SALATIELE
Massimo Giansante
– Figlio di Martino di Papa, nacque a Bologna verso il 1210; nulla si sa della madre.
Si sposò nel 1230, o poco dopo, e dalla moglie Bertilla ebbe un figlio, Aliotto, notaio [...] fazione e rovinoso per la sua famiglia e per lui.
Nel 1274, infatti, subì le prime conseguenze della sconfitta politica dei ghibellini, cui fu imposto, e solo a loro in quell’occasione, un prestito forzoso molto ingente; l’anno successivo lo troviamo ...
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MILIOLI, Alberto
Massimo Giansante
– Figlio di Gerardo, nacque a Reggio nell’Emilia verso il 1220; nulla si sa della madre. La famiglia paterna è presente, dall’inizio del Duecento fino al Trecento [...] codificazione reggiana nota, lo ottenne nel 1247, quando le istituzioni comunali erano saldamente nelle mani della parte ghibellina; ma commissioni ancora più rilevanti gli furono poi assegnate dai guelfi che, guidati dai Roberti e dai Fogliano ...
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LOMELLINI, Carlo
Riccardo Musso
Quintogenito della numerosa prole (diciassette figli, di cui dieci maschi) di Napoleone e Teodora Di Negro, il L. nacque intorno al 1360, probabilmente a Genova.
Ricordato [...] è noto se seguì il fratello Leonello nella decisione, maturata in quegli anni, di passare dalla fazione guelfa a quella ghibellina; di certo, però, egli sostenne negli anni successivi i Fregoso, facendosi loro fideiussore, nel 1412, per 4500 fiorini ...
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BARDI, Pietro
Arnaldo D'Addario
Figlio di Gualtieri di Iacopo, nacque forse verso la fine del sec. XIII o nel primo decennio del successivo; è probabile che sua madre sia stata la seconda moglie di [...] Villani, quanto, di più, un tentativo di sostituire alla tradizione politica guelfa di Firenze una politica "ghibellina", sostenuto da quanti avevano ragioni di scontento, a titolo diverso, nei confronti della contemporanea situazione fiorentina. In ...
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SAMPANTE, Ranieri
Alma Poloni
– Nacque a Pisa intorno alla metà del Duecento da Gualterotto Sampante, anch’egli giudice; non è noto il nome della madre.
La famiglia era forse originaria del piviere [...] occupato ampi settori del contado. Nel 1289 i pisani chiamarono in soccorso il conte Guido da Montefeltro, capo dei ghibellini di Romagna, al quale con un mandato triennale attribuirono poteri quasi illimitati, derivanti dalla somma delle cariche di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fra Due e Quattrocento si compie la parabola delle città marinare. Pisa, duramente [...] , infine, una conflittualità che si sviluppa non solo per mare, ma anche per terra, dal momento che negli stessi anni Pisa, ghibellina, è in urto anche con la lega guelfa guidata da Firenze.
Una volta ridefiniti i rapporti di forza, per Pisa e Genova ...
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COSSA (Coscia), Gaspare
Cristina Carbonetti
Figlio secondogenito di Giovanni, secondo signore di Procida e nobile cavaliere napoletano appartenente alla guardia della regina Giovanna I, e di Ciocciola [...] viaggio si fermò a Genova, dove erano scoppiate, dal 1º luglio, violente lotte tra la fazione guelfa e quella ghibellina, entrambe decise a condizionare in proprio favore il governo del luogotenente francese da poco tempo instauratosi in città. Il C ...
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Matteo di Acquasparta
Arsenio Frugoni
Cardinale, teologo e filosofo (Acquasparta, Terni, 1240 circa - Roma 1302; secondo una tradizione non documentata, appartenne alla famiglia Bentivegna). Entrato [...] interdetto Pistoia; nel gennaio del 1302 presiedette l'assemblea delle città toscane della lega guelfa contro la coalizione ghibellina.
Ma intanto il conflitto con Filippo il Bello impegnava il Papato in definizioni politiche e ideologiche sempre più ...
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DEL LUNGO, Torquato
Mauro Cozzi
Nacque a Firenze il 20 nov. 1847, primogenito di Rinaldo, impiegato regio, e di Carolina Fioravanti; studiò presso la locale accademia di belle arti come è attestato [...] X, n. 3) del 1885 (ibid., IX [1886], 6, tavv. III s.), quello costruito nel viale della Giovane Italia (n. 11, angolo via Ghibellina) per la famiglia Travaglini nel 1887 (ibid., X [1887], 4, tavv. I-III), ed infine la grande villa con scuderie per il ...
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Troya, Carlo
Aurelia Accame Bobbio
Lo storico e scrittore napoletano (1784-1858) durante il periodo dell'esilio fu indotto dai viaggi eruditi per la Toscana, le Marche, la Romagna, e dall'amicizia contratta [...] specie quest'ultimo, con riserve più o meno gravi, indusse il T. a ritornare sull'argomento col Veltro allegorico de' Ghibellini (nel " Progresso " di Napoli, 1832), impostando il discorso a dimostrare in Uguccione non tanto il Veltro di D. quanto il ...
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ghibellinismo
s. m. [der. di ghibellino]. – Complesso di principî, azioni, atteggiamenti ideali, ecc. proprî degli antichi ghibellini o di più moderne correnti politiche che s’ispiravano a quelle concezioni; in genere, atteggiamento spirituale...
ghibellino
agg. e s. m. [dal medio ted. Wībelingen, der. di Wībeling (ted. mod. Waibling), nome di un castello di Franconia]. – 1. agg. e s. m. Nel medioevo, in Germania, aderente al partito che sosteneva gli Hohenstaufen signori di Waibling...