BRAIDA, Francesco
Anna Benvenuto Vialetto
Nacque a Nizza il 7 sett. 1756 dal senatore Carlo Antonio, originario di Gravere di Susa. Fece i primi studi in Sardegna e, ottenuta la licenza il 31 maggio [...] Dionisotti, Storia della magistr. piemontese, Torino 1881, I, p. 382, 394; II, 358, 436 ss.; G. Sforza, L'indennità ai giacobini piemontesi perseguitati e danneggiati (1800-1802), in Bibl. di storia ital. recente (1800-1850), Torino 1909, II, pp. 4 n ...
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In generale, i partiti politici sono associazioni private che hanno il monopolio di fatto delle elezioni politiche, attraverso la proposizione delle candidature. In ciò sta la loro natura ambivalente: [...] tories e whigs in Gran Bretagna o tra i vari schieramenti della Rivoluzione francese (anglomani, cordiglieri, foglianti, giacobini, girondini, montagnardi ecc.). Tuttavia, questi raggruppamenti avevano una rilevanza prevalente all’interno dell’organo ...
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SENESCENZA E SENILITÀ
Massimo Aloisi
Claudio Massenti
(XXXI, p. 378; App. II, II, p. 807)
Il fenomeno della senescenza riguarda chiaramente soltanto gli organismi viventi. Ogni altra accezione del [...] core protein in Alzheimer disease and Down syndrome, in Proc. Nat. Acad. Sci. Usa, 82 (1985), pp. 4245-49; E. Giacobini, Alzheimer. Nuove interpretazioni e prospettive di terapia, in Federazione Medica, 33 (1985), p. 486; P.H. St George-Hyslop, R.E ...
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LA FAYETTE, Marie-Joseph-Paul-Roch-Yves-Gilbert de Motier, marchese di
Roberto Palmarocchi
Generale e uomo politico francese, nato al castello di Saint-Roch de Chavaniac (Alvernia) il 6 settembre 1757, [...] di uno dei tre eserciti diretti contro l'Austria. Dal campo scrisse il 16 giugno 1792 un impetuoso manifesto contro i giacobini, e dopo le violenze del 20 corse a Parigi per protestare alla assemblea; ma fu accusato d'indisciplina e di aspirare ...
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Uomo politico, nato a Grenoble il 22 novembre 1761, ghigliottinato a Parigi il 29 novembre 1793. Di famiglia protestante, e poiché le scuole non accettavano che i cattolici, fu educato privatamente, molto [...] presso i reali prigionieri dopo la fuga di Varennes, ebbe occasione di conoscerli da vicino. L'indirizzo al re, del resto, che i Giacobini votarono il 21 giugno 1791, fu scritto da B.; e il 15 luglio 1791 fu B. che prese la parola per combattere la ...
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Generale, nato a Cambrai il 25 gennaio 1739, morto esule a Turville Park presso Henley-onThames (Inghilterra) il 14 marzo 1823. Dedicatosi alla milizia, prese parte con onore a molti fatti d'arme, ma nel [...] stata necessaria e trattò le provincie occupate con una moderazione che parve a Parigi sospetta. L'ambigua condotta gli alienò i Giacobini, che già l'avevano in sospetto come troppo legato al duca d'Orleans. La disfatta patita da una frazione della ...
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FANTONI, Giovanni
Lauro Rossi
Nacque a Fivizzano (Massa Carrara) il 28 genn. 1755 da Lodovico Antonio e Anna De Silva.
Originari di Firenze, i Fantoni si erano trasferiti nella cittadina lunigianese [...] 5, pp. 505-16 (poi in Il tramonto del letterato, Bari 1960, pp. 2845): M. Cerruti, G. F. neoclassico e giacobino, in Neoclassici e giacobini, Milano 1969, pp. 117-260. Utili riferimenti in S. de Sismondi, Recens. a Poesie di G. F. Labindo, in Nuovo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Marino Berengo
Carlo Capra
Marino Berengo è stato uno dei più autorevoli storici italiani della seconda metà del 20° secolo. Lo hanno contraddistinto il lavoro diretto e continuo sulle fonti, l’ampiezza [...] di laurea «un piano di lavoro sul giansenismo veneto e sul Pujati», ma di essersi dovuto «agilmente spostare verso i giacobini ed il diffondersi delle idee democratiche» (La ricerca storica di Delio Cantimori, 1967, p. 930). Da questa tesi, discussa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Settecento è certo il secolo dell’Illuminismo e dell’Encyclopédie, entusiasmato dallo [...] alla formazione dello spirito rivoluzionario, anche se in verità vi furono più massoni tra i girondini che tra i giacobini (Robespierre non fu massone) e lontani dalla massoneria rimasero enciclopedisti come Diderot e d’Alembert.
Ma, mettendo insieme ...
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BARZONI, Vittorio
Giuseppe Nuzzo
Nacque a Lonato (Brescia) il 17 dic. 1767 da Cristoforo, possidente, e da Giustina Biemmi, nipote dello storico bresciano Giovanni Maria Biemmi. Fu presto avviato agli [...] del B.); P. Treves, L'idea di Roma e la cultura italiana del secolo XIX, Milano-Napoli 1962, pp. 11 ss.; I giornali giacobini italiani, a cura di R. De Felice, Milano 1962, pp. XIII, XXXV, XLIII, 509; Biogr. univ. ancienne et moderne, III, pp. 207 s ...
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giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...