GOFFREDO (Gaufridus, Godefridus, Gotefredus) da Viterbo
Gian Maria Varanini
Cappellano e notaio del Sacro Palazzo con Corrado III, Federico I Barbarossa ed Enrico VI, per molti decenni esponente di [...] l'espressione "gens mea" oppure "nostri" (per es. narrando la battaglia di Legnano) hanno fatto pensare a un'origine germanica della famiglia di G.: non a caso egli compare sin dall'Ottocento nelle compilazioni enciclopediche tedesche. Ma la labilità ...
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BIANCHI, Angelo (Bianchi-Giovini, Aurelio)
Piero Treves
Nacque in Como il 25 nov. 1799 dalla guardia carceraria Francesco e da Maria Zoini. Non si sa né quando né perché assumesse il nom de plume Aurelio [...] e del suo giornale, o forse più veramente dal proposito di acclimatare la cultura italiana al nuovo criticismo di marca germanica e di promuovere gli studi storico-religiosi, il B. iniziò quella farraginosa e sempre immetodica redazione di opere di ...
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PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] ammiratore dei Tedeschi”. Poverini! Credete di farmi ingiuria? Ed io, se occorre, lo stamperò anche, che ove mai viaggiassi in Germania, vorrei udire le lezioni dell’Hermann, dello Schaefer ecc. ecc.; sì io che ho pure presso di voi fama d’ellenista ...
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CASSERI (Casserio), Giulio Cesare
Augusto De Ferrari
Nacque probabilmente nel 1552 (ma la data è controversa) a Piacenza, da cui gli venne il soprannome di Giulio Piacentino, o semplicemente dottor [...] anche di questioni attinenti la vita della facoltà (ad es. del privilegio del dottorato in privato per la nazione germanica). Proprio poco prima di morire aveva insegnato per la prima volta nel teatro anatomico dell'università, occupandosi delle vene ...
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DELOC, Daniele (Daniele da Cremona)
Margherita Beretta Spampinato
Nacque a Cremona, probabilmente nella prima metà del sec. XII.
Il D. è autore di una traduzione in antico francese di due trattati di [...] testo latino, ricordano le origini orientali dei due trattati. Lo scriba rivela le abitudini scrittorie di un italiano del Nord. Se fu germanico, come sembra indicare il suo nome e come lo credono il Frati (p. 74) e lo Zingarelli (p. 142), certamente ...
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PIZZI, Italo
Carmela Mastrangelo
PIZZI, Italo. – Secondogenito di numerosa famiglia di nobiltà decaduta, nacque a Parma il 30 novembre 1849 da Agostino, disegnatore per opere d’architettura, e Maria [...] epica tratta dalle principali epopee nazionali (Torino 1877), che trascorre dall’epica indiana alla persiana, dalla slava alla germanica, scandinava e finnica; dall’Edda norrena Pizzi pubblicò inoltre la traduzione in versi del famoso poema Atlakviða ...
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ADELAIDE del Vasto
Ernesto Pontieri
Figlia di Manfredo del Vasto, fratello e vassallo di Bonifacio, "il marchese d'Italia" per antonomasia, il quale possedeva il nucleo maggiore dei suoi domini feudali [...] franco-normanni l'affine elemento italico, in cui primeggiavano i del Vasto, e fare di questi elementi etnici di origine latino-germanica un contrappeso agli altri due elementi, l'arabo e il greco, esistenti nell'isola.
A. dette due figli a Ruggero ...
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DE BOSDARI, Alessandro
Vincenzo Clemente
Nacque a Bologna il 10 maggio 1867 da Gerolamo e da Eleonora Ajucchi Legnani, rappresentante di una famiglia di origine albanese alla quale erano stati riconosciuti [...] -1918), I-X, Roma 1954-1985, ad Indices; s. 7 (1922-1935), I-IV, Roma 1953-1962, ad Indices; G. Stresemann, La Germania nella tormenta. Diari e documenti..., I-III, Milano 1933, ad Indicem; S. Sonnino, Diario, II (1914-1916) e III (2916-1922), Bari ...
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BUCCELLA (de Buccellis), Niccolò
Domenico Caccamo
Nato a Padova, in data imprecisabile, di modesta origine borghese - suo padre era libraio e fornitore dello Studio patavino -, il B. fu l'unico della [...] grande atamano della corona), a cura di J. Siemieński, II, Warszawa 1909, p. 97; III, ibid. 1913, p. 60; Atti della Nazione german. artista nello Studio di Padova, a cura di A. Favaro, I, Venezia 1911, pp. 70, 76, 85, 89, 92; Rationes Curiae Stephani ...
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LANDOLFO
Valeria Beolchini
Principe di Benevento, quinto di questo nome, fu figlio di quel Pandolfo (II) che si impadronì del potere nell'antica capitale longobarda (ottobre 981) destituendo il cugino [...] Melo che, dopo la grave sconfitta di Canne, capì di non poter contare sull'aiuto dei principi longobardi e si recò in Germania per chiedere aiuto direttamente a Enrico II.
L. si era nel frattempo associato al potere nel 1011 il figlio Pandolfo (III ...
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