Regista danese, morto a Copenaghen il 20 marzo 1968. Tra le figure più rappresentative della storia dell'arte del film. Il suo ultimo film è Gertrud (1964), in cui, sulla scorta di un testo teatrale di [...] quasi tutta la sua opera. Edita nel 1968 a Copenaghen (Jesus fra Nazareth), è stata tradotta e pubblicata anche in Italia (Gesù. Racconto di un film, Torino 1969).
Bibl.: A. Solmi, Tre maestri del cinema, Milano 1956; A. Bernardini, N. Taddei, C. T ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] ha consacrato i luoghi ove si è svolta la vicenda terrena diGesù Cristo, e il p. in Terra Santa, in particolare a non fanno perdere di vista l'importanza del viaggio a Gerusalemme, a Nazareth e a Betlemme.Questa geografia storica del p., di cui oggi ...
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CARPI DE' RESMINI, Aldo
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Nacque a Milano il 6 ott. 1886, quinto dei sette figli di Amilcare, medico condotto, e di Giuseppina de' Resmini. A dodici anni fu spettatore partecipe dei moti operai del [...] d'Arco, Pinocchio, Gesù Bambino ("quanto più è inerme, tanto più è pericoloso"), Cristo incoronato di spine, Arlecchino e Colombina sei grandi mosaici per la basilica dell'Annunciazione a Nazareth, per celebrare la visita in Terrasanta del papa Paolo ...
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Nacque intorno alla seconda decade del sec. XV a Padova da Giovan Francesco, che per più di quaranta anni insegnò diritto civile e canonico in quell'università, e da Margherita di Nascimbene da Rodi. Fece [...] a dorso d'asino Gerusalemme e di là si portarono ad Ebron, a Samaria, a Nazareth, al lago di Tiberiade, percorrendo sulle vestigia del passaggio terreno di Cristo un cammino denso di preghiere e di intensa commozione lungo un itinerario ormai ...
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L’insieme delle località che rivestono un carattere storico-sacrale per le tre religioni monoteistiche (cristianesimo, ebraismo, islam).
L. cristiani
Sono considerati L. dei cristiani quelle località [...] della Palestina dove si svolsero la vita terrena e la predicazione diGesù Cristo, soprattutto il luogo dell’Annunciazione a Nazareth, la grotta di Betlemme, la casa di Pietro a Cafarnao e, a Gerusalemme, il cenacolo, il Getsemani, il Golgota con il ...
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Nome assunto da vari gruppi moderni dall’epiteto diGesù Cristo, che a Nazareth trascorse la giovinezza.
Arte
Gruppo di pittori tedeschi della prima metà del 19° sec., che si propose di rinnovare l’arte [...] riferimento ironico alla foggia dei capelli alla nazarena seguita da questi pittori e con allusione alla conversione al cattolicesimo di alcuni di essi; ma già nel 1817 J.W. von Goethe aveva usato questo termine per la pittura religiosa e patriottica ...
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Biblista tedesco (Kiel 1919 - Münster, Germania, 1998), dal 1961 prof. all'univ. di Münster (Vestfalia). Della scuola di R. Bultmann, M. contribuì nello studio dei sinottici all'affermazione del metodo [...] ) con Der Evangelist Markus (1956); da ricordare inoltre la sua riduttiva interpretazione della resurrezione diGesù: Anfangsproblem der Christologie (1960; trad. it. 1969); Die Auferstehung Jesus von Nazareth (1968; trad. it. 1970). ...
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GROTTA (dal gr. κρύπτα; fr. grotte; sp. gruta; ted. Grotte; ingl. grotto)
Michele GORTANI
Umberto FRACASSINI
Grotta o caverna è, nel linguaggio comune, una cavità a sviluppo prevalentemente orizzontale, [...] , il cui sviluppo di gallerie, stimato nel di Lourdes, hanno la loro grotta sacra, e, senza tener conto della tradizione evangelica, in Palestina la tradizione locale indica a Betlemme una grotta come il luogo dove nacque Gesù Cristo, e a Nazareth ...
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GORE, Charles
Teologo anglicano, nato nel 1853, della famiglia dei conti di Arran. Educato a Oxford, si diede dapprima all'insegnamento (fellow del Trinity College, 1875-95; bibliotecario della Pusey [...] , asserendo che Gesù era stato soggetto a tutte le limitazioni umane, spogliandosi di tutti gli attributi Can we then believe?, 1926; Christ and society (1928); Jesus of Nazareth (1929); e commenti a Efesini (1898), Romani (1899), Epistole ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] la particolare predilezione del pontefice per la Compagnia diGesù. Egli non solo confermò facoltà e privilegi médiatrice entre la France et l'Espagne: la mission de l'archevêque de Nazareth auprès de François d'Anjou (1578), "Mélanges de la Casa de ...
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nazareo
nażarèo (o nażorèo o naṡorèo) agg. e s. m. [dal lat. Nazaraeus, gr. Ναζωραῖος]. – Etnico ebraico connesso dalla tradizione con la città di Nazareth, e inteso quindi come sinon. di nazareno; nel Nuovo Testamento (Matteo 2, 23) è riferito...
medice, cura te ipsum
‹mèdiče ...› (lat. «medico, cura te stesso»). – Proverbio che Gesù (Luca 4, 23) immagina possa essergli ricordato dagli abitanti di Nazareth quasi a esortarlo a compiere a Nazareth, sua patria, quelle azioni miracolose...