Storico (Bradford 1833 - Hitchin 1912). Discendente di una generazione di quaccheri, di professione banchiere, si occupò di storia sociale e scrisse due libri di notevole importanza per la storia della [...] All'interpretazione dominante nella storiografia romantica tedesca della comunità di villaggio come derivata dall'antica libertà germanica e tutelata nel suo ordinamento comunistico dalla legislazione barbarica, S. oppose la sua visione del manorial ...
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Figlio (Monaco 1811 - ivi 1864) del re Luigi I e di Teresa di Sassonia-Hildburghausen, salì al trono dopo l'abdicazione del padre (1848); favorì una svolta in senso liberale introducendo la libertà di [...] responsabilità ministeriale. In politica estera, fallito il tentativo di creare una lega tra gli stati minori tedeschi per controbilanciare l'influenza prussiana e austriaca in seno alla Confederazione germanica, finì con l'avvicinarsi all'Austria. ...
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(it. Marburgo) Città della Slovenia (96.408 ab. nel 2008), posta a 274 m s.l.m. allo sbocco del Drava in un’ampia conca alluvionale; nodo stradale verso Stiria, Croazia e Ungheria. Industrie metalmeccaniche, [...] in origine abitata da popolazioni slovene, divenne dopo il 10° sec. con il nome di Markburg il centro più cospicuo della colonizzazione germanica nella regione, specie dopo l’unione di questa con la Stiria (1148); e dal 12° sec. al 1920 fu capoluogo ...
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Associazione tedesca nata nel 1815, su iniziativa di studenti dell’università di Jena reduci dalle campagne antinapoleoniche, con il proposito del rinnovamento religioso e politico della nazione tedesca. [...] anche a mezzi terroristici, i gruppi B. intensificarono l’azione diretta al conseguimento dell’unità e della libertà germanica, finché nel 1848 la rivoluzione liberale – che vide la partecipazione in massa degli studenti della B. – ne riconobbe ...
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MILLER, William
Piero Treves
Giornalista e storico inglese, nato l'8 dicembre 1864 a Wigton (Cumberland), morto a Durban (Sudafrica) il 23 ottobre 1945. Studiò a Rugby e al Hertford College di Oxford [...] al giornalismo. Corrispondente della Morning Post da Roma (1903-23), poi da Atene, fu cacciato di Grecia dall'invasione germanica nel 1941 e si rifugiò nel Sudafrica.
Studioso espertissimo del bizantinismo, della Grecia franca e veneziana, nonché di ...
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Realpolitik
Politica realistica, fondata sugli interessi e non sui sentimenti o le ideologie. Il termine risale allo scritto Grundsätze der Realpolitik, angewandt auf die staatlichen Zustände Deutschlands, [...] alla strategia politica di O. von Bismarck volta a raggiungere l’egemonia della Prussia all’interno della Confederazione germanica. Il termine è tuttora usato, spesso polemicamente, per indicare una prassi politica che consideri il fine da perseguire ...
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Figlio (Firenze 1782 - Graz 1859) di Pietro Leopoldo granduca di Toscana, seguì il padre a Vienna allorché questi divenne imperatore (1790). Dal 1800 fu tra i comandanti dell'esercito nelle guerre napoleoniche. [...] rivoluzione del 1848 contribuì alla caduta di Metternich e fu vicario dell'imperatore. Lo stesso anno l'Assemblea nazionale germanica, riunita a Francoforte sul Meno, lo prescelse come Reichverweser, vicario dell'impero, carica che mantenne fino allo ...
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Uomo politico (Kleinniedesheim, Worms, 1766 - Hornau, Höchst, 1852). Ministro (1788) del conte Federico Guglielmo di Nassau-Weilburg, fu contrario alla Francia rivoluzionaria e napoleonica, ma aderì (1806) [...] e degli Orange, e vi ottenne l'unione del Belgio ai Paesi Bassi. Ambasciatore del Lussemburgo presso la Confederazione germanica, fu dimesso dall'incarico (1818) per le sue idee liberali. Ritiratosi a vita privata, pubblicò (1822-45) cinque volumi ...
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BORGIA, Camillo
Bruno Di Porto
Nato a Velletri il 17 luglio del 1773 da Giovanni Paolo, di una nobile famiglia, venne indirizzato dal padre alla vita militare, trascorrendo l'adolescenza nell'isola [...] Poco più che ventenne pubblicò un planisfero, detto "borgiano" (Apographon descriptionis orbis terrae figuris et narratiunculis distinctae,manu germanica... circa medium saec. XV..., s.l.1797), che gli procurò la stima dei dotti, in particolare, di S ...
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Nell'ultimo periodo del regime fascista continuò a rappresentarne la corrente più faziosa che traduceva le formule dell'ideologia nazionalista nel semplice linguaggio della sopraffazione di parte. Dopo [...] totale fedeltà all'alleato tedesco; e, dopo l'arresto di Mussolini, fuggì, con l'aiuto dell'ambasciatore tedesco, in Germania. Durante il periodo della Repubblica sociale italiana il F. capeggiò il gruppo degli intransigenti, che volevano la guerra a ...
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