GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] riflessioni del G. si riferiscono alla Rivoluzione di febbraio che egli interpreta come una rivoluzione proletaria e perciò non "giacobina" (La Città futura, pp. 138-141); tale caratterizzazione è legata, per la forma, alla parola d'ordine della ...
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Partiti e movimenti
Fulvio Cammarano
I grandi eventi politici e militari che condussero all’unificazione italiana furono il risultato dell’azione di una parte ristretta ma via via sempre più estesa [...] nazione da costruire attraverso un paziente intreccio di risorse istituzionali.
La componente rivoluzionaria, erede diretta della tradizione giacobina, poneva invece l’accento sulla necessità di un’azione concreta e più diretta, in grado, anche con ...
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Storiografia
GGiuseppe Galasso
di Giuseppe Galasso
SOMMARIO: 1. Dal XIX al XX secolo. ▭ 2. Tra le due guerre. ▭ 3. Dopo il 1945. ▭ 4. Nel crepuscolo del XX secolo. ▭ 5. Agli inizi del XXI secolo. ▭ [...] e della sua dimensione latina e cattolica; continuità o rottura fra ancien régime e Rivoluzione ed essenza giacobina o girondina della Rivoluzione francese; antitesi fra origini germaniche o celtiche e romanistiche dell'esperienza nazionale e ...
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Meridionale, questione
Francesco Barbagallo
Il Mezzogiorno prima dell'unità italiana
La questione meridionale si pone come problema fondamentale non appena si costituisce in unità lo Stato italiano, [...] romantico si sviluppava, nel Mezzogiorno d'Italia, quella tradizione intellettuale che nel Settecento era stata illuministica e giacobina.
Questa tradizione aveva però un punto debole, politico e sociale, che ne avrebbe inficiato le possibilità di ...
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VERDI, Giuseppe Fortunino Francesco
Fabrizio Della Seta
– Nacque a Roncole di Busseto, presso Parma, il 10 ottobre 1813, primogenito di Carlo (1785-1867), oste e commerciante, e di Luigia Uttini (1787-1851), [...] scelta dei nomi dei figli, di derivazione alfieriana, conferma la condivisione di ideali antitirannici di lontana ascendenza giacobina. Fra le composizioni risalenti a questo periodo Verdi ricordò, oltre alle usuali «marcie, sinfonie, pezzi vocali et ...
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Anarchismo
George Woodcock
1. Introduzione
Non c'è un'ortodossia anarchica, né un corpo di principî dogmatici - paragonabile alle opere di Marx e di Engels nell'ambito del comunismo marxista - e neppure [...] popolo apparirà nell'unione di credito o caisse populaire).
Nemico, come tutti gli anarchici, dello Stato centralizzato di tradizione giacobina, in due dei suoi libri più influenti - Idée générale de la Révolution au XIXe siècle (1851) e Du principe ...
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SALANDRA, Antonio
Federico Lucarini
– Nacque a Troia, in Capitanata (Foggia), il 13 agosto 1853, primogenito di Gaspare e di Giuseppina Granata, entrambi appartenenti a famiglie di professionisti e [...] estensore avanzava due ipotesi: la clamorosa revanche della Destra tradizionale o l’ascesa al potere della Sinistra giacobina. Salandra fu incaricato da alcuni deputati conservatori dissidenti di stendere una brochure – dal titolo Camera e Ministero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano Salvemini
Fulvio Conti
Storico e uomo politico, per tutta la vita concepì questi due ambiti di attività come strettamente correlati. Animato da un profondo senso morale, trasse dalla contemporaneità [...] al libro.
Si può fare una storia della Rivoluzione francese – domandò Walter Maturi – senza Robespierre e la dittatura giacobina? Robespierre manca nella ricostruzione storica di Salvemini, che dà l’impressione di un’opera lasciata in tronco e un po ...
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BERNETTI, Tommaso
Giuseppe Pignatelli
Nato a Fermo il 29 dic. 1779 dal conte Salvatore e da Giuditta Brancadoro, dopo aver compiuto nella città natale gli studi di giurisprudenza si recò nel 1800 a [...] Sede: una convinzione questa che aveva assorbita fin dalla giovinezza, nell'atmosfera della prima Restaurazione, dopo la parentesi giacobina, e durante l'esilio in Francia, accanto ai "cardinali neri". Degli "zelanti" però gli mancava non soltanto il ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] Proprio il lessico amministrativo si rivelò tanto pervasivo da suscitare le prime riserve puriste, avanzate dal nazionalismo giacobino e poi fatte proprie dagli stessi governi filonapoleonici: Giuseppe Bernardoni, autore dell’Elenco di alcune parole ...
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giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...