Musicista (Marino 1605 - Roma 1674). Nel 1623 cantore al duomo di Tivoli, nel 1625 organista; dal 1628 al 1629 maestro di cappella a S. Rufino di Assisi, dal 1629 in poi a Roma, maestro di cappella a S. [...] Apollinare presso il romano Collegio germanico-ungarico. Tra le sue composizioni rimaste, si trovano messe e mottetti, in stile polifonico barocco, cantate sacre, sia monodiche sia polifoniche, e cantate da camera e canzonette, tendenti al ...
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Storico del diritto italiano (Campodarsego 1885 - Padova 1973); professore (1922-1955) nelle univ. di Camerino, Cagliari, Pisa, Firenze, Padova; socio nazionale dei Lincei (1971). Tra le opere: La "traditio" [...] e il trasferimento della proprietà immobiliare nei documenti medievali (1914); Studi sull'ordinamento processuale romano e germanico (1925), Introduzione dommatica al diritto ecclesiastico italiano (1937), L'ordinamento canonico nel diritto italiano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I popoli germanici
Alessandro Cavagna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le popolazioni germaniche, di origine indoeuropea, dopo secoli [...] seguito di violente lotte per la supremazia di un gruppo su altri.
La tribù resta a lungo l’organizzazione basilare del mondo germanico e, in tale direzione, sono i vincoli di parentela e di sangue, oltre al riconoscersi in miti comuni o al rimandare ...
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APAHIDA
R. Theodorescu
Località della Transilvania (Romania, prov. di Cluj) dove sono stati trovati, in due diverse riprese, vasi e gioielli in oro e in argento appartenenti a due tesori (oggi conservati [...] Nero); 2) di quattro placche in oro, di cui una a forma di uccello, il motivo orientale e bizantino maggiormente diffuso presso i Germani; 3) di una fibula romana del tipo Zwiebelkopf 'testa a bulbo' decorata di perle d'oro e di meandri a traforo; 4 ...
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Nel corso delle due guerre combattute con esito sfortunato contro l'Unione Sovietica, la Finlandia non ha conosciuto l'occupazione straniera nel territorio e non ne sono risultate limitazioni palesi alla [...] ma non si andò al di là di vaghi progetti e di qualche soccorso per iniziativa d'organizzazioni non governative. La Germania, legata al recente patto con l'URSS per la divisione della Polonia, si mantenne riservata e vigilante, tutta protesa oramai a ...
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CIONE, Domenico Edmondo
Gennaro Incarnato
Nato a Napoli il 7 giugno 1908 da Stefano, avvocato di origine pugliese inurbatosi di recente e artefice della sua fortuna, ed Emilia Faraone, figlia di commercianti [...] di, relativa agiatezza, cominciò a studiare presso il consolato germanico, poi al liceoginnasio "Vittorio Emanuele II", per iscriversi infine alla Scuola militare della Nunziatella (1923). L'accurata istruzione integrò la severa educazione familiare ...
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KASCHNITZ-WEINBERG, Guido von
Archeologo, nato a Vienna il 28 giugno 1890, morto a Francoforte sul Meno il 10 settembre 1958. Prof. di archeologia nelle università di Königsberg (1932), Marburgo (1937), [...] Francoforte (1940), ha anche diretto (1952-1956) la sezione romana dell'Istituto Archeologico Germanico. È soprattutto noto per varî studî sulla statuaria e, in particolare, sulla ritrattistica romana.
Tra le opere: Studien zur etruskischen und ...
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Giurista (Danzica 1760 - Halle 1817). Insegnò nelle univ. di Jena, Würzburg, per breve tempo a Landshut, quindi a Halle. Ideò la grande enciclopedia che fu l'Allgemeine Encyklopädie di J. G. Ersch e J. [...] S. Gruber. Insegnò, oltre al diritto romano, anche il diritto privato germanico, il diritto naturale e il pubblico, lasciando in ogni campo contributi originali. Opere principali: Versuch über den Grundsatz des Naturrechts (1785); De legum in ...
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Attore tedesco (Rorschach 1884 - Strobl, Austria, 1950). Dopo alcuni anni di attività teatrale, passò al cinema dove fu valorizzato da R. Wiene e soprattutto da E. Lubitsch (Madame Dubarry, 1919; Anna [...] Boleyn, 1920), divenendo per il suo talento mimico uno dei più popolari attori del cinema germanico: Peter der Grosse (1923); Nju (1924); Variété (1925); Tartüff (1925); Way of all flesh (Nel gorgo del peccato, 1927), che gli valse l'Oscar; The last ...
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Uomo politico austriaco (Magonza 1763 - Baden, Vienna, 1824), ambasciatore austriaco a Stoccolma (1787), Londra (1790), Berlino (1801), Pietroburgo (1803). Uno dei principali negoziatori della terza coalizione [...] contro Napoleone, fu quindi ministro degli Esteri (1806-09) e promotore di una svolta antifrancese, in nome dello spirito nazionale germanico. Ministro delle Finanze nel 1815, riordinò il sistema delle imposte e istituì la Banca nazionale austriaca. ...
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