stare (istare)
Ugo Vignuzzi
Verbo di frequenza medio-alta, con 26 presenze nella Vita Nuova, 30 nelle Rime (di cui 3 nelle Rime dubbie), 49 nel Convivio, 132 nella Commedia, 51 nel Fiore e una nel Detto, [...] in If XXXII 31 a gracidar si sta la rana / col muso fuor de l'acqua, e in Pg IX 144; il gruppo ‛ stare + gerundio ' solo in Pg XXVII 76 (citato in 16.).
19. Il participio presente ‛ stante ', impiegato come aggettivo, si presenta nel modulo ‛ fermo e ...
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Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] : in questo caso è obbligatoria se l’inciso è composto da una frase (con forme implicite, come ad es. il gerundio):
(6) passando alle specifiche contestazioni, ho risposto di no
non se formato da elementi nominali:
(7) con questo libro (,) l ...
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ridere [la forma ridia, ind. imperf. III singol., è adoperata in Fiore CXLI 5]
Emilio Pasquini
Il verbo è di largo impiego nella Commedia (ma escluso, non casualmente, dalla prima cantica) e inoltre [...] di rima, il participio presente con valore di aggettivo (" sorridente lieto ", " palesante nel sorriso la beatitudine ") è - come il gerundio di Pd XXV 28 e XXVII 104 - connotazione quasi esclusiva dello sguardo di Beatrice (non rientra infatti in ...
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PERSONALI, PRONOMI
I pronomi personali sono pronomi che indicano chi o che cosa è coinvolto in una comunicazione linguistica, tralasciando di ripetere l’elemento grammaticale (soggetto o complemento) [...] il verbo e assume in tutti i casi la forma univerbata con i verbi di modo:
– ➔gerundio
giocandomelo / avendomelo giocato
cantandoglieli / avendoglieli cantati
parlandocene /avendocene parlato
– ➔infinito, con la caduta della consonante finale ...
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ecco
Vincenzo Valente
Avverbio di uso ben definito e abbastanza frequente per poterne determinare alcune caratteristiche. È di uso prevalentemente poetico, quasi sempre in apertura di verso, con esatta [...] verbale, in If I 31 Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta, / una lonza leggiera e presta molto; due volte col gerundio in funzione di participio presente e di un'equivalente relativa: XIII 115 Ed ecco due da la sinistra costa, / nudi e graffiati ...
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mandare
Il significato originario (cfr. il latino mandare) di " commettere ", " comandare ", " ordinare " sopravvive in Fiore XIII 9 Lo Dio d'amor ti manda che ti piaccia / che tu non sie sì strano al [...] che fosse mandato a partire una rissa... (Cv I III 1); Allor la manda a chieder per Franchezza (Fiore CCXIV 11). Col gerundio in funzione di participio finale, in Vn XLI 1 Poi mandaro due donne gentili a me pregando..., " m'inviarono un messaggio per ...
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La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un [...] i m. ai soli indicativo e imperativo.
Si chiamano impropriamente m. anche l’infinito, il participio, il gerundio e il gerundivo, che sono invece forme nominali del verbo.
Musica
Insieme ordinato di intervalli che definisce i rapporti gerarchici tra ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La proiezione marittima e commerciale della società veneziana durante il Duecento, per quanto assorbente, non basta da sola a spiegare il ritardo con cui il volgare si afferma [...] e dopo r (indicion, Muran, miser), la cosiddetta forma aferetica dell'articolo in de lo, il metaplasmo nel gerundio corando. Si tratta della più antica scrittura esposta veneziana conservatasi fino ai nostri giorni: infatti quella incisa sulla ...
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essere
Riccardo Ambrosini
1. Le circa 7780 attestazioni dei quasi 125 tipi formali del verbo e. - incluse le forme polisillabiche con apocope della vocale finale, quelle monosillabiche con epitesi di [...] -, v. 11.6. e 12.
1.8. Non pongono problemi l'infinito (esse è forma latina in Pd III 79 e XIII 100), né il gerundio. I 161 casi di esser nella Commedia, ove essere torna 20 volte (2 nelle Rime), si contrappongono ai 337 di esser nel Convivio, ove il ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] usato al superlativo anche quando ha valore verbale e non aggettivale (il concerto è stato applauditissimo), mentre il ➔ gerundio (che non ha sempre un legame diretto con il verbo della principale, assumendo così valore testuale: riassumendo, la ...
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gerundio
gerùndio s. m. [dal lat. tardo gerundium, der., come gerundivus, di gerundus = gerendus, part. fut. passivo di gerĕre «compiere»; propr.: il modo che indica l’azione da compiere]. – Modo nominale del verbo, derivato in italiano, come...
gerundivo
s. m. [dal lat. tardo gerundivus (modus); v. gerundio]. – Categoria morfologica del verbo latino, non conservatasi nelle lingue romanze; aveva natura aggettivale, caratterizzata, come il gerundio, dal suffisso -nd- (laudandus, timendus,...