BARETTI, Giuseppe
Mario Fubini
Ebbe per causa di uomini e circostanze, ma più per il suo carattere irrequieto e combattivo, una vita errabonda e avventurosa: nato a Torino il 24 apr. 1719 da famiglia [...] U. Cosmo, G. B. e Yosé Francisco de Isla, in Giorn. stor. d. letter. ital., XLV (1905), pp. 193-314 (sull'aut. del Frate Gerundio con appendici di pagine edite e inedite del B.); B. Croce, G. B., in Problemi di estetica, Bari 1910, pp. 443-448; G. A ...
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pensiero (pensero)
Alessandro Niccoli
La rilevante diffusione di questo vocabolo nel lessico dantesco, oltre che dall'ampiezza del suo campo semantico, pari per latitudine di accezioni a quella attestata [...] io non possa intendere là ove lo pensero mi trae.
Piuttosto frequente è l'uso del sintagma ‛ nel p. ' (o del gerundio ‛ pensando ': v. PENSARE) retto da un verbo di percezione come ‛ vedere ' o ‛ sentire ' (ma anche da ‛ dire ' o ‛ avere '): Vv XXVII ...
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centro (centrum)
Emilio Pasquini
Sostantivo mancante in Rime, Fiore e Detto, e parola-chiave delle ‛ geometrie ' paradisiache, vale in primo luogo, genericamente, " parte centrale di uno spazio orizzontale [...] caso tuttavia il nesso appare (restando imprecisato lo scopo) con la mera connotazione di un movimento simultaneo, per via di gerundio, e apparente abbandono dell'immagine geometrica: Pd XXI 80 del suo mezzo fece il lume centro, / girando sé come ...
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avere
Riccardo Ambrosini
1. Le forme del verbo a. (per l'uso sostantivale, v. § 13) occorrono 1500 volte circa (735 circa nella Commedia, 415 circa nel Convivio e, in numero quasi eguale di casi, 173 [...] , 3 Rime); 17 avendo (9 Convivio, 5 Vita Nuova, 3 Commedia, ove trovasi l'unicum avendomi: l'uso del gerundio si confà di più all'andamento razionale e alla stilizzazione formale della prosa, ove, analogamente, sono più frequenti le attestazioni di ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] ha il cosiddetto imperfetto progressivo. Tale funzione è verificabile con un test di sostituzione con la perifrasi progressiva stare + gerundio, come in (5), ove fumava può essere trasformato in stava fumando:
(5) Un giorno, in camera sua, mentre lui ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] (➔ burocratese; ➔ giuridico-amministrativo, linguaggio) si riscontra la predilezione per le forme non finite del verbo (➔ gerundio e ➔ participio presente, in particolare), con diversi esiti sintattici: si ritiene già inoltrata la domanda, un ...
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cantare (verbo; cante, in rima, II singol. pres. indic.)
Emilio Pasquini
A un'analisi statistica, sono assai rari, ma non univoci, gli esempi di questo verbo nella prima cantica, sei in tutto (Scartazzini: [...] al v. 64 e in XXVI 142] s'udìe / ‛ Labïa mëa, Domine '; XXV 122 ‛ Summae Deus elementïae ' ... / udi' cantando (gerundio in funzione di participio [" cantanti ", " spiriti che cantavano "] o d'infinito [" udii recitare "] secondo una nota costruzione ...
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La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] indicativo, come in tutti gli esempi precedenti, e congiuntivo, come in (7) – sia di modo non finito, come in (8), al gerundio, e in (9), al participio passato. In questi ultimi casi la congiunzione subordinante iniziale è assente, perciò il ruolo di ...
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LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che [...] è il cosiddetto supino in -tum e -tū, rispettivamente forme di accusativo ed ablativo di temi d'azione in -tu-. Per il gerundio, v. sotto.
41. - Participî. - Presente -ens da -ents (v. Cons., 41). Passato passivo -to- (lectus); nei temi in dent. -so ...
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potere
Domenico Consoli
Verbo di uso amplissimo. Riguardo alle forme D. si avvale di una notevole libertà: nella II singol. indic. pres. accanto al comune puoi figura una volta puoi (Vn XXII 14 7, ma [...] LI 1); cfr. Parodi, Lingua 274. La III plur. è rappresentata insieme da potrebbero (per es. Vn II 10) e poterian (Rime CIV 104). Il gerundio pres. è possendo (Cv IV IV 4, If XXX 139, Pg XI 90, Pd IV 81), il partic. pass. potuto (If XIII 46, Pg III ...
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gerundio
gerùndio s. m. [dal lat. tardo gerundium, der., come gerundivus, di gerundus = gerendus, part. fut. passivo di gerĕre «compiere»; propr.: il modo che indica l’azione da compiere]. – Modo nominale del verbo, derivato in italiano, come...
gerundivo
s. m. [dal lat. tardo gerundivus (modus); v. gerundio]. – Categoria morfologica del verbo latino, non conservatasi nelle lingue romanze; aveva natura aggettivale, caratterizzata, come il gerundio, dal suffisso -nd- (laudandus, timendus,...