BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] , realizzato intorno al 1100, la raffigurazione di Babilonia - Babylonia magna recita un'iscrizione - appare affrontata a quella della Gerusalemmeceleste, individuata dalla scritta Ih(e)r(usa)l(e)m; qualche decennio più tardi nei capitelli di Saint ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] come il culto che la Chiesa stessa rendeva al suo Signore, anticipando in terra la vita dei beati nella Gerusalemmeceleste. Da qui l'importanza simbolica della liturgia collettiva: la sua fastosità e la sua continuità altro non volevano essere ...
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GIOACCHINO da Fiore
Raniero Orioli
Nacque a Celico, presso Cosenza, sesto di otto fratelli, tra il 1130 e il 1135 da Gemma e Mauro, tabellio e forse publicus notarius di Sanzio, arcivescovo di Cosenza.
Le [...] sono le parti che la compongono, cui si aggiunge un'ottava parte "che corrisponde alla glorificazione metastorica della GerusalemmeCeleste" (Tagliapietra, 1994, p. 80). Ma soprattutto ciò che più di innovativo presenta quest'opera è l'aver inteso ...
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HILDESHEIM
U. Kuder
(Hilduinesheim nei docc. medievali)
Città della Bassa Sassonia (Germania) nel territorio di Hannover, sviluppatasi sulla sponda occidentale del fiume Innerste, a N del massiccio [...] del vescovo Hezilo si deve il grande lampadario bronzeo (1055-1065) sopra l'altare maggiore rappresentante la Gerusalemmeceleste (il più antico tra le Lichterkronen medievali), che possiede ventiquattro tra porte di città e torri, collegate ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] archeggiature a tutto sesto e delle fasce orizzontali i motivi che decorano solitamente le raffigurazioni delle mura della Gerusalemmeceleste - e i suoi piedi poggiano su uno sgabello, piedistallo che ne sottolinea la dignità. Tale figura, esemplata ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] " di Giannozzo Manetti alla luce di una ricognizione delle fonti documentarie, ibid., pp. 111-18; S. Simoncini, Roma come Gerusalemmeceleste nel Giubileo del 1450. La "renovatio" di Nicolò V e il "Momus" di Leon Battista Alberti, ibid., pp. 322 ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] (Es 25,10-22) e del tempio (1 Re 6), e rivela le misure della Gerusalemmeceleste (Ez 40-42; Ap 21). La città di Vałaršapat, novella Gerusalemme, prenderà poi il nome di Ēǰmiacin (‘è disceso l’Unigenito’), proprio in ossequio alla teofania narrata ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] , due dei quali presentano aperti i libri in cui sono iscritte le opere dei risorti. L'aggiunta, sulla sinistra, della Gerusalemmeceleste indica che il g. universale di Ap. 20, 11-15, conformemente all'uso medievale, probabilmente a partire da s ...
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VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] fino al cielo (Heck, 1997). Una miniatura illustra ancora più chiaramente le due strade della vita umana: salendo verso la Gerusalemmeceleste, una parte della scala reca sui suoi gradini i nomi delle virtù cardinali e l'uomo che le percorre riceve ...
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GENESI
M.V. Marini Clarelli
Il primo libro del Pentateuco, che la traduzione greca detta dei Settanta e la patristica designano con il nome di G., narra la creazione del mondo, la storia dell'Eden, [...] nel 1291 da Jacopo Torriti e Jacopo da Camerino, nel quale l'Eden sormontato dalla croce gemmata racchiude la Gerusalemmeceleste.Anche intorno all'albero della vita si sviluppa una complessa serie di nessi simbolici e tipologici (Iacobini, 1994): l ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
tempio
tèmpio (ant. tèmplo) s. m. [dal lat. templum, da una radice affine al gr. τέμενος «recinto sacro», τέμνω «tagliare»: v. oltre] (pl. tèmpî o più spesso tèmpli, che evita l’ambiguità con tempi plur. di tempo). – 1. Edificio sacro, luogo...