Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] dell’area centro-meridionale, è in espansione (D’Achille 2001; ➔ Roma, italiano di);
(f) costruzione stare + gerundio: sto facendo i compiti. Tale costrutto rappresenta, nel Novecento, una delle innovazioni sintattiche più importanti (cfr. Cortelazzo ...
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riso
Emilio Pasquini
Parola-chiave del mondo dantesco, nelle sue varie connotazioni semantiche (come anche ‛ ridere '), spesso delegata al rilievo della posizione in rima. Pochi gli esempi estranei [...] un'età dell'oro: vidi che con riso / udito avëan l'ultimo costrutto (XXVIII 146: il sintagma ‛ con r. ' surroga un gerundio ‛ sorridendo ').
Viceversa, nella chiusa della seconda cantica (XXXII 5 lo santo riso / a sé traéli con l'antica rete), si ha ...
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trattare
Andrea Battistini
Come ha messo in luce il Curtius (sulla scorta di un passo di Ep XIII 26-27, dove si distingue tra forma tractatus e forma tractandi), in D. il verbo ha il più delle volte [...] 2 non è convenevole a me trattare di ciò, per quello che, trattando, converrebbe essere me laudatore di me medesimo (il gerundio incidentale significa " col parlarne ", come in una delle tre occorrenze di Cv III VIII 15 de la prima materia, così ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] da Bandini (1972), tutti di Clemente Rebora (in sottolineato i verbi e i loro oggetti; in 30 si intende che il gerundio è controllato dal soggetto della reggente il piano):
(30) pace su neve vaporando, il piano
sconfina
(31) piomba il turbine e ...
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(Estados Unidos do Brazil: A. T., 149-150, 151, 152, 153-154, 155-156, 157-158).
Sommario. - Geografia: Esplorazioni (p. 701); Geologia e morfologia (p. 702); Clima (p. 706); Idrografia (p. 709); Vegetazione [...] per il port. levei-o para casa, "lo condussi a casa".
Il brasiliano ama infine molto, come l'italiano, le costruzioni col gerundio per indicare la durata, p. es. bras. estou escrevendo per il port. estou a escrever; bras. estou fazendo per il port ...
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NOME (fr. nom; sp. nombre; ted. Name; ingl. noun)
Giacomo DEVOTO
Giancarlo FRE'
Nicola Turchi
Categoria di parole che indicano una cosa o una qualità; una delle due categorie di parole fornite di semantema [...] nome di azione privo di qualsiasi carattere morfologico o sintattico nominale: amare la patria, rispetto ad amor di patria. Il gerundio (v.) si può confrontare con i nomi di strumento. Il participio (v.) infine conserva caratteri verbali di tempo e d ...
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VERBO (fr. verbe; sp. verbo; ted. Zeitwort; ingl. verb)
Giacomo Devoto
Categoria di parole che indicano un'azione, opposta al nome che indica cosa o qualità; come il nome, categoria di parole fornita [...] avere un presente puro e semplice.
Per le forme intermedie fra la categoria del verbo e del nome cfr. gerundio; infinito; participio e soprattutto nome, dove è sottolineata la differenza fra elementi nominali statici e dinamici, e quindi, nell ...
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fare
Carlo Delcorno
. Dal latino facĕre, da cui già nel sec. VI deriva la forma contratta fare per analogia con dare. Usatissimo in D., copre pressoché tutta l'area semantica che il vocabolo domina [...] fagliele, fammi, fammiti, fatti, e solo in Rime LXVIII 49 falmi), fate (fatene, Pg V 30; fatevi, Cv IV XI 12).
Il gerundio appare quasi sempre con doppia toscana: faccendo, faccendosi; al partic. pass. sono da registrare le forme fatto, -a, -i, -e, e ...
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dietro (Diretro; Dirietro)
Riccardo Ambrosini
1. ‛ Dietro ' ricorre una sola volta, con funzione di avverbio, in Vn VII 4 10 ch'io mi sentia dir dietro spesse fiate: questa locuzione con ‛ dire ' , che [...] tuo banco: il lettore, restando (indietro?) nel suo banco, deve ora andar pur dietro con il pensiero (pensando; per un uso analogo del gerundio in costruzioni affini, cfr. Pd XXX 32; e v. 4.1.) a ciò che D. gli ha posto di fronte, deve dedicarvisi.
4 ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] per ipercorrettismo, si rilevano: l’uso della preposizione a con i verbi di percezione (ho sentito a dire); il gerundio di una quarta coniugazione in -indo (si andò smarrindo); la presenza del pronome atono soggetto di terza persona femminile ...
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gerundio
gerùndio s. m. [dal lat. tardo gerundium, der., come gerundivus, di gerundus = gerendus, part. fut. passivo di gerĕre «compiere»; propr.: il modo che indica l’azione da compiere]. – Modo nominale del verbo, derivato in italiano, come...
gerundivo
s. m. [dal lat. tardo gerundivus (modus); v. gerundio]. – Categoria morfologica del verbo latino, non conservatasi nelle lingue romanze; aveva natura aggettivale, caratterizzata, come il gerundio, dal suffisso -nd- (laudandus, timendus,...