Compositore, nato a Bari verso la metà del 1500, da famiglia nobile milanese. Ignota è la data della morte. Fu maestro di cappella del duca di Mantova, dopo essere stato per 20 anni al servizio di Gesualdo [...] daVenosa, del quale nel 1626, tornato a Napoli, pubblicò il primo libro di madrigali a 6 voci. E. compose madrigali appartenenti per lo più alle raccolte degli anni 1574-1609. Due di essi sono inseriti nella Maddalena, sacra rappresentazione di G. B ...
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Dodecafonia
LLuigi Rognon
di Luigi Rognon
Dodecafonia
Sommario: 1. Introduzione. 2. Modalità e tonalità. 3. Tonalità e cromatismo. 4. Connotazione del linguaggio musicale tonale e progressiva saturazione. [...] Cipriano de Rore, in Luca Marenzio e in GesualdodaVenosa: anche se la tonalità non è ancora consapevolmente individuata e Ch. Rugles. Un caso particolare e a sé stante è rappresentato da Ch. Ives che aveva composto tra il 1906 e il 1921 (cessando ...
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BERTOLUCCI, Bernardo
Michele Guerra
Nacque a Parma il 16 marzo 1941, figlio di Attilio (uno dei maggiori poeti e intellettuali del Novecento italiano) e di Ninetta Giovanardi (insegnante di lettere [...] , che «qui siamo giunti dove volevamo». Nel 2004 Bertolucci avrebbe dovuto girare un film sulla figura del madrigalista GesualdodaVenosa, ma il progetto, complice anche la malattia che ridusse gradualmente il regista su una sedia a rotelle, non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La prima metà del Seicento è per la musica strumentale momento di importanza [...] e stimato come raffinato compositore d’avanguardia (nei suoi confronti, ad esempio, professò una vera forma di venerazione GesualdodaVenosa, protagonista di primo piano nella storia dell’ultimo madrigale). Luzzaschi era noto come il compositore per ...
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PICCININI, Alessandro
Dinko Fabris
PICCININI, Alessandro. – Nacque a Bologna il 30 gennaio 1566 da Leonardo Maria e Cassandra de Mussolini.
Esponente principale di una famiglia bolognese che produsse [...] Tage Alter Musik in Herne, a cura di C. Ahrens - G. Klinke, München-Salzburg 2009b, pp. 10-29; L. Sisto, Carlo GesualdodaVenosa e la trasmissione dell’arciliuto a Napoli e nell’Italia meridionale, in Philomusica on-line, XII (2013), pp. 23-42, http ...
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ANERIO, Felice
Liliana Pannella
Nacque a Roma, con tutta probabilità verso il 1560 secondo Fétis, Haberl, Cametti, Casimiri, o, secondo il Torri ed il Reese, con ipotesi molto meno attendibili, verso [...] C. Monteverdi e a Gio. Bernardino Nanino come esempio dei molti compositori che "senza uscire dal modo di comporre di GesualdodaVenosa hanno atteso ad addolcire ed a affacilitare lo stile e modo di componere e particolarmente hanno fatto molt'opere ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] 1996: 567), i quali furono prontamente musicati dai migliori compositori dell’epoca come Claudio Monteverdi e GesualdodaVenosa, e risultarono decisivi per la formazione e sistematizzazione del linguaggio del melodramma (➔ melodramma, lingua del) e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se la ricerca di un collegamento diretto, e non soltanto ideale, con i [...] audaci. Queste caratteristiche segnano chiaramente una “seconda prattica” (con autori quali Luca Marenzio, Orlando di Lasso, GesualdodaVenosa e Claudio Monteverdi), che si allontana dagli ideali di equilibrio e di superiore proporzione che avevano ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] tra le forme predilette dai musicisti legati alle raffinate corti del tardo Rinascimento, come L. Marenzio e C. GesualdodaVenosa. A Firenze sul finire del secolo ebbero origine le prime forme di ‘recitar cantando’ in stile rappresentativo, volte ...
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Componimento poetico di origine italiana, basato sul modello metrico della ballata e dello strambotto, connesso in origine al canto a più voci, d’argomento prevalentemente amoroso a sfondo idillico, soprattutto [...] cromatismo, del contrappunto e del timbro. Tra gli autori più noti di questo periodo si ricordano L. Marenzio, C. GesualdodaVenosa, O. di Lasso e C. Monteverdi, che introdusse ritornelli strumentali e ideò il m. rappresentativo (il cui antecedente ...
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