(gr. Mακκαβαῖοι) Dinastia ebraica che guidò la rivolta contro il tentativo dei re di Siria di ellenizzare a forza gli Ebrei.
Quando Antioco IV Epifane impose sacrifici pagani ai Giudei (168 a.C.), mentre [...] (Eleazaro e Giovanni erano morti nel frattempo), che colse buoni successi occupando Ioppe sul mare e liberando Gazara e Gerusalemme (142). Nominato dagli Ebrei capo dell’esercito e dello Stato e sommo sacerdote (141), fu anche riconosciuto dai Romani ...
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(ebr. Nĕḥemyāh) Nella Bibbia, ebreo vivente a Susa, alla corte del re Artaserse I; le sue vicende sono descritte nell’omonimo libro dell’Antico Testamento. La cronologia è incerta e soprattutto discussi [...] 424).
Il libro di N. si divide in tre parti principali: i capitoli I-VII espongono la venuta di N. a Gerusalemme, la costruzione delle mura e la riorganizzazione sociale; i capitoli VIII-XII narrano le assemblee del popolo per la restaurazione della ...
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BESOZZI, Gioacchino
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Milano da nobile famiglia il 23 dic. 1679. A sedici anni entrò nella Congregazione di Lombardia dell'Ordine cisterciense, proseguendo gli studi con grande [...] cui opera, peraltro, non soddisfece il papa. Il 5 apr. 1745 il B. mutò il titolo con quello di S. Croce in Gerusalemme, che si era allora reso vacante. Un importante e delicato incarico egli ebbe quando si dovettero prendere in esame ' le accuse di ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] pratica religiosa.
L. giudaica
Per gli Ebrei lo sviluppo della preghiera pubblica in comune inizia con la distruzione del tempio di Gerusalemme nel 70 d.C. Inizialmente si svolge due volte al giorno, alla mattina e al vespro; si integra poi di una ...
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Sommo sacerdote israelita al tempo dei re David e Salomone. Discendente di Aronne, esercitava il suo ministero nel santuario di Gabaon, mentre un secondo sommo sacerdote, Abiatar, parimenti discendente [...] fu anche la vittoria di S., che rimase unico sommo sacerdote. S. fu considerato il capostipite delle famiglie sacerdotali di Gerusalemme (sadochiti) nel periodo postesilico. Nel 2º sec. a. C. il suo nome servì a designare un partito politico, i ...
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Nome che compare tre volte nel Nuovo Testamento (Act. 19, 22; Rom. 16, 23; II Tim. 4, 20); ma sembra doversi escludere che si tratti di uno stesso personaggio, e piuttosto è attendibile l'ipotesi che vede [...] a Paolo che però non seguì nell'apostolato itinerante. n I Menologi greci fanno di E. l'economo della Chiesa di Gerusalemme, poi vescovo di Cesarea di Filippo; il Martirologio romano lo fa martire a Filippi in Macedonia, ove sarebbe stato vescovo. È ...
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Sadoc
Sommo sacerdote al tempo dei re David e Salomone. Discendente di Aronne, esercitava il suo ministero nel santuario di Gabaon, mentre un secondo sommo sacerdote, Abiatar, parimenti discendente di [...] fu anche la vittoria di S., che rimase unico sommo sacerdote. S. fu considerato il capostipite delle famiglie sacerdotali di Gerusalemme (sadociti) nel periodo postesilico. Nel 2° sec. a.C. il suo nome servì a designare un gruppo politico, i ; a ...
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Nome greco della Resurrezione di Cristo e di quella finale dei morti.
La rappresentazione dell’a. è propria dell’iconografia bizantina. Sin dagli esempi più antichi (7° sec.) è associata alla discesa agli [...] Aetheriae (o Eucheriae o Egeriae) chiama a. il luogo del sepolcro di Cristo, la ‘santa grotta’ inclusa nella basilica di Gerusalemme; il nome poi designò la basilica stessa e in seguito molte altre chiese sia in Oriente sia in Occidente (Ravenna). ...
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Storico della religione ebraica, nato a Vienna l'8 febbraio 1878. Religiosamente impegnato, il Buber cercò, sin dagli anni giovanili, di interpretare al livello del pensiero moderno la tradizione ebraica [...] di Francoforte s. M., che tenne fino al 1933, e un'altra, dal 1938, all'università ebraica di Gerusalemme, nel complesso della sua opera prevalgono, tuttavia, sugli aspetti scientifici in senso tecnico ed accademico, quelli ideologici, morali ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] tornò a Corinto, e di lì, tornando verso nord e ripiegando poi a sud lungo la costa asiatica, si recò a Gerusalemme per portarvi le collette raccolte a favore di quei cristiani secondo un impegno precedentemente assunto (cfr. Gal. 2, 10). Qui, oltre ...
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eliminazione mirata
loc. s.le f. Soppressione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ è certo che le vittime degli shaid, le vittime delle «eliminazioni mirate» di [Ariel] Sharon, le ha uccise l’odio. E l’odio, in Palestina,...
gerosolimitano
geroṡolimitano (non com. geroṡolomitano, ant. ieroṡolimitano) agg. [der. del nome lat. di Gerusalemme, Hierosoly̆ma]. – Di Gerusalemme: ordine g., ordine militare e religioso di s. Giovanni di Gerusalemme, detto poi dei Cavalieri...