GAVAZZI
Roberto Romano
La famiglia di imprenditori serici G. - alla quale, solo per i rami presi qui in considerazione, appartengono oltre una sessantina di esponenti maschi - ha segnato una parte importante [...] nella buona e nella cattiva sorte, le vicende del lanificio di Schio. La sua gestione trovò critici severi (e interessati, come Gaetano vi è la costruzione personale e a proprio rischio di una nuova tradizione imprenditoriale, dobbiamo ricordare la ...
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DE AUGUSTINIS, Matteo
Silvio De Majo
Nacque a Felitto (nella provincia di Salerno) da Domenico e da Angela Migliaccio il 15 aprile del 1799, come riferiscono i suoi contemporanei Moreno e De Sterlich: [...] 'impegno di gestione di molti esponenti della borghesia liberale meridionale, tra cui il D., membro del Consiglio di riferiva il critico contemporaneo A. Rinieri De Rocchi - il rischio di fare un mediocre "catechismo dogmatico", pur se tuttavia spesso ...
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BIFFI TOLOMEI, Matteo
Furio Diaz
Nacque a Firenze il 19 maggio 1730, da Neri di Matteo e Francesca Mannelli del senatore Iacopo. Per parte di madre era quindi cugino di Francesco Maria Gianni, figlio [...] e delle misure idonee a proteggerla e incrementarla, nella gestione dei beni dell'Ordine di S. Stefano fu intransigente quando la "Repubblica della virtù e del terrore" sembrava minacciare i troni d'Europa, il B. rischiò di pagare di persona il suo ...
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FIGARI, Giovanni Battista
Elisabetta Bianchi Tonizzi
Nacque a Genova il 15 febbr. 1840, primogenito dei tre figli di Francesco, fabbricante e mercante di tessuti di cotone, e di Luigia Ferro. Adolescente, [...] attraverso l'Unione zuccheri, di ogni rischio imprenditoriale connesso all'andamento del mercato saccarifero e la disponibilità di da una gestione estremamente irresponsabile che contribuì non poco ad appannare l'immagine imprenditoriale del F., ...
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GIORDANI, Francesco
Aldo Gaudiano
Nato a Napoli il 5 luglio 1896 da Giulio, ingegnere comunale, e Maria Rossi, terzo di sette figli, compì i primi studi nella sua città natale. Dimostrò precocemente [...] le riserve dei banchieri statunitensi relative a un'eventuale gestione burocratica e clientelare dei prestiti.
In una situazione del neonato organismo, il cui trattato istitutivo era stato firmato due mesi prima. Esso sottolineava il rischio, ...
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BRENTANI (Brentano) CIMAROLI
Giuseppe Felloni
Derivano dalla famiglia Brentani, presumibilmente di Castel Brenta, da cui un Giovanni si staccò alla fine del sec. XIII trasferendosi nel Comasco. La sua [...] del capitale o della riscossione dei frutti, assicuravano i creditori dal rischio d'insolvenza del , scambiandosi una copia dei rispettivi bilanci. I risultati delle due gestioni confluivano in un "comune conto delle avarie et avanzi" (cioè ...
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GONDI, Giuliano
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 4 giugno 1421 da Leonardo (1400-49), agiato mercante-imprenditore, e da Francesca Biliotti. Ancora molto giovane, fu associato alle attività mercantili [...] nella gestione della Tesoreria regia, anche grazie ai cospicui prestiti che concessero alla Corona.
Anche l'azienda del G. avrebbe messo a rischio i beni e le persone dei mercanti fiorentini attivi in Italia. La posizione del G. tradiva la ...
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BERTOLONE, Pietro
Adolfo Pepe
Nacque a Torino il 6 sett. 1899 da Giovanni e Marietta Uberti, da famiglia operaia. Portati a termine gli studi preparatori, si iscrisse al politecnico di Torino dove conseguì [...] lavoro coatto anche con la deportazione, mentre c'era il rischio che i macchinari e le materie prime accumulate venissero requisiti.
di fatto puntò a rinviare il riconoscimento formale del consiglio di gestione per altri due anni in attesa della ...
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POGLIANI, Angelo
Anna Maria Falchero
POGLIANI, Angelo. – Nacque a Milano, in piazza S. Nazaro, il 14 giugno 1871, quarto di nove figli, da Giuseppe (nato nel 1836) e da Antonia Clerici (nata nel 1844).
Ragioniere, [...] ritrovandosene ben 160 in tutta Italia con costi di gestione altissimi.
A questo errore, si sommò quello dovuto , che rischiò di tradursi in una fatale ondata di ritiri nei depositi. Pogliani finì quindi con l’utilizzare parte del denaro ricevuto ...
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MALAN, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a San Giovanni (oggi Luserna-San Giovanni), nelle Valli valdesi, il 5 genn. 1810 da Jean Michel, agricoltore, e da Jeanne Lantaret. Dal padre, educatore rigido [...] tasche.
La buona prova offerta nella gestione dei complessi rapporti con le autorità nov. 1857: in tutto, un decennio, nel corso del quale lo spirito di moderazione e la capacità di mediazione polemica cattolica metteva a rischio gli equilibri su cui ...
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pregiudizio algoritmico loc. s.le m. (spec. al pl.) Contenuto etico o ideologico distorto o discriminatorio (per es. verso le fasce più fragili della popolazione) processato dall’algoritmo nella fase di raccolta massiva dei dati e poi generato...
privatocrazia s. f. Sistema istituzionale, politico, economico che amministra il pubblico tramite il privato. ◆ [tit.] Siamo finiti nella privatocrazia [catenaccio] Chiara Cordelli (università di Chicago): troppe privatizzazioni delegittimano...