VERRI, Alessandro
Pierre Musitelli
– Nacque a Milano il 9 giugno 1741 dal conte Gabriele (1695-1782; v. la voce in questo Dizionario), membro del Senato dal 1749, poi reggente al Consiglio d’Italia [...] la Fondazione Raffaele Mattioli per la storia del pensiero economico, Università degli Studi di Milano.
M. Cerruti, Neoclassici e giacobini, Milano 1969, pp. 17-114; G. Ricuperati, L’epistolario dei fratelli Verri, in Nuove idee e nuova arte nel ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] di egemonia sullo spazio germanico, in antagonismo all’Austria. L’eco della Rivoluzione francese in G. incoraggiò moti giacobini e separatismi locali filofrancesi, ma non favorì le correnti liberali, escluse da un circuito di grande respiro dalla ...
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Per comunismo s'intende un sistema sociale caratterizzato dalla comunione di beni fra gli associati: concetto affine a quelli di socialismo e collettivismo, in quanto esprimano esistenza o esigenza della [...] - tende già a sospingere gli spiriti più radicali oltre quella legge agraria, che pure nella rivoluzione agli stessi giacobini par segnare l'estremo e più paventato programma di sovvertimento. Nella formidabile cospirazione di Babeuf (1796) il ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] più netta fra totalitarismo di destra e di sinistra, facendo risalire la storia spirituale di quest'ultimo a Rousseau e ai giacobini. Ma l'interpretazione del n. come totalitarismo finì con l'imporsi veramente con l'opera di Carl Joachim Friedrich e ...
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MANTOVA (A. T., 24-25-26)
Clinio COTTAFAVI
Arturo SOLARI
Romolo QUAZZA
Adelmo DAMERINI
Leone Andrea MAGGIOROTTO
Tammaro DE MARINIS
Manfredo VANNI
Importante città della Lombardia, capoluogo di [...] non francofili. Gli Austriaci, entrati dopo la resa del 28 luglio 1799, istruirono processi e condannarono molti dei giacobini. I cosiddetti deportati cisalpini, internati a Sebenico e a Petervaradino, subirono durissime prove e non tutti poterono ...
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Oriente. - La condizione della donna nell'Oriente ha variato secondo i tempi e i luoghi, ma in generale si può dire che le più antiche civiltà orientali, dotate di una salda organizzazione giuridica, assegnarono [...] condizione con l'uomo. E ciò nonostante le idee di alcuni rivoluzionarî, come Condorcet e Sieyès, e anche alcuni tentativi giacobini di creare a spese dello stato scuole-convitti misti.
Ben presto s'inizia un processo di reazione che culminerà, dopo ...
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Drappo generalmente di lana leggiera di varia forma e dimensione, colorato uniformemente o a colori vivaci e attaccato ad un'asta, o all'albero su cui viene innalzato.
La bandiera nazionale può recare [...] considerarsi l'emblema più fedele dei principî della rivoluzione, perché il verde, secondo il simbolismo massonico ereditato dai giacobini, rappresentava allora la natura e con essa l'acquisto dei diritti di natura: uguaglianza e libertà. Ottenne la ...
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Famiglia Borbone si chiamò, dal 1327 in poi, quel ramo della dinastia dei Capetingi che nel 1589 ascese al trono di Francia, mantenendovisi ininterrottamente per due secoli (1589-1792; poi 1814-1830). [...] Napoletano non tardò a ripercuotersi la Rivoluzione francese, suscitando nuove aspirazioni negl'intellettuali, mutando i riformisti in giacobini, bramosi di libertà politica, e in cospiratori. La scoperta delle congiure aprì la serie dei processi di ...
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L'antichità classica. - Col nome di banchetto o convito, s'intende, se ci si riferisce all'antichità classica, la forma più complessa e ricca del pasto comune; esso occupava una non piccola parte della [...] della Bastiglia ebbe luogo un solenne souper fraternel. Banchetti però non mancarono, anche nell'epoca del Terrore, da parte dei giacobini amanti del gaio vivere. Così fece ad esempio Danton. La società del Direttorio rimise in voga i banchetti: si ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] delle cose umane"; rivalutava, rifacendosi alle opere di A. de Lamartine e di J. Michelet, l'opera dei giacobini nella Rivoluzione francese; assegnava a meta conclusiva del movimento nazionale, dopo la necessaria fase federativa, la costituzione di ...
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giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...