La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] (Carofiglio, cit., p. 11)
La funzione di sfondo può essere svolta anche da forme non finite del verbo, come ➔ gerundio e ➔ participio: uscendo di casa, incontrai Giovanni.
Le categorie di tempo e ➔ persona sono, nei due sottogruppi, strettamente ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] in favore di «altri genuinamente volgari» (Dardano 1969: 69); lo stesso participio congiunto è spesso reso con il gerundio, produttivo anche nella prosa coeva: «poscia intendendo quanto potessero a la preda» per dum deinde in quantum possent praedae ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] di parola che varia per la flessione): nel primo caso rientrano, ad es., le forme dell’imperfetto congiuntivo, del gerundio, del participio presente e perfetto e dell’infinito (tranne che gli infiniti rizotonici della seconda coniugazione: per es ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] ’egli avea vinto, nuovamente vide costui piegante l’arco con aperta corda, e dissegli […] (Arrigo Simintendi 1969: 519)
(b) il gerundio, che nell’italiano d’oggi ricorre con tale funzione in alcuni dialetti, come il sardo (appu biu sorri mia currendi ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] » (Pozzi 1975: 68). Allo stesso modo acquistano particolari funzioni costrutti quali il participio passato assoluto invece del gerundio composto, il costrutto nominale e l’impiego dei predicati per esprimere la «funzione giudicante» dell’autore ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] e nel Lazio è inoltre la perifrasi stare a + infinito (tronco), corrispondente (ma con alcune particolarità) a stare + gerundio (sto a lavorà, sto ad arivà; D’Achille & Giovanardi 2001: 43-65; ➔ perifrastiche, strutture). Marcati regionalmente ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] come avviene altrove nell’ambito romanzo, il participio presente verbale in italiano è in larga parte sostituito dal gerundio già nel periodo medievale (Lýer 1934) e continua ad essere usato prevalentemente in contesti latineggianti:
(62) come si ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] esplicita, mentre nella forma implicita possono esprimersi con il participio passato (preceduto o no da appena, dopo), con il gerundio, con l’infinito preceduto dalle preposizioni in, a, su o dalle locuzioni prima di, dopo (di).
Meteorologia
Insieme ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] costrutti particolari, come la coordinazione asindetica di due imperativi (va dormi «va’ a dormire»; ➔ congiunzioni); la coordinazione di gerundio e verbo di modo finito («Il quale, avendo disposto di fare una notabile e maravigliosa festa in Verona ...
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Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...] di vista dello spazio, proprio come altre forme legate a una comunicazione che evolve attimo per attimo (le perifrasi stare + gerundio, per es.) e punta sulla messa in rilievo di alcuni elementi tramite frequenti dislocazioni («il regalo non te lo do ...
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gerundio
gerùndio s. m. [dal lat. tardo gerundium, der., come gerundivus, di gerundus = gerendus, part. fut. passivo di gerĕre «compiere»; propr.: il modo che indica l’azione da compiere]. – Modo nominale del verbo, derivato in italiano, come...
gerundivo
s. m. [dal lat. tardo gerundivus (modus); v. gerundio]. – Categoria morfologica del verbo latino, non conservatasi nelle lingue romanze; aveva natura aggettivale, caratterizzata, come il gerundio, dal suffisso -nd- (laudandus, timendus,...