settanta religione Numero sacro in quanto multiplo di sette, donde le 70 nazioni della tavola etnografica della Genesi, i 70 anziani di Israele, i 70 anni (o settimane di anni) dell’apocalittica, i 70 [...] (o 72) discepoli di Gesù. Versione dei S. La prima traduzione greca dell’Antico Testamento. Secondo la più antica tradizione il re Tolomeo Filadelfo avrebbe chiamato in Egitto 72 traduttori (6 per ognuna delle 12 tribù d’Israele), che nell’isola di ...
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Gesuita (Toledo 1526 - Madrid 1611). Paggio del card. Alessandro Farnese a Roma (1539), fuggì dalla sua corte, riparando presso s. Ignazio di Loyola, che lo fece studiare a Parigi, Lovanio e Padova. Ordinato [...] prete (1553), fu mandato nelle Fiandre a propagare la Compagnia di Gesù, poi in Spagna. Scrisse contro Machiavelli nel Tratado de la religión y virtudes que debe tener el príncipe christiano (1595); autore della prima vita di s. Ignazio (1572), di ...
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LIBERATORE, Matteo
Salvatore Discepolo
Nacque a Salerno il 14 ag. 1810. Il padre, Nicola, era un alto e stimato magistrato; la madre, Caterina De Rosa, proveniva da una nobile famiglia di Barile (presso [...] , per precauzione, come scrisse a p. G.M. Cornoldi, e per l'ambiente ostile. In quel periodo, infatti, tra i gesuiti italiani, il tomismo e la scolastica non erano diffusi: anzi, per ordine del superiore generale J.Ph. Roothaan, i primi tentativi di ...
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protestantesimo
Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. [...] e ha cercato il dialogo con la cultura e la filosofia moderne. Alcuni studiosi hanno avviato un’indagine storico-critica sulla figura di Gesù, sull’attendibilità storica dei Vangeli e sul modo in cui l’uomo moderno vive l’esperienza di fede, al di là ...
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Nella Bibbia, uno dei dodici figli di Giacobbe, capostipite dell'omonima tribù ebraica. Questa occupò il territorio fra il promontorio del Carmelo a occidente e il Lago di Gennèsaret a oriente e dette [...] il nome al territorio medesimo, cui appartenevano cinque città, tra le quali Nazareth: in tale territorio Gesù Cristo svolse buona parte della sua attività pubblica. ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] realtà storica dei miracoli narrati dai Vangeli, dall’altra è consapevole che questo non può bastare per sostenere la divinità di Gesù in un contesto in cui anche altri compiono miracoli e in cui vi è un reciproco scambio di accuse di magia. Sceglie ...
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Vittore I, santo
Papa (m. fra il 197 e il 201). Africano di lingua latina, successe a Eleuterio fra il 186 e il 189. La storiografia concorda nell’indicarlo come il primo vescovo effettivamente monarchico [...] di Roma (➔ ). Si oppose alla diffusione delle dottrine gnostiche e dell’eresia adozianista (che riteneva Gesù figlio «adottivo» di Dio). Abile organizzatore, cercò di uniformare le pratiche religiose delle diverse chiese e fissò la data della Pasqua ...
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valdismo Movimento religioso originato in Francia nel 12° sec. e confluito successivamente nella Riforma protestante.
Le origini
Il movimento valdese trae origine dall’attività di un mercante lionese, [...] indotto Valdo alla conversione: avendo chiesto a un teologo quale fosse la via perfetta alla salvezza, si sentì ripetere la consegna di Gesù al giovane ricco: «se vuoi essere perfetto, vendi ciò che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli ...
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Pallavicino, Pietro Sforza
Prelato e letterato (Roma 1607-ivi 1667). Laureatosi a Roma in legge nel 1625 e in teologia nel 1628, nel 1630 abbracciò lo stato ecclesiastico e fu per quattro anni (dal 1632) [...] governatore di Iesi, Orvieto e Camerino: in questi anni scrisse in ottave i Fasti sacri. Nel 1637 entrò nella Compagnia di Gesù, e dal 1639 fu professore di filosofia e poi di teologia nel Collegio romano. Nel 1659 fu creato cardinale da Alessandro ...
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Termine, che nel greco classico significa «inviato, rappresentante» e quindi anche «capo» di una spedizione marittima, usato per designare i messi inviati da Gerusalemme per mantenere i rapporti con le [...] ebraiche) inviati a portare la Buona Novella «alle pecore perdute della casa d’Israele»; sono tutti seguaci fedeli di Gesù, dal battesimo di Giovanni alla resurrezione e dal Messia hanno ricevuto il potere di affrontare demoni immondi, accettando nel ...
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Gesu
Geṡù [dal lat. Iesus, o anche Ihesus, gr. ᾿Ιησοῦς, che corrispondono alla forma ebr. Yēshūa῾, e quindi altra forma del nome Giosuè]. – Nome, di solito seguito dall’apposizione Cristo (v.), del fondatore del cristianesimo e della Chiesa,...
gesuato
geṡüato s. m. [der. del nome di Gesù]. – Religioso appartenente all’ordine fondato dal beato Giovanni Colombini (1360) e soppresso nel 1668; i gesuati, particolarmente devoti di san Girolamo (perciò detti anche g. di san Girolamo),...