Champollion, Jean-François
Sergio Pernigotti
Lo studioso che decifrò i geroglifici
Nel 1822 lo studioso francese Champollion riuscì a decifrare la scrittura geroglifica degli antichi Egizi, che da secoli [...] a parlare copto tra sé e sé.
L'enigma risolto
Il problema stava nello scoprire che rapporto ci fosse tra la scrittura geroglifica, ignota, e la lingua che essa serviva a scrivere, che invece era nota, grazie al copto. Non era un problema di facile ...
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Scienza egizia. La trasmissione del sapere
Jan Assmann
Jürgen Osing
La trasmissione del sapere
Grammatologia
di Jan Assmann
Si definisce 'grammatologia' la scienza che studia la scrittura, non solo [...] in maniera differente è costituito dal papiro di Tanis (I-II sec. d.C.; Griffith 1889) (fig. 2). Il testo contiene la forma geroglifica, disegnata anche qui in modo molto accurato (A) e il significato (B). Cheremone (I sec. d.C.) fa uso di una lista ...
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L'egittologia
Sergio Donadoni
L'egittologia come scienza ha un'esatta data di nascita: il 1822 con la Lettre à Mr. Dacier, in cui J.-F. Champollion (1790- 1832) ha posto il fondamento alla lettura [...] i lavori di consolidamento a Rosetta del Fort Julien. Che si fosse in presenza di una possibile chiave alla lettura dei geroglifici apparve subito chiaro e della pietra vennero fatte copie che furono distribuite fra i dotti del tempo. Tanto ne fu ...
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GĒB
S. Donadoni
B Divinità egiziana della terra. È rappresentata in figura d'uomo, e spesso porta sul capo la figura di un'oca, che serve a scriverne il nome in geroglifici. In frequenti rappresentazioni [...] su sarcofagi è dipinta la scena in cui Shu, il dio dell'aria, solleva su di sé la dea del cielo Inui, interrompendone l'amplesso con Gēb. In talune di queste rappresentazioni il corpo del dio è raffigurato ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] incisi su statue, al di fuori degli zoccoli e dei supporti). La loro forma può talvolta valere in modo autonomo, e singoli geroglifici possono essere trattati come opere d'arte a sé stanti (ad esempio amuleti); o, ancora, in età tarda, la cura con la ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO
S. Donadoni
F. Matz
M. L. Matini-Morricone
1. Egitto. - Dei primordi della civiltà egiziana non ci sono restate tracce di luoghi di culto: tuttavia alcune [...] figurazioni in rilievi protodinastici, alcuni geroglifici che riproducono tradizionalmente edifici cultuali, alcune rappresentazioni stereotipe di santuarî tipici, permettono di spingere la ricerca anche all'età delle origini, sia pur mantenendola ...
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Egittologo (Londra 1813 - ivi 1885); direttore (1861) delle collezioni orientali, medievali, etnografiche del British Museum. Fondò (1870) la Society of biblical archaeology. Orientalista, si dedicò soprattutto [...] pubblicando varî papiri delle collezioni di Londra, traduzioni di testi assiri ed egiziani, un'introduzione allo studio dei geroglifici, dando impulso alla lettura dell'ieratico. Fece anche il catalogo dei vasi greci ed etruschi del British Museum ...
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Copán Sito archeologico maya, nei pressi della città di Santa Rosa de Copán, in Honduras. Abitata a partire dal 2° millennio a.C., raggiunse il massimo splendore fra il 7° e il 10° sec. d.C. A questa [...] . Fu centro culturale di primaria importanza, specie nel campo dell’astronomia, e i computi matematici riportati sui monumenti in iscrizioni geroglifiche sono più precisi che in ogni altro centro. La città fu abbandonata intorno al 13° secolo. ...
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Egittologo, nato a Frascati il 31 maggio 1889, morto a Torino il 23 dicembre 1947. Prese parte più volte a spedizioni archeologiche in Egitto, e diresse il Museo di antichità di Torino. Opere principali, [...] oltre a memorie varie in riviste e atti accademici, Grammatica della lingua egiziana antica in caratteri geroglifici, 2ª ed., Milano 1926; La pittura egiziana, Milano 1930.
Bibl.: G. Botti, in Riv. di studi orientali, XXII, pp. 109-12. ...
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geroglifico
geroġlìfico (ant. ieroġlìfico) s. m. e agg. [dal lat. tardo hieroglyphĭcus, gr. ἱερογλυϕικός nella locuz. ἱερογλυϕικὰ γράμματα «lettere sacre incise»; comp. di ἱερός «sacro» e γλύϕω «incidere»] (pl. m. -ci). – 1. a. s. m. Ciascuno...
carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., la forma delle lettere d’un alfabeto...