Termine attribuito nel 1620 dal chimico J.B. van Helmont alle sostanze che si trovano allo stato aeriforme e quindi prive di volume proprio. Lo stato gassoso, come ogni altro stato di aggregazione, dipende [...] esprime nella relazione
[2] V = V0 (1 + αt),
dove V0 è il volume del g. alla temperatura di 0 °C, V quello alla temperatura t, α è il cosiddetto alla quale si possano definire delle soglie di attenzione da utilizzare per la gestionedelrischio. ...
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sicurézza industriale Condizione o qualità di un sistema produttivo esente da evidenti pericoli. La s. i. è determinata dall'assenza di pericoli che possano minacciare l'integrità fisica, psichica e psicologica [...] un adeguato livello di sicurezza. In generale, il processo di gestionedelrischio si articola nei seguenti passi sequenziali: (a) l’identificazione del contesto in cui il rischio deve essere gestito; (b) l’identificazione dei pericoli; (c) l ...
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Sicurezza, metodologie e applicazioni
Renato Rota
Il termine sicurezza, pur nella sua accezione generale di cautela contro evenienze spiacevoli, può assumere diversi significati in funzione del campo [...] e prevenzione; (f) il monitoraggio e il controllo delrischio.
Identificazione del contesto e determinazione delle sorgenti di rischio
La prima fase del processo di gestionedelrischio riguarda l’identificazione degli obiettivi e delle risorse ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] a.; l’individuazione delle aree a rischio di crisi idrica, con finalità di prevenzione delle emergenze idriche; la determinazione dei criteri per la gestionedel servizio idrico integrato; la formazione del bilancio idrico nazionale. Il diritto di ...
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Eventualità di subire un danno connessa a circostanze più o meno prevedibili.
Economia
Situazione in cui un soggetto compie una scelta che può comportare esiti diversi; dunque il r. è legato alla possibilità [...] cui si riflette) la sua maggiore o minore propensione al rischio. Una volta accettata l’impostazione unitaria, si possono poi si riduce con azioni preventive. Nella gestionedel r. il fine è l’identificazione del r. e l’individuazione della risposta ...
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(II, p. 498; App. I, p. 87; II, i, p. 136; III, i, p. 70; IV, i, p. 101; V, i, p. 125)
Scienze alimentari e nutrizionali
di Emanuele Djalma Vitali
Sul finire del 20° sec., accanto ai tradizionali indirizzi [...] delrischio patogeno) senza incidere significativamente sul potere nutritivo (modesta diminuzione del frustrazione, la ricostruzione sistematica delle regole terapeutiche, la gestione calda e ferma della distanza sono presupposti indispensabili in ...
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(XIII, p. 967; App. III, i, p. 553)
Gli aspetti tecnici e scientifici riguardanti la produzione e la distribuzione dell'e. elettrica sono stati trattati nell'ampia voce elettrica, energia del XIII volume [...] attribuirsi principalmente alle nuove tecnologie che riducono il rischio economico nell'esplorazione e diminuiscono i costi di oggi in esercizio, a più soddisfacenti modalità di gestionedel combustibile irradiato e dei rifiuti radioattivi, nonché a ...
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(App. III, I, p. 68; IV, I, p. 96)
Con lo sviluppo delle i.a. sono mutate le caratteristiche salienti delle imprese operanti nel settore, mentre le tecnologie della conservazione degli alimenti si sono [...] di tutta una serie di studi (valutazione delrischio tossicologico tramite indagini metaboliche, biochi miche- contaminazione da fall-out radioattivo. In alcuni casi errori di gestione d'impianti nucleari per la produzione di energia hanno dato ...
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Produzione
Marcello Lando
Mario Lucertini
Fernando Nicolò
(XXVIII, p. 298; App. V, iv, p. 285)
Nella Enciclopedia Italiana compaiono due diverse concezioni economiche della produzione, di cui una [...] nel progetto di sistemi a elevato rischio, come, per es., i sistemi per il controllo del traffico aereo o le centrali nucleari.
Il sistema integrato uomo/macchina pone nuovi e rilevanti problemi di gestione e richiede da parte degli operatori ...
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Industria
Claudio Sardoni
Andrea Saba
Giuseppe Torre
Mario Colacito
(XIX, p. 152; App. II, ii, p. 28; III, i, p. 866; IV, ii, p. 177; V, ii, p. 664)
Parte introduttiva
di Claudio Sardoni
Alla fine [...] di partecipazioni temporanee al capitale di rischio di piccole imprese in forma di società enti pubblici economici, aziende autonome ed enti di gestione
La decisione politica di riforma del sistema delle partecipazioni prende corpo nel d.l. ...
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pregiudizio algoritmico loc. s.le m. (spec. al pl.) Contenuto etico o ideologico distorto o discriminatorio (per es. verso le fasce più fragili della popolazione) processato dall’algoritmo nella fase di raccolta massiva dei dati e poi generato...
privatocrazia s. f. Sistema istituzionale, politico, economico che amministra il pubblico tramite il privato. ◆ [tit.] Siamo finiti nella privatocrazia [catenaccio] Chiara Cordelli (università di Chicago): troppe privatizzazioni delegittimano...