guelfi e ghibellini
Guido Pampaloni
. I termini guelfi e ghibellini come denominazione di due partiti opposti compaiono più o meno nel terzo-quarto decennio del secolo XIII: se poi si vuol dare agli [...] le due fazioni in Firenze sono ricordate da Farinata in If X 46-51, e la sconfitta dei guelfi fiorentini a opera dei ghibellini lucchesi capitanati da Uguccione della Faggiuola è in Eg I 27 e in Pg XXIII 106-111.
Bibl. - Annali di Simone Della Tosa ...
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GATARI, Galeazzo
Isabella Lazzarini
Figlio di Andrea di Montino, nacque probabilmente nel 1344 a Padova da un ramo della cospicua famiglia bolognese che si era trasferito a Padova.
Il nonno del G., [...] nel 1329. I motivi che lo spinsero a trasferirsi a Padova furono probabilmente di natura politica: nonostante le tradizioni ghibelline e lambertazze della sua famiglia, i suoi discendenti padovani appaiono, infatti, di salda fede guelfa. Andrea di ...
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CECCANO, Annibaldo da
Agostino Paravicini Bagliani
Secondo figlio di Landolfo (II) di Giovanni (I), viene ricordato per la prima volta, il 1264, nel testamento del padre, che gli destina la terza parte [...] già all'epoca di Clemente IV - a causa dell'appoggio da lui fornito, contro Carlo d'Angiò, alle forze filosveve e ghibelline del Lazio meridionale. La sanzione pontificia non sembra però aver avuto ripercussioni negative sui rapporti tra il C. e il ...
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Sismondi
Renato Piattoli
Una delle più grandi famiglie nobili pisane, che rivestì grande importanza nella vita politica ed economica della città, i S. ebbero le loro case nella circoscrizione di Chinzica. [...] " con Ugolino del fu messer Iacopo Buzzaccarini " de domo Sismondorum ". Infatti tutte e due le stirpi erano fieramente ghibelline, e la loro alleanza probabilmente le metteva in grado di portare un contributo decisivo al raffrenamento e allo ...
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CARACCIOLO, Giacomo
Salvatore Fodale
Secondo il Fabris, era figlio di Giovanni e di Cecchella Vulcano. Nulla sappiamo circa la data della sua nascita, probabilmente avvenuta a Napoli.
Nel 1381 fu nominato [...] . 1381 ad un terribile saccheggio. Quando nella notte tra il 28 e il 29 sett. 1384 Arezzo fu occupata di sorpresa dai fuorusciti ghibellini e da Enguerrand de Coucy, disceso in Italia contro Carlo III in aiuto del duca Luigi d'Angiò, il C. si ritirò ...
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ENZO, RE DI TORRES E DI GALLURA
FFrancesca Roversi Monaco
Figlio naturale di Federico II e di una donna da ultimo identificata con la nobile tedesca Alayta (Adelaide) di Vohburg o Alayta di Urslingen [...] Rossi, compì scorrerie nel Piacentino e nel Piemonte.
Nel 1247 la ribellione di Parma mise in crisi lo scacchiere ghibellino dell'Italia settentrionale: mentre Federico si accingeva all'assedio della città, a E. fu affidato il compito di sorvegliarne ...
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Alberti, Napoleone dei conti di Vernio e di Mangona
Renato Piattoli
, Figlio del conte Alberto (v.) e di Gualdrada; lo troviamo nel 1240, quando assistette a una vendita di terre e di feudi in Val di [...] contrasto con l'adesione al partito guelfo fatta da Alessandro nel 1248 alleandosi con Bologna, N. aderì all'unione delle forze ghibelline di Toscana il 28 luglio 1251. Poi si dette a spogliare il fratello Alessandro dei beni di cui credeva che fosse ...
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BRANCALEONI, Muzio (Muzio da Assisi)
Gino Franceschini
Figlio di Francesco, che dalla natia Piobbico nella Massa di Monte Nerone militando in Umbria era divenuto cittadino di Assisi, nacque in questa [...] la morte di Federico da Montefeltro (26 apr. 1322), trucidato a furore di popolo, dette il segnale del crollo delle fortune ghibelline. Nel marzo del 1322 anche Assisi, dopo tenace lotta, dovette scendere a patti con Perugia, e il B. riparò nei feudi ...
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SESSO da
Luigi Simeoni
Antica nobile famiglia di Reggio Emilia, ricordata fin dal 1104 come di legge longobarda: essa trasse il nome dal villaggio che si trova a 5 km. dalla città. Fin dal 1164 la famiglia [...] Guido da S. cadde a Fossalta. Col trionfo dei Guelfi e degli Angiò i da Sesso dovettero andare in esilio presso le corti ghibelline e in particolare al servizio dei della Scala (Ugolino da S. fu podestà di Verona dal 1318 al 1329); perciò un ramo si ...
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Nobile pisano (m. 1289). Seguì dapprima la parte ghibellina; poi si accostò al partito guelfo dei Visconti, adoperandosi per il trattato che Pisa strinse nel 1272 con Carlo d'Angiò. Dopo un breve bando [...] , si alleò con l'arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini e con la nobiltà ghibellina. Il Visconti fu cacciato, ma poco dopo l'arcivescovo, col concorso delle casate ghibelline, fece imprigionare il conte (1288), che, chiuso nella "muda" dei Gualandi, fu ...
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ghibellinismo
s. m. [der. di ghibellino]. – Complesso di principî, azioni, atteggiamenti ideali, ecc. proprî degli antichi ghibellini o di più moderne correnti politiche che s’ispiravano a quelle concezioni; in genere, atteggiamento spirituale...
ghibellino
agg. e s. m. [dal medio ted. Wībelingen, der. di Wībeling (ted. mod. Waibling), nome di un castello di Franconia]. – 1. agg. e s. m. Nel medioevo, in Germania, aderente al partito che sosteneva gli Hohenstaufen signori di Waibling...