Pseudonimo dell’artista statunitense Marquis Lewis (n. Los Angeles 1979). Conosciuto per le sue complesse quanto esteticamente accattivanti calligrafie, è uno degli artisti americani più quotati e richiesti [...] sincretico alfabeto totemico, che può ricordare diverse tradizioni calligrafiche e di simbolismo grafico, dalla calligrafia araba ai geroglifici egiziani, e varie tipologie di graffiti moderni, dai locali cholo sino ai pichação brasiliani. L’intento ...
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SARCOFAGO (σορός, σαρκοϕαγός, sarcophăgus)
Goffredo BENDINELLI
Antonia NAVA
Custodia fabbricata in materia qualsiasi (legno, terracotta, pietra, marmo, piombo o altro metallo), per contenere un cadavere. [...] è quindi chiaramente concepito come la "casa" del morto. Successivamente i sarcofagi egiziani si adornano anche all'interno di geroglifici e scene figurate relative alle credenze dell'oltretomba e prendono poi spesso la forma antropoide (v. oltre).
A ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] incisi sulla stele di Rosetta. Come è noto, si giunse alla soluzione dell'enigma rappresentato dalla lingua egizia espressa in geroglifici in seguito al ritrovamento di una stele - poi divenuta famosa in tutto il mondo con il nome del luogo ove ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mesoamerica
Mario Sartor
Claude-François Baudez
Caratteri generali
di Mario Sartor
Le espressioni architettoniche più antiche risalgono agli Olmechi (Periodo Preclassico) [...] e la bocca semiaperta, recano spesso tracce di mutilazioni genitali. Una ventina di pietre riporta un breve testo (da due a sei geroglifici) che indicherebbe il nome della vittima e la sua sconfitta. Tra il 150 a.C. e il 150 d.C. venne costruito ...
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FERLINI, Giuseppe
Guido Fagioli Vercellone
Nato a Bologna il 24 apr. 1797, da Carlo e da Anna Sabattini, appena diciottenne fuggì di casa per dissapori con la matrigna, recandosi a Venezia da dove passò [...] Meroe, il F. volle dapprima esplorare i dintorni dell'antica capitale. Un tempio presso Berber, ricco di decorazioni e di geroglifici, attirò la sua attenzione: lo fece liberare dalla sabbia, ne trovò l'ingresso, lo saggiò per giorni da ogni lato ...
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Creta
Fabrizio Di Marco
L'isola del Minotauro
Creta fu il centro della civiltà minoica, che con il leggendario re Minosse e i suoi successori dominò il Mediterraneo per oltre duemila anni. La cultura [...] cultura poi ci ha lasciato altre significative forme d'arte e nella scrittura ha sviluppato l'importante passaggio dai geroglifici, ancora presenti nel pannello circolare chiamato Disco di Festo, a una forma di scrittura a sillabe, chiamata lineare ...
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MARIO da Venezia
Dario Busolini
MARIO da Venezia (al secolo Mario Bignoni). – Nacque a Venezia il 23 dic. 1601 dall’agiata famiglia Bignoni che lo avviò al sacerdozio nel seminario patriarcale. Nel [...] diffusione: i Serafici splendori da gli opachi delle più celebri accademie e rilucenti tra l’ombre di vaghi geroglifici compartiti in concetti tratti dalle divine lettere, contrapuntati dalle professioni humane per li giorni ordinari di quaresima ...
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YAZILIKAYA
P. E. Pecorella
Nome moderno del santuario hittita a circa 1.500 m a N-E di Boǧazköy-Khattusha.
Si tratta di un recesso naturale tra le rocce, composto di due camere decorate da bassorilievi [...] sono scartate le ipotesi di avvenimenti storici e si è puntualizzata la ricerca nel campo religioso, lo studio dei geroglifici di cui sono fornite tutte le figure, ha portato alla soluzione del problema. Tralasciando le varie identificazioni citeremo ...
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Erudito gesuita (Geisa, Fulda, 1602 - Roma 1680). Eminente rappresentante dell'enciclopedismo seicentesco, i suoi eclettici interessi spaziarono dal campo degli studi linguistici alla geologia, dalla [...] e fortunata la già segnalata China illustrata). Famosi sono rimasti i suoi tentativi di interpretare i geroglifici egiziani presenti in alcuni obelischi (Obeliscus Pamphilius, 1650; Obeliscus Alexandrinus, 1666). Sotto l'influenza dell'arte ...
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VALDÉS LEAL, Juan de
José F. Rafols
Pittore, figlio del portoghese Fernando de Nisa e di Antonia Valdés Leal, nacque a Siviglia il 4 maggio 1622 e vi morì nel 1690. Passò la gioventù a Cordova, dove [...] si trova nella National Gallery di Londra, nonché il S. Ildefonso della cattedrale di Siviglia. Sono del 1671-1672 i "geroglifici dei novissimi", dipinti sotto l'influsso del Discorso sulla Verità di D. Miguel de Manara, fondatore dell'ospedale della ...
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geroglifico
geroġlìfico (ant. ieroġlìfico) s. m. e agg. [dal lat. tardo hieroglyphĭcus, gr. ἱερογλυϕικός nella locuz. ἱερογλυϕικὰ γράμματα «lettere sacre incise»; comp. di ἱερός «sacro» e γλύϕω «incidere»] (pl. m. -ci). – 1. a. s. m. Ciascuno...
carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., la forma delle lettere d’un alfabeto...