La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] Si tratta di una lettera – pubblicata in forma definitiva nel 1850 – in cui Manzoni ringraziava il letterato piemontese GiacintoCarena d’avergli inviato un Prontuario di vocaboli relativi all’ambito domestico, alle arti e ai mestieri che aveva come ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] Giuliani. Alcuni scritti teorici danno conto della posizione finale assunta da Manzoni, per es. la lettera al lessicografo GiacintoCarena del 1847. Ma l’occasione della svolta per il dibattito sulla questione della lingua fu l’incarico affidato a ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] tecnico-pratico e familiare. Si ebbero infatti vari lessici di arti, mestieri e voci ‘domestiche’ (assai noto quello di GiacintoCarena, del 1846). Anche i dizionari di sinonimi, come quello, già citato, di Tommaseo, ebbero lo scopo di rendere più ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] il «colore locale» di cui aveva parlato nella prima Introduzione al Fermo e Lucia e nella Lettera a GiacintoCarena (1847) criticò il lessicografo piemontese perché nel suo Vocabolario domestico aveva talvolta accolto voci e locuzioni non fiorentine ...
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