De Bernardinis
Regista teatrale, lirico e cinematografico, autore drammatico e librettista d'opera, produttore, nato a Borgo San Lorenzo (Firenze) il 19 novembre 1884 e morto [...] . Fra gli altri suoi film si ricordano: Maestro Landi (1935) e Fiordalisi d'oro (1935, ambientato nel periodo del Terrore giacobino), tratti da sue omonime commedie, Tredici uomini e un cannone (1936), Sei bambine e il Perseo (1940), su un episodio ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] era (nonostante il sincero attaccamento alla dinastia lorenese) un legittimista né (nonostante il suo intimo e verace "progressismo") un giacobino. Si astenne così dall'accogliere, e tanto meno dal sollecitare, inviti ad entrar per qualche modo o con ...
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giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...
giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...