FARRO, Matteo
Giuseppe Masi
Nato a Bellosguardo (Salerno) il 13 marzo 1779 da Giuseppe e da Isabella Marmo, fece i suoi studi nel seminario di Diano (l'odierna Teggiano), dove ebbe come compagno di [...] da profonda fede democratica, avvincenti e fascinosi, si concludevano sempre inneggiando ai principî di libertà e all'esperienza giacobina della Repubblica partenopea del '99.
Entrato nella carboneria salernitana, operante fin dall'ottobre 1812 e in ...
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Uomo politico (Arcis-sur-Aube 1759 - Parigi 1794), fu uno dei protagonisti della rivoluzione francese.
Vita e attività
Di famiglia borghese di provincia, fece l'avvocato a Parigi dal 1787 e sin dall'estate [...] dall'affarismo e arrivismo suo e dei suoi immediati collaboratori, fu arrestato il 31 marzo 1794, nell'ambito della repressione giacobina contro il gruppo degli "indulgenti", sotto l'accusa di cospirazione, processato e ghigliottinato (6 apr. 1794). ...
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Repubblica napoletana del 1799
I fatti che portarono alla proclamazione della Repubblica napoletana n. (22 genn. 1799) si iscrivono nel contesto della campagna napoleonica in Italia e dell’entusiasmo [...] del re controllavano di fatto la città insorsero inneggiando alla santa fede e a s. Gennaro, e giurando morte ai giacobini. Ma Championnet non si fece intimidire; assicuratosi il controllo di Castel Sant’Elmo, dove i patrioti erano penetrati il 20 ...
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DELLA VALLE, Claudio
Marina Caffiero
Sono assai scarse le notizie sul suo conto, eccezion fatta per gli anni 1796-99. Romano, nato probabilmente fra il 1755 e il 1765, di condizione abbastanza agiata [...] Di un progetto di eleggere a Roma un antipapa durantel'esilio di Pio VI, in Rass. stor. del Risorg., XLII (1955), pp. 69-71; Giacobini ital., a cura di D. Cantimori, I, Bari 1956, pp. 44, 423 (pp. 423-427, 449 per Nicio Eritreo, di cui è riportato un ...
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FIANI, Nicola
Toni Iermano
Nacque a Torremaggiore in Capitanata (od. prov. di Foggia) il 23 nov. 1757 da Giuseppe e Marianna Maffei. Nel paese natale, feudo del principe R. Di Sangro, restò fino agli [...] patrizie del Regno.
Nei primissimi anni Novanta il F. stabilì sempre più frequenti contatti con esponenti radicali e giacobini tanto a Napoli quanto in Puglia, dove alla preesistente articolata rete di associazioni di matrice massonica, si aggiunse ...
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liberalismo
Il l. è il moderno movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale, nelle sue varie determinazioni, in base a [...] Ottocento
Nel sec. 19° il l. si individua nella doppia opposizione contro l'assolutismo dinastico e la democrazia giacobina, nel confronto con l'esperienza storica della Rivoluzione francese e con la realtà della trasformazione industriale. Nel corso ...
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COPPOLA, Andrea
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 2 dic. 1770 da Francesco, duca di Canzano, e da Beatrice Carafa dei principi di San Lorenzo; erede di una delle più illustri e antiche famiglie [...] e M. Pepe, una questione di diritti feudali insorta con il Comune di Ripalta, egli fu arrestato sotto l'accusa di giacobinismo e partecipazione alla congiura del '94, e tradotto a Napoli. La giunta di Stato incaricò il preside Montemayor e il fiscale ...
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FERRERI, Onorato
Giovanni Assereto
Nacque ad Alassio (Savona) il 23 marzo 1756 da Luca Marcello e da Maria Prospera Grimaldi di Sauze. La famiglia paterna, ricca e nobile, era presente ad Alassio dalla [...] modo aveva risparmiato ai suoi concittadini spiacevoli rappresaglie. Due anni dopo, con l'avvento in Liguria di una Repubblica "giacobina", il F. aveva buone credenziali per iniziare una carriera politica. La Municipalità di Alassio lo designò suo ...
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CAMPAGNOLA, Luigi
Paolo Preto
Nacque a Verona verso la metà del secolo XVIII da famiglia dell'ordine civico, alquanto decaduta nel patrimonio; laureatosi in legge visse modestamente della sua attività [...] Angeli e col mercante di seta Marco Angelini e con loro frequentava assiduamente i caffè Garbino e Pradavalle, noti centri giacobini.
La loro attività crebbe soprattutto dopo l'inizio della campagna d'Italia di Napoleone e ben presto si riuscì a ...
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. Questo termine è usato, sia per designare l'organizzazione corporativa dello stato, qual è attuata in Italia e si viene attuando, sull'esempio italiano, in altri paesi, sia il complesso di quelle correnti [...] e sul monopolio, postulanti una collaborazione interna, di mestiere, chiusa ed esclusivistica, appare insopportabile. L'enfasi giacobina ha esagerato nelle conclusioni, com'era inevitabile, aprendo, tra l'individuo e lo stato, non più collegati ...
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giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...