NARDO di Cione
S. Petrocchi
(o Bernardo)
Pittore fiorentino attivo intorno alla metà del Trecento a Firenze e dubitativamente a Pisa, fratello del più celebre Andrea, di Jacopo, anch'egli pittore, e [...] lavorato sempre nella stessa chiesa per la cappella maggiore, di proprietà all'epoca dei Ricci, successivamente rifatta da Domenico Ghirlandaio, di cui sono rimasti pochi brani, tra i quali alcuni busti di profeti assegnati a N. (Firenze, Mus. di ...
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DELLA ROBBIA, Giovanni Antonio
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 19 maggio 1469, terzogenito dello scultore Andrea di Marco e di Giovanna Paoli.
La casa natale di via Guelfa, ch'egli abitò sino [...] in Toscana, la bottega del D. realizzò per S. Stefano a Lamporecchio una complessa pala raffigurante la Visitazione - ispirata al Ghirlandaio - tra i Ss. Sebastiano e Rocco con nei pilastri scene della Passione: le figure dei santi ed il fregio di ...
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GIOVANNI di Lorenzo (detto Giovanni delle Corniole)
Davide Gasparotto
Assai scarse sono le notizie biografiche su questo intagliatore di gemme, in gran parte raccolte da Gaetano Milanesi alla fine dell'Ottocento [...] e Pietro Perugino, giudicò migliore una testa di S. Zanobi in mosaico realizzata da Monte del Fora in concorrenza con David del Ghirlandaio per l'Opera del duomo di Firenze. Il 29 ag. 1513 ricevette la commissione, da parte della Signoria di Firenze ...
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IACOVETTI (Jacobetti, Jacovetti), Rinaldo, detto Rinaldo o Rainaldo da Calvi
Rossella Faraglia
Nacque a Calvi dell'Umbria intorno al 1475: il padre Pancrazio, pittore, si era sposato intorno al 1470; [...] vaticane (Todini; Sapori; Santolini, 2001, pp. 36-38). Tuttavia è evidente come le due pale derivino dal celebre prototipo del Ghirlandaio per la chiesa di S. Girolamo a Narni (1486), replicato due volte dallo Spagna a Todi e a Trevi; inoltre esse ...
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Albarello
U. Scerrato
(o alberello)
Recipiente per lo più in terracotta invetriata o smaltata a parete cilindrica il cui profilo è sovente concavo per favorirne la presa, con piede ad anello con raccordo [...] arredi delle pitture del Quattrocento, non solo come vaso portadroghe, ma anche come portafiori (per es. Domenico Ghirlandaio, Annunciazione, Collegiata di San Gimignano; Hugo van der Goes, Trittico Portinari, Firenze, Uffizi). Gli a. ispano-moreschi ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] , fra le moltissime opere d’arte si ricordano la Trinità, affresco di Masaccio (1428 circa); ciclo di affreschi di D. Ghirlandaio e aiuti, nella cappella maggiore. La francescana S. Croce, ampliata nella seconda metà del 13° sec., nel 14°, e compiuta ...
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CHINI, Galileo
Stefano Fugazza
Nacque a Firenze il 2 dic. 1873 da Elio, sarto e suonatore di fliscorno, e da Aristea Bastiani.
Il nonno, Pietro Alessio, pittore e decoratore, trascorse la vita a Borgo [...] espressionismo, sul tema prevalente della morte.
Il C. morì a Firenze il 23 ag. 1956 nella sua casa di via del Ghirlandaio.
I cicli decorativi murali sono andati in parte perduti: quasi illeggibile l'affresco, del 1914, sulla casa fiorentina di via ...
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LORENZO di Credi (Lorenzo d'Andrea d'Oderigo)
Michele Di Monte
Nacque a Firenze tra il 1456 e il 1460 dall'orafo Andrea d'Oderigo e da una non meglio identificabile monna Lisa.
Non è possibile definire [...] S. Zanobi nel duomo; mentre ancora nel 1514 gli veniva affidato l'incarico di stimare gli affreschi di Ridolfo del Ghirlandaio in palazzo Vecchio (Dalli Regoli, 1966, pp. 94 s.). È poi particolarmente degno di nota, sotto questo medesimo profilo, che ...
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AQUILI, Antonio, detto Antoniazzo Romano (Antonazzo, Antonaccio)
Luisa Mortari
Figlio di Benedetto, se ne hanno notizie dal 1461 - data della esecuzione di una copia, mai rintracciata, della Madonna [...] incontri determinano gli sviluppi del percorso dell'artista. Del 1475 è la sua collaborazione nella Biblioteca Vaticana con Domenico Ghirlandaio, del 1480-81 con Melozzo, del 1484-85 nella cappella Sistina con il Perugino. Gli avvenuti contatti con ...
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TOVAGLIA
Filippo Rossi
L'uso della tovaglia di tela o di lino stesa sulla tavola durante il pasto ci è testimoniato nell'antichità cristiana dalle rappresentazioni figurate: le raffigurazioni dell'Ultima [...] Cena del Fariseo di Giovanni da Milano (Firenze, Santa Croce), alla Natività del Sassetta in Asciano, ai due Cenacoli di D. Ghirlandaio (Firenze, S. Marco e Ognissanti), alla Cena stessa di Leonardo da Vinci (copia del Louvre a Parigi); e non minore ...
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cenacolo
cenàcolo s. m. [dal lat. cenacŭlum, der. di cenare «cenare»; gli usi fig. sono dal fr. cénacle]. – 1. Nell’antica Roma, sala nella quale si cenava (di solito posta ai piani superiori). 2. Per antonomasia: a. La stanza dove Gesù fece...