talea Parte di una pianta capace di emettere radici e di rigenerare un nuovo individuo. La riproduzione per t. è una forma di moltiplicazione vegetativa molto usata in frutticoltura e in floricoltura, [...] . Le t. si dicono legnose, se provengono da rami o da radici nel periodo di riposo, erbacee, se sono date da germogli giovani o da foglie. In certe piante le t. non attecchiscono, perché non si ha emissione di radici; per facilitare la formazione ...
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Noce
Alessandra Magistrelli
Un albero maestoso, solitario, un po’ magico
Il noce è un albero maestoso. Nessun’altra pianta gli cresce intorno poiché quest’albero produce una sostanza tossica. Il noce [...] lobate di cui quella terminale è sempre più grande delle altre. È un albero solitario: alla sua base non crescono germogli né erbe; ciò avviene perché le foglie contengono lo juglone, una sostanza tossica che, rilasciata nel terreno dalle foglie ...
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Palma tropicale (Cocos nucifera; v. fig.), alta sino a 40 m, con foglie lunghe 3-4 m, pennate, spadici ramosi, con un solo fiore femminile, alla base dei rami, che portano più numerosi fiori maschili. [...] e probabilmente è di origine asiatica.
Il tronco si utilizza come legname; le foglie per vari usi; i giovani germogli sono consumati come ortaggi (cavoli di palma); il succo che sgorga dagli spadici recisi serve alla preparazione di una sorta ...
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Fusto perenne, prostrato e per lo più sotterraneo, proprio delle piante erbacee di climi con netta stagionalità. Ha un aspetto che ricorda quello della radice, dalla quale però si distingue perché reca [...] laterali, oppure che la gemma apicale si sviluppi ogni anno fuori terra in un germoglio aereo foglifero e fiorifero, mentre il prolungarsi del r. sotterraneo avviene per opera d’una gemma laterale. Tra i primi, che sono quindi monopodi, si ricordano ...
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Liliacee
Alessandra Magistrelli
Bei fiori e bulbi pieni d’aroma
La famiglia delle Liliacee comprende piante da fiore come i gigli e i tulipani. Vengono, però, chiamate Liliacee anche numerose piante [...] (Allium cepa), il porro (Allium porrum) nella famiglia delle Alliacee, l’asparago (Asparagus officinalis), di cui mangiamo i germogli detti turioni, in quella delle Asparagacee, la yucca e l’agave delle zone aride americane, da cui si ricavano fibre ...
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Nome comune della pianta perenne (Cynara scolymus) delle Asteracee e del suo capolino fiorale immaturo, commestibile, di cui si mangiano il ricettacolo e la base delle brattee fiorali.
Il c. è noto solo [...] meridionale e in America, richiede terreni profondi e soffici, non umidi, e clima mite; si moltiplica piantando in autunno i germogli basali, che vengono staccati dalla pianta vecchia, lasciando a ciascuno un pezzo del rizoma e 4-5 foglie. In certi ...
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Botanica
John Heslop-Harrison
Introduzione
La botanica è la scienza che studia le piante. L'unità di questa scienza sta nell'oggetto trattato e non negli scopi che si prefigge chi ad essa si dedica, [...] chiamato ‛vernalizzazione'. Effetti della temperatura si hanno anche in molte piante nella regolazione del letargo dei germogli.
Gli effetti sullo sviluppo dovuti sia al fotoperiodismo sia alla temperatura sono probabilmente determinati, almeno in ...
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Il mondo delle piante
Maria Arcà
Elisa Manacorda
C'era una volta un seme
La storia di ogni pianta comincia con un seme caduto nella terra. Esso darà vita a una pianta, che a sua volta crescerà e diventerà [...] madre.
Con l'aria, l'acqua e il nutrimento il seme ha formato le radici e le foglie. Ora possiamo piantare il nostro germoglio in un vaso di terra. Con un po' di attenzione (dobbiamo annaffiarlo regolarmente, fare in modo che non si geli se fa troppo ...
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Sostanza di crescita diffusibile che si forma nelle piante, nelle cellule degli apici vegetativi, degli abbozzi fogliari e delle gemme fiorali, e stimola l’accrescimento in senso longitudinale, anche rapido [...] vari enzimi; esse sono poi caratterizzate dalla capacità di accelerare la velocità di crescita di tessuti primari recisi da germogli, con risposte all’IAA e alle a. sintetiche talora assai rapide, misurabili nello spazio di qualche ora, o addirittura ...
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Pianta erbacea (Foeniculum vulgare; v. fig.) delle Apiacee, bienne o perenne se spontanea, annua se coltivata, alta fino a 2 m, con foglie multifide, munite di ampia guaina basale. Le ombrelle, prive di [...] dura, di sapore aromatico e piccante; c) varietà azoricum (o dulce di certi autori): annua, fusto compresso; caratteristici sono i germogli bulbosi, detti finocchi, che si consumano quale ortaggio. In erboristeria, con i frutti e le radici del f. si ...
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