Uomo politico e scienziato (forse Teano 1753 circa - Parigi 1835); frate scolopio, si occupò di scienze fisiche e matematiche e si diede all'insegnamento in Napoli, diffondendo i principî giacobini tra [...] gli allievi; affiliato alla massoneria, fu al centro della congiura giacobina del 1794, la cui scoperta lo costrinse però alla fuga. Tornato a Napoli (1799) come farmacista in capo dell'esercito francese, divenne capo del governo provvisorio ma fu ...
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Uomo politico (Napoli 1759 - Madrid 1830), del ramo dei M. di Napoli, discendente di Bernardetto II. Avvocato, poi (1783) pubblico funzionario, nel 1791 divenne reggente della gran Corte della Vicaria. [...] Nel 1795 J. F. E. Acton, che ne temeva la crescente reputazione, lo fece arrestare come complice di una congiura giacobina scoperta l'anno precedente, alla quale era in realtà estraneo. Non ebbe parte alla repubblica del 1799, e con il ritorno dei ...
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Figlio (n. 1720 - m. 1795) della principessa Luisa Ippolita e di Giacomo di Goyon-Matignon. Principe dal 1733, fu sotto tutela del padre fino al 1740; allo scoppio della Rivoluzione francese dovette concedere [...] riforme costituzionali. Nel febbraio 1793 fu deposto mentre Monaco, sotto il nome di Porto d'Ercole, venne annessa alla Francia giacobina. ...
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Giornale, il più importante nel periodo della Rivoluzione francese, diretto da J.-P. Marat e apparso, con varie interruzioni, dal 1789 al 1792 per un totale di 685 numeri (i primi cinque con il titolo [...] di accese tendenze nazionaliste, fondato a Parigi da F. Coty nel 1928 e pubblicato fino al 1937.
Alla valenza giacobina dell’espressione ami du peuple, adoperata dallo stesso Marat come proprio appellativo, si rifece la Société des Amis du peuple ...
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Uomo politico francese (Montpellier 1756 - Saint-Josse-ten-Noode, Bruxelles. 1820), quale membro dell'Assemblea legislativa e della Convenzione e membro del Comitato di salute pubblica, ebbe parte notevole [...] primo (1793) la creazione del gran libro del debito pubblico. Nel luglio 1794 attaccò Robespierre alla Convenzione. Dopo l'insurrezione giacobina del 1º aprile 1795, fuggì all'estero. Fu deputato durante i Cento giorni. Bandito nel 1816 come regicida ...
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GENTILINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Alessandria nel 1806. Il padre, Giovanni Domenico, era un possidente di nazionalità svizzera, la madre proveniva da una ricca famiglia, gli Zani del Fra. [...] tra Piemonte meridionale e Liguria, si veniva sviluppando dall'innesto della nascente predicazione mazziniana sulla tradizione giacobina e buonarrotiana. Appassionatosi ai temi della lotta contro l'assolutismo, dell'indipendenza e della nazionalità ...
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CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] di Cavour nata de Sales. Il giovane C. avrebbe detto un giorno che essa poteva intenderlo, perché era stata sempre "un po' giacobina" (Berti, Ilconte di C., pp. 21 s.). In realtà i Cavour si erano adattati all'ambiente aulico, nel clima dell'amalgame ...
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termidoro
Undicesimo mese del calendario rivoluzionario francese (➔ Rivoluzione francese), in uso dal 1793, che andava dal 19 luglio (con il 1800, il 20) al 17 (poi 18) agosto del calendario gregoriano. [...] passò quindi a indicare anche il nuovo regime politico determinatosi, che si caratterizzò per l’eliminazione della sinistra giacobina e l’affermazione della borghesia rivoluzionaria e che ebbe termine con lo scioglimento della Convenzione (26 ott ...
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BONAFOUS, Ignazio
Carlo Francovich
Nacque, nel 1758 circa, da Francesco e da Elena Margherita, ad Alba, dove visse con la moglie Teresa Barelli da cui ebbe quattro figli, esercitando il commercio e [...] , in Società, V (1949), pp. 436-475; Id., F. Buonarroti, I-II, Roma 1950-1951, ad Indicem; A. Galante Garrone, Primo giacobinismo piemontese, in Il Ponte, V (1949), 8-9, p. 954.
Per l'attività patriottica del B. nel periodo successivo alla repubblica ...
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BEGANI, Alessandro
Nino Cortese
Nacque a Napoli il 19 giugno 1770. Seguendo l'esempio del padre, Angelo, capitano nell'esercito borbonico, entrò nella carriera militare; alunno del Collegio della Nunziatella [...] dicembre 1794 e rimase in carcere per quattro anni sino al 25 luglio dell'anno 1798.
Forse non fu coinvolto nella congiura giacobina di quell'anno; ma, senza dubbio alcuno, egli simpatizzava con i colleghi d'arme che ad essa presero parte (sembra che ...
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giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...