GARRUCCI, Raffaele
Red.
Archeologo (Napoli 23 gennaio 1812 - Roma 5 maggio 1885).
Iniziato agli studi archeologici dal Marchi al Collegio Romano, fu essenzialmente un autodidatta; dotato di acuta intelligenza [...] dall'erudizione biblica e dallo studio diretto dei Padri della Chiesa e della teologia (apparteneva all'ordine dei Gesuiti). Ebbe interessi molto vasti nei suoi studi: antichità classica, ebraica e cristiana.
Avverso alla compilazione nei suoi studi ...
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Nella teologia cattolica, sistema morale secondo il quale in presenza di un dubbio sulla validità di una legge si è autorizzati a non seguirla. Si oppone al tuziorismo rigido, che esige l’osservanza della [...] facoltà teologica di Parigi (1641). La polemica contro il l. si congiunse poi a quella contro la casistica e i gesuiti che ne erano i teorizzatori, e su di essa si inserì quella dei giansenisti, difensori del più intransigente rigorismo morale. Roma ...
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In filosofia, ogni concezione che consideri il mondo come essenzialmente buono; l’o. è quindi intrinseco a tutte le filosofie che ritengono l’universo creato o compenetrato da una divinità, di intelligenza, [...] , è il sistema stoico; nel mondo moderno, quello di Leibniz; e fu proprio per designare la concezione di quest’ultimo che i gesuiti di Trévoux coniarono il termine optimisme, reso poi celebre da Voltaire nel racconto Candide, ou l’optimisme (1759). ...
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Figlio (Monaco 1577 - Arnsberg 1650) del duca Guglielmo V di Baviera, fu coadiutore (1595) dello zio Ernesto, principe elettore di Colonia, cui poi (1612) successe nella carica. Vescovo di Liegi, Münster [...] , partecipò attivamente alla Lega cattolica, diretta dal fratello Massimiliano duca di Baviera, durante la guerra dei Trent'anni. Fautore della Controriforma, concesse largo appoggio ai gesuiti, ed eliminò il protestantesimo dai suoi possedimenti. ...
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TASSO, Torquato
Umberto BOSCO
Da una nobile famiglia bergamasca, le cui prime notizie sicure risalgono al sec. XIII, nacque T. a Sorrento da Bernardo (v.) e da Porzia de' Rossi l'11 marzo 1544. Ebbe [...] lo pubblica nel dicembre con dedica al suo protettore; compone Le lagrime di Maria Vergine (25 stanze) e Le lagrime di Gesù Cristo (20 stanze), che, stampate a Roma nell'aprile 1593, furono ristampate in quell'anno altre sei volte; scrive altre rime ...
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Pensatore tedesco, nato a Monaco il 27 marzo 1765 e ivi morto il 23 maggio 1841. Figlio di un medico, si addottorò in medicina, ma fu poi condotto dai preferiti studî di chimica e di mineralogia alla professione [...] scienza religiosa, che avrebbe dovuto promuovere e diffondere il vero senso della religione in opposizione a quello dei Gesuiti e, d'altro lato, allo spirito enciclopedistico Fallito questo disegno, tornò a Monaco, e, divenuto professore onorario in ...
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Nato a Barbuñales in Aragona nel 1730, inviato nel 1765 agente generale della Spagna presso Clemente XIII e, dal 1784, ministro plenipotenziario. Sotto i pontificati di Clemente XIV, di cui pare godesse [...] personale amicizia, di Pio VI e Pio VII, rivelò grande abilità diplomatica, specie nelle trattative relative all'espulsione dei gesuiti dalla Spagna. Per l'opera svolta a vantaggio della persona del papa e dei Romani durante la Rivoluzione francese ...
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Antica città della Baviera occidentale, con 6100 ab., in prevalenza cattolici. È posta sulla sinistra del Danubio, 434 m. s. m., dove il fiume si allarga (Donau Ried) e lascia ampio posto alle coltivazioni. [...] al 1804 D, fu sede d'una università ecclesiastica.
Monumenti. - L'edificio più importante della città è la chiesa dei gesuiti, costruita nel 1610-1617 probabilmente da Hans Alberthal con un'imponente navata centrale, in vòlta a tutto sesto: essa fu ...
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KNIGGE, Adolf Franz Friedrich, barone di
Giovanni Vittorio Amoretti
Scrittore tedesco, nato il 16 ottobre 1752 nel castello di Bredenbeck presso Hannover, morto il 6 maggio 1796 a Brema. Ricoprì varie [...] illuminati (fondato nel 1776 da A. Weishaupt), spiegò, sotto il nome di Philo, una viva attività contro i gesuiti.
La sua abbondante produzione quale scrittore di romanzi, poeta drammatico, filosofo e pubblicista gli procurò una grande notorietà ...
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Nato a Reggio Emilia e morto a Novellara prima del 1678. Appartenne alla Compagnia di Gesù; è noto per un poema anonimo, Il fratesco (inedito, tranne alcuni passi), nel quale con aneddoti e scherzi volgari [...] provocò un contr'attacco da parte del conventuale Francesco Moneti con la Cortona convertita, in cui sono derisi i gesuiti.
Bibl.: C. Sommervogel, Biblioth. de la Compagnie de Jésus, II, Bruxelles-Parigi 1891, coll. 1124-1125; G. Santini, Cortona ...
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Gesu
Geṡù [dal lat. Iesus, o anche Ihesus, gr. ᾿Ιησοῦς, che corrispondono alla forma ebr. Yēshūa῾, e quindi altra forma del nome Giosuè]. – Nome, di solito seguito dall’apposizione Cristo (v.), del fondatore del cristianesimo e della Chiesa,...
gesuato
geṡüato s. m. [der. del nome di Gesù]. – Religioso appartenente all’ordine fondato dal beato Giovanni Colombini (1360) e soppresso nel 1668; i gesuati, particolarmente devoti di san Girolamo (perciò detti anche g. di san Girolamo),...