L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] ad accentuare il suo interesse per la gestione delle terre del suo dominio dalle quali provenivano le entrate ), poi quello di Parma e Piacenza, in un'area particolarmente a rischio per la presenza ispano-imperiale in Lombardia, e li affidò al figlio ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] non vanno a buon fine, lasciando intatto il cuore del problema e rischiando di creare un conflitto con Massimino Daia, Costantino è più alto rango preposto alla gestione dell’Impero – e tra la fine del IV e l’inizio del V secolo i magistri militum ...
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La scienza in Cina. Introduzione generale
Francesca Bray
Karine Chemla
Georges Métailié
Introduzione generale
Prologo
di Francesca Bray
Per scrivere la storia è necessario basarsi sui documenti e [...] segue questa regola.
e) Produzione, circolazione e gestione dei testi. La storia della produzione dei libri studia sufficiente contro il rischio di cadere nell'anacronismo consistente nell'attribuire agli scienziati del passato le categorie attuali ...
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SISTO IV
Giuseppe Lombardi
Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo († 1430) "accimator panni" (così qualificato in diversi atti notarili: [...] meccanismo si riprodusse quando il complicato equilibrio politico italiano rischiò di rompersi nel 1473, allorché in maggio si alla metà del XVI secolo (C. Bauer, Studi, p. 346). Bene si inseriscono, nel generale riassestamento della gestione della ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] Costantino una versione dei fatti a lui favorevole, a rischio della sua stessa vita blocca il rientro dell’imperatore a l’amministrazione delle elargizioni, amministrazione del patrimonio ecclesiastico, gestione della vita interna della diocesi, sia ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] avevano afflitto chi li aveva preceduti120.
Anch’essi del resto avevano rischiato di fare la fine di Gioviano, quando, a ’esso autonomo nella gestione della parte su cui la capitale d’Oriente vigilava128. Tuttavia le parole del senatore tradivano una ...
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Il governo di Roma e la Nuova Roma
John Curran
«Serdica è la mia Roma»1
Nonostante lo scetticismo degli storici moderni, non vi è in realtà alcun motivo di dubitare che Costantino avesse una sincera [...] supervisione degli impianti del Tevere74. La soddisfacente gestione dell’acqua spinse Costantino a intervenire, nel maggio del 330, per . I prefetti del periodo successivo erano sottoposti, di fronte ai disordini, a un notevole rischio personale, non ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] , al fine di arginare i rischi della concorrenza. La gestione delle miniere di Tolfa fu affidata Roma e lo Studium Urbis. Spazio urbano e cultura dal Quattro al Seicento. Atti del convegno Roma, 7-10 giugno 1989, a cura di P. Cherubini, ivi 1992 ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] precocemente a C. il culto dell'ardimento ed il gusto dei rischio propri del mondo della milizia (avrebbe ordinato che il figlio di un anno vita dispendiosa di Giovanni e la cattiva gestione patrimoniale del cugino avevano minato; ansiosa di trovare ...
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Rivoluzione
RRoger Garaudy
di Roger Garaudy
Rivoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione non si definisce per i mezzi che impiega: a) la rivoluzione non si definisce per la violenza; b) [...] molto breve il livello industriale dei paesi capitalistici, con il rischio - in caso contrario - di essere schiacciati da essi, sindacato condivida le responsabilità di una gestione che resta nelle mani del padronato o dello Stato, facendosi così ...
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pregiudizio algoritmico loc. s.le m. (spec. al pl.) Contenuto etico o ideologico distorto o discriminatorio (per es. verso le fasce più fragili della popolazione) processato dall’algoritmo nella fase di raccolta massiva dei dati e poi generato...
privatocrazia s. f. Sistema istituzionale, politico, economico che amministra il pubblico tramite il privato. ◆ [tit.] Siamo finiti nella privatocrazia [catenaccio] Chiara Cordelli (università di Chicago): troppe privatizzazioni delegittimano...