Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] di due nomi in cui uno qualifica l’altro, seguendo sia l’ordine romanzo (fine settimana, ragazza copertina) sia quello germanico (Presidente-pensiero). Rivitalizzati i vecchi composti verbali del tipo tira e molla (usa e getta, gratta e vinci). In ...
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Nel mondo contemporaneo è arduo individuare un settore definibile come tecnica, anche perché il termine è entrato in concorrenza con la più moderna tecnologia, che ha soppiantato tecnica confinandola «quasi [...] , tenzone; francesi sono il lessico militare dal XIV al XIX secolo – artiglieria, bastione (guerra però è parola germanica: *werra) – e quello burocratico (francese la parola stessa: bureau): certificato, timbrare. Di trafila tedesca i termini della ...
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PISTELLI, Ermenegildo
Roberto Pertici
PISTELLI, Ermenegildo. – Nacque a Camaiore (Lucca) il 15 febbraio 1862, da Alfonso e da Clelia Benedetti.
Il padre era stato volontario con gli studenti pisani [...] di parte democratica): anzi, durante la guerra, condusse una polemica, al solito vivace e aggressiva, in difesa della filologia germanica e della scuola vitelliana che l’aveva acclimatata in Italia, a fianco dello stesso Vitelli e di Giorgio Pasquali ...
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(ingl. Scotland) Regione della Gran Bretagna settentrionale (77.925 km2 con 5.168.500 ab. nel 2008; densità 66 ab./km2); capitale Edimburgo. Vi si possono distinguere, da N a S, tre zone morfologiche: [...] tra l'SNP e i Verdi, e sostituito nel maggio successivo da J. Swinney.
Lo scozzese è una lingua indoeuropea della famiglia germanica. Parlato oggi da circa 1.500.000 individui, giunse in S. con una popolazione di stirpe anglosassone nel 7° sec. d.C ...
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Vecchio Testamento. - Critica del testo. - Gli anni che vanno dal 1960 al 1975 sono stati dedicati particolarmente alla progettazione e alla pubblicazione di edizioni critiche della B. ebraica e delle [...] sparsi in opere di non sempre agevole consultazione. Tale testo viene chiamato talvolta, in ambienti di tradizione germanica, "cristiano-palestinese" o "cristiano-aramaico": cfr. M. H. Goshen-Gottstein, The Bible in the Syropalestinian version, I ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] nell’VIII secolo (Pellegrini 1990: 280).
Nel gruppo dei toponimi che hanno alla base un appellativo di origine germanica bisognerebbe poter distinguere tra quelli continuati o meno nelle parlate neolatine per poter datare il toponimo. Frequente è il ...
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INTERLINGUISTICA
Marco Mancini
Con il termine i. si fa riferimento a quel particolare settore delle discipline linguistiche che ha come oggetto i fenomeni del contatto e delle conseguenti interferenze [...] , 59 (1983), pp. 301-30; A. Giacalone Ramat, Aspetti del processo di sostituzione di lingua, in Le isole linguistiche di origine germanica nell'Italia settentrionale, a cura di G.B. Pellegrini, S. Bonato e A. Fabris, Roana 1984, pp. 179-92; G. Sanga ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] , nel 14° sec. si perfeziona lo smalto filigranato, che diventerà un tratto tipico della produzione ungherese. Di influsso austro-germanico sono le grandi pale d’altare a sportelli, riccamente scolpite e dipinte, diffuse nel 15° sec., e il cui centro ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] , pp. 95-121; S. Demiraj, Albanese, pp. 507-30; S. Luraghi, Le lingue anatoliche, pp. 197-223.
P. Ramat, Le lingue germaniche, pp. 409-40.
P. Sims-Williams, Le lingue celtiche, pp. 373-408).
L.L. Cavalli Sforza, P. Menozzi, A. Piazza, The history ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] proviene da un determinato strato lessicale (nel caso specifico, dal latino volgare o, nell’ultimo es., da una lingua germanica), i suoi derivati da altri strati (qui, dal latino classico).
Analogamente, l’italiano si distingue dal francese in quanto ...
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